Sassuolo-Spal 1-1, un pareggio a due facce: vince il tifo biancoazzurro

Al Mapei Stadium è andata in scena la sfida tra Sassuolo e Spal, due formazioni che per motivi differenti si sono trovate di fronte con l’obiettivo unico della vittoria.

Fonte: Simone Rabuffetti

Non è arrivata, risultato finale 1-1. A chi serve? Nessuno, in un momento in cui i 3 punti avrebbero garantito respiro e una bella iniezione di fiducia, le due formazioni non si sono fatte del male.

In un clima quasi surreale con un chiaro segnale da parte della Curva Nord contro la società, il religioso silenzio dei tifosi del Sassuolo è stato spezzato dal supporto grintoso di quelli di Ferrara. In campo, il primo tempo è iniziato con un buon fraseggio dei neroverdi che hanno trovato ostacoli nei pressi dell’area di rigore avversaria per una buona organizzazione difensiva comandata da Andrea Consumi, allenatore in seconda e oggi sostituto di Leo Semplici in convalescenza per un’operazione subita in settimana. Proprio dai blocchi difensivi la Spal ha provato a far male ad un Sassuolo che si è dimostrato presente in mezzo al campo, grazie alla fase di interdizione dettata da Sensi e Magnanelli. 

Il match non ha avuto particolari sussulti fino alla mezz’ora, quando il Sassuolo ha trovato il gol con Demiral, ma l’arbitro ha annullato la rete perché ha giudicato falloso il tocco di mano dello stesso difensore sul tentativo di Cionek a liberare l’area. I padroni di casa sono passati poi in vantaggio al 43′ sugli sviluppi di un calcio di punizione in zona offensiva battuto da Sensi e che ha pescato in mezzo all’area lo zampino di Peluso che ha anticipato tutta la difesa avversaria. Rete a parte, il primo tempo non ha regalato grandi emozioni, con due squadre che si sono specchiate e non si sono impensierite, scontrandosi spesso in mezzo al campo con una manovra troppo prevedibile per impensierire le rispettive difese.

La ripresa è iniziata in sordina, sulla falsa riga del gioco espresso durante i primi 45′. Molta fisicità, tanti gli errori in fase di costruzione che non hanno portato le due squadre a farsi troppo male. Al 66′ una spinta in area ai danni di Floccari ha richiamato l’attenzione del Var e dopo due minuti il direttore di gara ha assegnato il rigore per la Spal, trasformato al 68′ da un freddo Petagna che sotto la curva dei suoi tifosi ha regalato la gioia invocata a più cori negli ultimi minuti. Gli avversari, galvanizzati dal gol, hanno ingranato arrivando al palo al 73′, su un bello stacco di Felipe che, però, non ha trovato esito positivo.

Gli innesti dei due allenatori nei minuti finali di gara non hanno dato la svolta su un match che si è concluso ad armi pari. Nota a margine: al 93′ il fallaccio di Duncan poteva e doveva essere evitato, ma è il riassunto del periodo difficile e complicato di una squadra che nelle ultime 14 partite di campionato ne ha vinte solo due. Periodo più positivo non starà passando di certo la Spal che di vittorie ne ha fatta solo una nello stesso numero di partite. Grazie a questo pareggio, però, guadagna ha sorpassato l’Udinese che in questa giornata non scenderà in campo per il rinvio della sfida contro la Lazio. Un piccolo dettaglio, ma che per la lotta salvezza potrebbe aiutare dal punto di vista psicologico.

Nessun vincitore in campo, a sorprendere è il clima surreale sugli spalti, come sottolineato ad inizio del match. I tifosi della Spal non hanno mai smesso di cantare, sostenendo i propri giocatori con convinzione anche nel momento più delicato della gara. Invocato il gol (Per la Ovest facci un gol, ndr), la rete è arrivata su un calcio di rigore sotto quello spicchio di stadio che questo pomeriggio ha dato una lezione di tifo, nonostante la classifica non garantisca un finale di campionato tranquillo.

Male invece il Sassuolo che sopra di un gol si è fatto agganciare dagli avversari, fino a quel momento poco pericolosi. In attesa di Parma-Napoli (per capire cosa faranno Gervinho e compagni), i neroverdi hanno perso la corsa sulla parte alta della classifica, con una Sampdoria che all’ora di pranzo si è portata a più 6 sugli uomini di De Zerbi dopo la vittoria di misura contro il Cagliari. Settimana prossima ci sarà il Milan, con un San Siro da 60.000 spettatori paganti ad aspettare un Sassuolo che dovrà essere pieno di orgoglio.

SASSUOLO (3-4-3): Consigli 6, Demiral 6, Peluso 6.5, Ferrari 6, Adjapong 6, Sensi 6.5(Dall’84’ Di Francesco s.v.), Magnanelli 6, Rogerio 6, Boga 6, Matri 5.5 (Dal 74′ Odgaard s.v.), Djuricic  5.5 (Dal 62′ Duncan 4). All. De Zerbi 6

SPAL (3-5-2): Gomis 6, Cionek 6, Felipe 6.5, Bonifazi 6.5, Kurtic 6.5, Valoti 5.5 (Dall’84’ Dickmann s.v.), Missiroli 6, Murgia 6, Fares 6, Floccari 6 (Dal 74′ Antenucci 6), Petagna 6.5 (Dal 91′ Paloschi s.v.). All. Consumi 6.5

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