Sampdoria: Mihajlovic in conferenza stampa diventa il “sommo poeta”

“Sono stato a Firenze e non potevo non avvicinarmi a Dante, il sommo poeta che in un certo modo ci può essere utile per proseguire il nostro cammino”.

Fonte: Laura Rossetti
Fonte: Laura Rossetti

Inizia così Mihajlovic la sua conferenza stampa del sabato mattina, “rubando” cinque minuti per regalare autentiche perle di saggezza. Sono ironiche, addirittura interessanti sotto il profilo culturale le sue parole, a tratti emozionanti, piene di passione, di carisma.
“Vi leggerò un pezzo tratto dalla divina commedia, per farvi capire come indirizzo i miei ragazzi in settimana”.

“CONSIDERATE LA VOSTRA SEMENZA, FATTI NON FOSTE A VIVER COME BRUTI MA PER SEGUIR VIRTUTE E CANOSCENZA”.

“Dante parla di Ulisse quando incita i suoi ad andare oltre le colonne d’Ercole, io nello stesso modo vorrei spronare questi ragazzi ad essere ambiziosi, e non accontentarsi mai. Per una società come la Sampdoria questo è il risultato minimo. Vorrei spiegare ai miei ragazzi che c’è una sostanziale differenza tra una buona squadra e una squadra con le palle. Non deve succedere quello che è successo l’anno scorso, perché devono dimostrare di avere le palle e una volta raggiunto un obiettivo, prefiggersene subito uno nuovo.
Da domani potrebbe iniziare un campionato più bello, un campionato che questa società merita.
Domani ci aspetta una partita molto difficile; una squadra tosta che è in salute. Una partita aperta a qualsiasi risultato, che si può vincere ma anche perdere; io però in campo voglio una Sampdoria determinata, che non si accontenta, che gioca per vincere, cosa che non abbiamo fatto nel primo tempo con il Livorno.
Deve essere una stagione iniziata male che finisce bene; quando sono arrivato eravamo all’inferno, ora siamo in purgatorio, voglio provare ad arrivare in paradiso”
.

Questa l’introduzione del tecnico serbo, che da sola basterebbe a rendere l’idea dell’aria che si respira a Bogliasco; lui però non si ferma e prosegue parlando di Okaka e degli altri giocatori che con lui sono professionalmente rinati.
“Prima di tutto devono essere soddisfatti loro, sono stati bravi a fare quello che hanno fatto e anche la società ha i suoi meriti, poi sono io ad allenarli, quindi, ogni loro successo è anche il mio successo; però non hanno fatto ancora nulla, devono essere ambiziosi e continuare a migliorarsi”.

Uno sguardo agli avversari che domenica, all’ora di pranzo, la Samp si troverà di fronte.
“Tutte le squadre hanno punti di forza e punti deboli. Noi prepariamo le partite in maniera giusta poi dipende da noi, da come scendiamo in campo, dallo spirito. Abbiamo fatto vedere che possiamo mettere in difficoltà chiunque. Loro hanno gli stessi punti che abbiamo noi quindi sarà una partita aperta a tutti i risultati”.

E ancora: “Tutto dipende da noi, dalla nostra ambizione, da quello che vogliamo. Non siamo ancora salvi ma ci manca poco. Raggiunta la salvezza dovremmo cercare subito un altro traguardo; mancano undici gare, per noi, undici finali”.

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