Serie A: tra i quattro litiganti, chi gode?

Il prossimo sabato di Serie A non sarà una giornata qualsiasi.
Juventus-Fiorentina è una partita che non ha bisogno di presentazioni, un mix di rispetto e rivalità accresciuta ed evolutasi nel tempo.
I fari, però, della serata non saranno rivolti solamente sul genio di Pirlo o Jovetic, sui gol di Vucinic o Toni, sui voli di Buffon e Viviano.
La partita si giocherà anche – e soprattutto – in panchina, dove Antonio Conte e Vincenzo Montella vestiranno i panni di condottieri audaci, sempre punto di riferimento per gli uomini in campo.

 

Fonte immagine: Violachannel.tv
Fonte immagine: Violachannel.tv

 

Il salentino e il campano, due uomini del Sud che si son fatti da se; due ragazzi innamorati del pallone e che di pallone sono cresciuti.
Storie diverse che però convergono nello stesso punto: si perchè Antonio da Lecce e Vincenzo da Pomigliano d’Arco hanno giocato per la stessa maglia, difeso lo stesso colore in una occasione, quell’azzurro Nazionale quando, nel 2000, furono convocati da Zoff per gli Europei di Belgio e Olanda che videro la squadra azzurra arresa solamente nella tanto famosa finale del Golden Gol di Trezeguet.
Oggi, il primo è, dopo una lunga gavetta anche in cadetteria, campione d’Italia in carica e alla guida di una corazzata che impera dentro e, da quest’anno, anche fuori dai confini nazionali, mentre il secondo, nuovo esteta del calcio italiano, ha vissuto una velocissima ribalta tra l’esordio improvviso nella sua Roma, l’anno esaltante di Catania e oggi sulla panchina dei Viola, tornata ai fasti che merita dopo un biennio da dimenticare.

 

 

Non solo pomeriggio, perchè se guardiamo alle panchine ci sarà da divertirsi anche la sera.
In una cornice infuocata, come sarà quella dell’Olimpico, si affronteranno terza e seconda in classifica.
Lazio e Napoli sono l’espressione migliore della programmazione al vertice che il calcio italiano può esprimere. 
Petkovic e Mazzarri, però, hanno storie completamente diverse da quelle già prima raccontate.

 

Fonte: Amstuzmarco - wikipedia.de
Fonte: Amstuzmarco – wikipedia.de

Il bosniaco (ma anche croato e svizzero se gli controllaste i documenti) e il livornese non sono mai arrivati ad altissimi livelli quando vestivano pantaloncini e scarpette chiodate, forse già troppo allenatori in campo, forse già consci che il loro ruolo fosse un altro.
Le luci della ribalta se le son prese presto, però, quando hanno capito il loro posto: Petkovic è un vero nomade del pallone, uno che dopo Svizzera e Croazia ha trovato l’Eldorado nel nostro paese, proprio mentre tutti vanno via.
La sua sagacia tattica, il suo carattere sornione ma mai appagato, han fatto si che la Serie A scoprisse un tecnico ora ambito in tutti i campionati importanti.
Anche Walter da San Vincenzo in campo non ha mai sfondato, nonostante le premesse e le promesse di chi doveva affermarsi come gioiello nuovo del calcio toscano: ma seduto in panchina è un’altra storia, e non ha mai deluso nessuno nei suoi quasi quindici anni da primo allenatore.
Acireale, Pistoiese e la sua Livorno per cominciare, la Reggina per cominciare a stupire tra i grandi, la Sampdoria da far rinascere e poi il Napoli per il definitivo salto.
Saranno perfetti marionettisti di una sfida che potrà decidere tanto.

 

Non vi resta che godervele tutte.

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