Serie A: il volo dell’Atalanta e il rilancio delle milanesi

Quella mandata in archivio, è stata una giornata povera di gol e conseguentemente di poche emozioni, ma che ha regalato lo stesso spunti interessanti e sopratutto il rilancio delle “grandi” che erano ancora a secco.

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Stupisce l’Atalanta, capolista virtuale se non fosse per la penalizzazione del meno sei iniziale, capace di vincere le ultime tre partite e sopratutto di regalare ai tifosi della “Dea” uno spettacolo che all’Atleta Azzurri d’Italia mancava da tantissimi anni.

La squadra di Colantuono si sbarazza dell’opaco Novara, reo di essersi svegliato soltanto nei minuti finali con il gol di Porcari e quello annullato (ingiustamente) a Granoche.

Anche quando El Tanque Denis si prende una domenica di riposo,un rigeneratissimo Schelotto e il rispolverato Cigarini, siglano le due reti che regalano tre punti ai bergamaschi.

Poche ore prima, in quel di Bologna, è andata in scena “la prima” di Claudio Ranieri sulla panchina dell‘Inter.

I nerazzurri reduci da un inizio choc e il successivo esonero di Gasperini, si presentano al Dall’Ara con la tanta proclamata difesa a quattro e sopratutto col Pazzo Pazzini finalmente titolare.

E il risultato finale è un 3-1 che fa tornare il sorriso ai tifosi della Beneamata e sopratutto una squadra che, almeno per ora, sembra ritornata quella di un tempo.

Negli altri anticipi, prima vittoria in campionato anche per il Milan Campione d’Italia.

I rossoneri ancora in piena emergenza infortuni, sbloccano subito il risultato con un Seedorf sempre in palla e amministrano la partita per tutti i 90 minuti senza troppi affanni.

Per la squadra di Allegri una vittoria molto importante, sopratutto dal punto di vista psicologico.

La speranza per il tecnico toscano è quello di recuperare tutti gli uomini ancora in infermeria per tornare ad essere la squadra che ha dominato lo scorso campionato.

Nell’altra partita del sabato sera, al San Paolo, un’ottima Fiorentina imbriglia un Napoli apparso stanco.

I partenopei sembrano aver smarrito la vena realizzativa mostrata splendidamente soltanto sette giorni prima contro il Milan.

Un piccolo campanello d’allarme, in vista della sfida di Champions contro il Villareal.

Tornando al campionato, continua il momento d’oro il Chievo.

Giustiziere del Genoa ancora una volta Moscardelli. Con il suo secondo gol consecutivo (stavolta allo scadere), l’attaccante clivense regala sei punti pesantissimi alla sua squadra.

Per Malesani & Co. un piccolo passo indietro, con l’attenuante di aver giocato buona parte della ripresa con un uomo in meno dopo l’espulsione di Dainelli.

Per le romane invece, giornata tutto sommato positiva.

All’Olimpico infatti la Lazio di Reja gioca una buona gara contro un Palermo ben messo in campo.

Finisce 0-0 complice qualche errore di troppo delle punte biancocelesti, ma fa ben sperare sopratutto l’armonia che si è ricreata tra pubblico, squadra e allenatore.

Sorrisi anche sulla sponda giallorossa.

Il colpo di testa di Osvaldo, da i primi tre punti a Luis Enrique sul campo del Parma.

Naturalmente c’è ancora molto da lavorare in virtù anche dei rischi accorsi dalla difesa romanista, ma il risultato positivo ha un valore molto importante per Totti e compagni.

Protagonisti induscussi di questa domenica di fine settebre sono i colori bianconeri.

In primis il Siena di uno scatenatissimo Calaiò, autore della doppietta che condanna il Lecce al secondo stop consecutivo.

La punta palermitana in forza ai bianconeri sigla il 3-0 con un gol da cineteca (pallonetto da 30 metri!), degno di finire tra i migliori gol del campionato.

Le due capoliste invece pareggiano e avanzano a piccoli passi.

L’Udinese viene bloccata sull’ostico campo del Cagliari.

I rossoblu che festeggiavano il record di presenze di Capitan Conti, giocano meglio rispetto agli uomini di Guidolin, ma non riescono a sferrare il colpo decisivo.

I friulani invece sono apparsi un po’ stanchi complice anche il mancato turn over per via dei tanti giocatori ancora fermi ai box.

A Catania l’altra prima in classifica, la Juventus, subisce con Bergessio e rischia tantissimo nel primo tempo e ad inizio ripresa, ma poi trova il pareggio con un opaco Krasic e la collaborazione di Andujar.

Ne esce una partita tiratissima e incerta fino alla fine, ma nessuno riesce ad approfittare con

Montella e Conte che alla fine vedono il bicchiere mezzo pieno.

In attesa di domenica, quando il campionato regalerà ai tifosi due sfide da capogiro, Inter – Napoli e Juventus – Milan.

Come dire…che lo spettacolo abbia inizio!

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