Roma, Strootman si rivela: “Per ora ho dato solo l’80%. Sono venuto alla Roma dopo…”

Il centrocampista della Roma e capitano della nazionale olandese Kevin Strootman ha rilasciato un’intervista al canale tematico dei giallorossi, Roma Channel, andando a toccare tanti temi e rivelando qualche retroscena, come ad esempio il motivo finale che l’ha convinto ad accettare le lusinghe dei capitolini nonostante il corteggiamento noto di altre società come il Manchester United.

 

Qui di seguito riportiamo le sue parole:

Kevin Strootman. Fonte: Brent Flanders.
Kevin Strootman. Fonte: Brent Flanders.

Come vivi questi primi mesi a Roma?

“Mi trovo molto bene, sono stato accolto benissimo. Appena ho messo piede in questa città ho capito di volerne difendere i colori. Abbiamo iniziato bene, ora abbiamo rallentato ma non vediamo l’ora di riprendere a correre”.

 

Sei rimasto sorpreso dalla passione dei tifosi?

“Certamente mi ha impressionato, ma me lo aspettavo. Seguivo anche dall’Olanda il calcio italiano, ricordo la Roma di Batistuta e Aldair. Vivendola in prima persona, ti accorgi che questa è una passione diversa rispetto a quella del calcio olandese”.

 

Quali sono state le tue sensazioni dopo il gol col Parma? Hai segnato sempre in trasferta…

È curioso che abbia segnato solo in trasferta, mi capitava anche col PSV. Non vedo l’ora di festeggiare coi miei tifosi”.

 

I quattro pareggi hanno un po’ preoccupato i tifosi…

“Le cose si sono fatte difficili, ma è anche normale. Nessuno si aspettava nulla,  poi siamo diventati i favoriti per il titolo. Va detto che le squadre iniziano a conoscerci, vengono a giocare nel nostro stadio con un atteggiamento difensivo. Stiamo lavorando per trovare soluzioni diverse. Ora abbiamo due grandi match con avversari che giocheranno a viso aperto e con le quali potremo mostrare tutto il nostro potenziale“.

 

Cosa vuol dire avere la fascia di Capitano dell’Olanda?

È senz’altro qualcosa di speciale, che mi rende orgoglioso. Va detto che mancavano i due capitani, il mister ha riposto fiducia in me e questo mi ha reso orgoglioso. Cerco di fare sempre il massimo”.

 

Tra qualche ora conoscerai le avversarie ai mondiali, cosa pensi?

“È difficile fare previsioni, di sicuro tutte le squadre sono molto forti, in particolari le sudamericane, la Spagna e la Germania, ci sono anche buone nazionali tra le africane. Assisteremo a uno dei mondiali più belli di sempre”(Clicca qui per vedere i sorteggi dei gruppi ai mondiali)

 

Hai un idolo nella grande Olanda?

Non solo Cruijff, ma anche quelli che hanno giocato in Italia come Van Basten, Gullit, Rijkaard, Davids, Bergkamp e Kluivert, che hanno lasciato un segno importante”.

 

Cosa ti ha fatto crescere così rapidamente?

“Probabilmente dipende dal fatto che in Olanda abbiamo subito l’occasione di giocare in prima squadra. In Italia sei titolare verso i 25 anni, in Olanda tra i 18 e i 20. Quando si arriva alla mia età si sono già provate molte esperienze, in questa squadra ci sono grandi campioni e mi limito ad aiutarli”.

 

Kevin Strootman, Fonte: Alessandro Losito
Kevin Strootman, Fonte: Alessandro Losito

Cosa ti ha fatto scegliere la Roma? È vero che ti ha chiamato Garcia?

Quando ho saputo dell’interesse della Roma ero appena tornato in Olanda e ho voluto parlare con l’allenatore, era un fattore importante. Sapevo che la Roma è un club blasonato, ma negli ultimi anni ha fatto meno bene. Ho parlato col mister 5-6 volte dei suoi piani, a quel punto mi sono convinto che volevo la Roma e nessun’altra. Il fatto che Galliani dica che sia stato un grande colpo mi fa piacere ed è la prova che la squadra sta facendo bene”.

 

Il centrocampo della Roma è migliore di quello della Juventus?

“Difficile fare paragoni con la Juventus, squadra che ha una rosa molto importante, calciatori polivalenti e con esperienza, poi giocano insieme da tanto tempo. Noi siamo al primo anno, c’è bisogno di un tempo naturale di adattamento. È indubbio che anche noi abbiamo un ottimo centrocampo e soluzioni tattiche ed è fuori discussione che il centrocampo sia il reparto fondamentale e che avere campioni in quella zona aiuti”.

 

Quanto ha dato Kevin Strootman alla Roma dal punto di vista del rendimento, in percentuale? Quali sono i tuoi obiettivi?

È difficile valutare quanto abbia dato, di sicuro non il 100%. Si può sempre fare meglio, ma è sempre importante adattarsi. Quando la squadra gira bene è più facile adattarsi. Ho dato un 70-80% ma sono determinato a essere più forte. È importante imparare l’italiano, lo sto facendo, in campo mi esprimo bene, ho difficoltà solo fuori. Conoscendo bene i compagni renderò di più”.

 

Cosa pensi di Roma-Fiorentina?

“È una partita molto importante, davanti al nostro pubblico contro un grande avversario. Hanno un forte attacco e giocano insieme da diverso tempo un ottimo calcio, noi giocheremo in casa e siamo imbattuti. Potranno essere 3 punti importanti, ci siamo allenati molto bene e domenica vogliamo dimostrare di poter battere un team così importante“.

 

Cosa ti piace fare fuori dal campo?

Dormire (ride, ndr). A parte gli scherzi, mi piace stare con amici e famiglia, cose normali. Sono concentrato sul calcio, è la vita di noi calciatori. Pensi sempre alla partita successiva e ad allenarti meglio, l’obiettivo principale è rivolto esclusivamente al calcio”.

 

Un saluto in italiano?

“No, è difficile per me! (ride, ndr)”.

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