Soccermagazine, Emanuele Celeste a Radio Crc: “Bisogna trattare Maggio con i guanti per la Coppa Italia e l’Europeo”

Emanuele Celeste, uno dei gestori di Soccermagazine.it, è stato invitato ad intervenire nel corso del programma “Sorrisi e Palloni” dell’emittente campana Radio Crc, rispondendo ad alcune domande sul Napoli. Ecco le sue dichiarazioni:
NAPOLI-NOVARA“La partita di Sabato sera si presenta sicuramente come una partita da dover vincere, ed ovviamente sarebbe stato così anche se il Napoli non fosse stato in crisi. A dispetto di quanto abbia dichiarato Tesser, che logicamente non vuole darsi per vinto, reputo che il Novara di fatti sia già spacciato. Tra l’altro Mazzarri recupera una pedina fondamentale come Maggio, anche se bisogna essere sempre cauti quando certi elementi sono soggetti a problemi fisici reiterati in determinati periodi. Nella fattispecie Maggio è da preservare, da trattare con i guanti non solo per la finale di Coppa Italia, ma anche per l’Europeo, visto che è il titolare non dichiarato – diciamo – della Nazionale. In generale, comunque, il Napoli arriverà a giocare col Novara con condizioni fisiche teoricamente rinnovate; bisognerà sperare solo in quelle mentali. Ricordiamo che si affrontano pur sempre il secondo miglior attacco e la seconda peggior difesa del campionato”.
 
LE VOCI DI MERCATO SU LAVEZZI“Dobbiamo precisare che il futuro di Lavezzi ruoti sempre intorno a quella famosa clausola rescissoria. Però De Laurentiis è sempre stato chiaro in merito ai discorsi di mercato: se ha detto che nessuno si muove, è perché reputa alcuni elementi indispensabili. Lavezzi è sicuramente uno di questi: tra l’altro Mazzarri e la società sanno bene che la squadra cambierebbe radicalmente volto senza di lui. In ogni caso, se proprio dovesse verificarsi la remota possibilità di una partenza del giocatore, complice l’eventuale mancata qualificazione alla prossima Champions, a quel punto De Laurentiis dovrebbe essere bravo a monetizzare ma soprattutto a risolvere subito, contestualmente alla cessione di Lavezzi, il deficit procurato dall’assenza di quest’ultimo. In tutto ciò comunque andrebbero fatti i più vivi complimenti all’Anzhi perché sta cominciando lentamente a capire di calcio: nel giro di un anno è passato dal cercare Gattuso al volere Lavezzi, e tra i due il passo non è proprio breve”.

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