Soccermagazine, Emanuele Celeste a Superscommesse: “Il Napoli e l’Europa League…”

Il nostro Emanuele Celeste, fondatore di Soccermagazine, è stato contattato dalla redazione di superscommesse.it, alla quale ha parlato della testata pronunciandosi anche sull’attualità Serie A e, più in generale, sul calcio italiano. Ecco di seguito l’intervista completa:

Buongiorno Emanuele, come nasce “SoccerMagazine”?

Il sito è nato nel 2010 con l’intento di trasformarsi ben presto in una testata giornalistica. In quegli anni i portali di informazione erano molto più ridotti rispetto ad oggi e l’utilizzo dei social non era ancora così radicato nel settore giornalistico. Di conseguenza, espandersi non era un’utopia e in seguito qualche collega ci confidò di averci preso ad esempio fondando a sua volta una propria testata. Oggi, però, il web è diventato terra di conquista per tutti e probabilmente un fenomeno del genere sarebbe difficilmente ripetibile. Il fine di “SoccerMagazine”, comunque, è rimasto lo stesso: arricchire il mercato delle notizie fornendone soprattutto di esclusive, interpretando il calcio in maniera oggettiva per abbracciare tutti i target di lettori.

Come nasce la passione per il calcio?

Il calcio rappresenta non solo la disciplina sportiva più seguita del nostro Paese, ma anche uno degli argomenti di dibattito più partecipati in Italia. Anche in questo caso, i social stanno giocando un ruolo fondamentale perché persino chi non segue il pallone si ritrova ad imbattersi facilmente e involontariamente nelle news a tema, magari nemmeno troppo importanti, ma semplicemente virali. C’è chi diventa tifoso per tradizione familiare e chi sviluppa da sé l’interesse per il calcio. Anche chi lavora nell’ambito dell’informazione, però, può godere delle bellezze e delle emozioni di questo sport pur conservando un profilo professionale e distaccato.

Quali argomenti attraggono di più i lettori?

Spesso chi si informa tramite i media prova soddisfazione nel constatare che anche alcuni addetti ai lavori condividono il suo stesso punto di vista. Un pezzo come un editoriale può rivelarsi molto efficace in tal senso, ma in ambito calcistico sono tantissime le varianti di articoli che possono attirare o meno un lettore. Ad esempio, una lunghissima e ripetitiva telenovela di mercato può comunque guadagnarsi l’attenzione di un internauta se raccontata da un diverso punto di vista. Qualche lettore, invece, può preferire tematiche molto più blande e in merito alle quali può dire la sua, come i consigli sul Fantacalcio o le possibili convocazioni per la Nazionale.

Come vengono scelte le notizie da trattare/approfondire?

Spesso ci proponiamo di andare a fondo in determinate questioni di attualità che potrebbero essere ancora sviscerate. In questo modo, riusciamo a fornire anche un contenuto originale. È il caso delle interviste e in generale delle esclusive. Nel complesso, non ci poniamo particolari limitazioni, ma teniamo sempre sott’occhio il rispetto della deontologia.

Il calcio femminile è una realtà che si sta affermando sempre di più. Secondo lei otterrà più visibilità?

Assolutamente. Proprio a partire da questa stagione stiamo curando in maniera più assidua il lato rosa del calcio, che avevamo già introdotto in passato con qualche intervista. Molte calciatrici sono già ben note da anni al grande pubblico e le partite si stanno ritagliando importanti spazi televisivi. Col passare del tempo lo scetticismo verrà risucchiato dall’ordinario.

Parlando della Serie A, quale allenatore pensa sia a rischio esonero?

Le panchine delle squadre in lotta per la salvezza sono in continua discussione. Se vogliamo rivolgere l’attenzione a qualche piazza più importante, forse sarà la Fiorentina a cambiare allenatore. Stiamo parlando pur sempre di una realtà che ha le carte in regola per puntare all’Europa e Pioli, che sembra faticare ad imporsi ad alti livelli, è forse l’allenatore il cui esonero in Serie A sembra più probabile.

Ed infine, riuscirà Ancelotti a far conquistare al Napoli il trofeo dell’Europa League, o la vittoria spetta ad un’altra squadra?

Sulla carta il Napoli in Europa League potrebbe risultare la squadra favorita in assoluto per la vittoria, anche perché vanta una rosa più assortita rispetto alle rivali e a quella che aveva portato alla semifinale del 2015. Considerando che il discorso “scudetto” è già chiuso da mesi e la Coppa Italia è sfumata, il percorso azzurro potrebbe incanalarsi su una corsia parallela a quella dell’anno scorso: snobbare il campionato per concentrarsi sull’Europa, al contrario di quanto fece Sarri. Il napoletano è un tifoso sanguigno e verace: se il Napoli dovesse uscire dalla competizione già contro l’Arsenal, in molti comincerebbero ad avere da ridire su Ancelotti, in barba al curriculum.

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy