Serie A, pagellone 2014-2015: il Torino

Ecco il pagellone del Torino della stagione 2014-2015 con un’analisi reparto per reparto della formazione granata che ha concluso una stagione tutto sommato positiva, dopo un inizio altalenante.

Fabio Quagliarella. Fonte: violachannel.tv
Fabio Quagliarella. Fonte: violachannel.tv

TORINO 7,5: al ritorno dopo vent’anni in Europa League i torinesi non vanno oltre gli ottavi di finale, eliminati dallo Zenit, ma centrano un grande obiettivo: ai sedicesimi contro i baschi dell’Athletic Bilbao, entrano nella storia e diventano la prima squadra italiana a vincere (3-2) nella sacra roccaforte del San Mames il 26 febbraio 2015 (nessuna italiana era riuscita nell’impresa prima d’ora). Risultati importanti anche in campionato, sebbene il Torino non sia riuscito a collezionare abbastanza punti per aggiudicarsi un posto in Europa League. Il 26 aprile 2015 un altro traguardo per Ventura e la sua squadra: il Torino torna a vincere, dopo ben vent’anni, il derby contro la capolista Juventus all’Olimpico. Male in Coppa Italia dove, entrati direttamente in gioco ai quarti di finale, i torinesi vengono eliminati dalla Lazio.
DIFESA 7: in porta tutto sommato buona l’annata del portiere del Torino PADELLI che oscilla tra ottime prestazioni e “papere” poco gratificanti (vedi clamoroso autogol contro l’Empoli). Stagione da incorniciare quella del granitico GLIK, il capitano da sempre una certezza nel reparto difensivo che segna 8 gol tra campionato e Europa League senza rigori, un vero e proprio esempio per gli altri compagni di reparto. Proprio come il capitano, anche MORETTI ha saputo con esperienza e compostezza dare solidità al reparto, segnando anche 2 gol in campionato. Non per niente il Torino si aggiudica il sesto posto nella classifica della miglior difesa con 46 gol subiti. Non può mancare un accenno anche alle prestazioni di BOVO, a sua volta diventa fondamentale per la difesa granata. Non titolari ma sempre pronti quando chiamati in causa da Ventura MASIELLO e JANSSON. Sulle fasce grande contributo del veloce classe ’89 DARMIAN e degni di nota anche gli apporti di qualità di MAKSIMOVIC e MOLINARO. In ultimo ma non per importanza PERES, uno dei migliori tra i granata, capace, con tecnica e fisico, di creare importanti azioni.
CENTROCAMPO 7: EL KADDOURI ha tutte le carte in regola per essere uno dei migliori centrocampisti della Serie A ma gli manca il salto di qualità. Concludono in crescita la stagione VIVES, più costante nelle ultime prestazioni, e BENASSI, che con la sua personalità si guadagna il posto da titolare. Sempre utile il tuttofare GAZZI, mentre non deludono le aspettative per quel poco che giocano BASHA, SANCHEZ MINO e FARNERUD (che ha concluso la stagione con un grave infortunio: rottura del crociato sinistro per lui). Delude le aspettative di inizio stagione, invece, NOCERINO, con 0 gol segnati in 11 partite concretizza poco e niente e a gennaio lascia Torino in direzione Parma. Non lascia un buon ricordo della sua esperienza in maglia granata neppure PEREZ che giunto a luglio dall’Atletico Madrid, poco si adatta al gioco di Ventura pur avendo buona tecnica e il Torino decide, a gennaio, di farlo tornare in Spagna al Granada.
ATTACCO 7: la new entry del mercato di riparazione di gennaio MAXI LOPEZ fa ricredere tutti gli scetticismi iniziali e in coppia con l’inossidabile QUAGLIARELLA conferisce classe e qualità al reparto avanzato della formazione granata mettendo a segno 6 gol e ipotecando il suo posto anche per la prossima stagione. Anche l’attaccante napoletano è artefice di un’ottima stagione ritrovando la forma e siglando 17 gol tra campionato e Coppa, nonostante le difficoltà iniziali, colpa forse anche dell’essersi assunto tutte le responsabilità di un attacco non fortissimo uscito del mercato estivo granata. Chi avrebbe potuto fare di più, forse se avesse anche avuto più spazio in campo, è AMAURI. Invece poco incisivo, nonostante la fiducia di Ventura, si è rivelato MARTINEZ, il venezuelano si rivela troppo spesso evanescente sotto porta ma, data la giovane età, avrà il tempo di rifarsi e crescere.
VENTURA 7: il tecnico, confermato anche per la prossima stagione, conosce bene la sua squadra ed anche quest’anno ha saputo gestire bene le forze per affrontare al meglio il doppio impegno di Serie A e Europa League. Valuta bene le scelte e a lui va il merito di aver raggiunto grandi traguardi nonostante una panchina corta e non così competitiva quanto quelle delle squadre affrontate in campionato e in Europa.

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