Top 5 gol 7a giornata

Un disastro! Serve poco per definire quella che è stato l’ultimo week-end di Serie A in termini di realizzazioni. Certo, in questi casi il lavoro per il sottoscritto risulta più agevole; ma, in tutta onestà, preferisco essere messo un po’ più in difficoltà nelle scelte. Top 5 gol di Soccer Magazine, a voi!

5° posto – Cambiasso (1-0 al Catania): alcuni esperti e studiosi dei cosiddetti numeri del calcio sostengono che quattro è il numero di sconfitte raggiunto il quale si può dire addio alle speranze scudetto. Ebbene, l’Inter con il Catania ha raggiunto questa soglia…dopo sole sei partite! Non tutto è perduto, certo: questo strano campionato, con una classifica così corta, non taglia assolutamente fuori la compagine di Ranieri dalla corsa per il titolo. E’ necessaria, però, una netta inversione di tendenze, a partire dalla sfida di Champions con il Lille. Di poca consolazione è il ritorno al gol (oltre che a una prestazione dignitosa) di Esteban Cambiasso: grande coordinazione e sinistro al volo a bucare Andujar. L’argentino, a segno per due volte lo scorso anno al “Massimino”, si può considerare la bestia nera degli etnei.

4° posto – Klose (2-1 alla Roma): a chi milita in una squadra di calcio hanno sempre insegnato che le vittorie migliori sono quelle nette, maturate dopo un dominio del gioco e chiuse il prima possibile…niente di più falso! Il piacere che si prova nel vincere all’ultimo minuto è secondo solo a quello che si può provare a letto con la propria donna (e qui non vado oltre…). Se poi si tratta del derby, tale piacere è amplificato all’ennesima potenza, proporzionale solo alla delusione dei “cugini” usciti sconfitti. L’uomo derby in questo caso è Klose: con una bella intuizione, Matuzalem serve il tedesco in area con un pregevole lob. L’attaccante della Lazio stoppa in maniera perfetta e batte Stekelemburg con un preciso rasoterra.

3° posto – Mascara (1-1 al Parma): avremmo potuto assegnare il gol direttamente a Lavezzi, senza togliere nulla al fantasista siciliano. E’ chiaro che, come si suol dire, bisogna trovarsi al posto giusto e al momento giusto, ma quando un fuoriclasse ti serve un assist di prima col tacco come quello del “pocho” a tagliare tutta la difesa del Parma, allora non puoi far altro che ringraziare e buttare la palla dentro. E Mascara lo fa.

2° posto – Ramirez (1-0 al Novara): la cura Pioli ha dato già i suoi frutti. Finalmente si vede un Bologna più reattivo, determinato e con un’idea di gioco, contro un Novara che non gioca male, ma subisce davvero troppi gol. Dopo una serie di partite negative si sblocca finalmente anche Ramirez. Il fuoriclasse uruguayano è autore di un gol da stropicciarsi gli occhi: un tiro a giro sul secondo palo, traiettoria perfetta e imparabile.

1° posto – Almiron (1-1 all’Inter): essere “scartati” da una squadra blasonata non è semplice, e in effetti sono molti i calciatori che, una volta lasciato un club di prestigio dopo una stagione deludente, riescano a risollevarsi in un team con minori ambizioni. Almiron, però, è riuscito nell’impresa: dopo aver toccato il cielo arrivando alla Juve, il giocatore non era riuscito a confermare quanto di buono era stato detto sul suo conto. Stessa cosa è avvenuta al Monaco prima e alla Fiorentina poi. Nel Bari è sembrato aver ritrovato quella continuità di rendimento che gli mancava. E sembra ormai essere diventato un punto fermo del Catania di Montella. Il suo gol è di quelli da ricordare: tiro a girare di prima intezione, dopo micidiale contropiede di Bergessio, con palla che si va a insaccare nell’angolo lungo.

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