Top & Flop di SM – 7a giornata. Samuel è l’uomo derby; Milito-Denis, che errori!

Nella 7a giornata sono pochissimi i gol provenienti dalle retrovie; cercheremo quindi di premiare quelli che, secondo noi, si sono resi protagonisti delle migliori prove difensive. Discorso totalmente diverso per il centrocampo con 5 giocatori, provenienti da altrettante squadre, che brillano nelle vittorie di giornata. Nella Flop11 finiscono 3 protagonisti, in negativo, del derby.

 

Top11 (formazione): 352

Agliardi: il Bologna perde 1-0, ma l’estremo difensore salva in più di un’occasione la sua squadra. Straordinario l’intervento in uscita, solo contro 3 uomini della Fiorentina, con il quale sradica il pallone dai piedi di Borja Valero.

Fonte: Danilo Rossetti

Samuel: l’argentino vince il 10° derby su 10 giocati. Questa volta si concede pure il lusso di decidere il match con uno splendido colpo di testa a pochi minuti dall’inizio. Il Muro è, tra l’altro, l’unico difensore di giornata a segnare.
Avelar: il terzino brasiliano classe ’89, alle prime partite in Serie A, sforna un’ottima prestazione in fase difensiva annullando completamente un difficile cliente del calibro di Cerci e proiettandosi spesso in avanti. Sua l’azione più pericolosa del primo tempo.
Legrottaglie: dopo la sciagurata sconfitta contro il Bologna, il Catania aveva bisogno di trovare solidità in difesa e lo fa anche grazie all’ennesima buona prova del difensore italiano.

Marchisio: sceglie il miglior momento possibile per segnare il suo primo gol in questo campionato. La Juve ringrazia e resta al comando grazie al destro al volo del Principino.
Hernanes: strepitoso avvio di stagione. Il centrocampista porta in vantaggio la Lazio con uno dei pezzi forti della casa: punizione sopra la barriera dalla lunga distanza. Ciliegina sulla torta, il calcio d’angolo preciso sulla testa di Klose che decreta il definitivo 3-0.
Hamsik: terzo gol in campionato per Marek. Tanta corsa, ma anche tanta classe palla al piede per lo slovacco sempre più leader della squadra di Mazzarri.
Bradley: chiamato al duro compito di sostituire De Rossi (fuori per scelta tecnica di Zeman) non fa rimpiangere l’assenza di Capitan Futuro e segna il suo primo gol con la maglia giallorossa.
Gomez – Bergessio: pronti, via e il Papu dopo soli 70 secondi segna il gol del vantaggio del Catania. Per l’attaccante, invece, sembra proprio una “giornata NO” quando Paletta salva sulla linea un gol praticamente fatto, ma all’80esimo trova la meritata rete del 2-0. Il Catania sogna un posto in Europa grazie ai suoi argentini.
Klose: nelle ultime giornate si era parlato di lui più per il fairplay (o presunto tale…) che per le prestazioni. Il tedesco mette d’accordo tutti segnando una bella doppietta che stende il Pescara nel giro di 10 minuti.

All. Corini: il Chievo ha bisogno di una scossa e il cambio d’allenatore sembra averla portata. Anche se la sua squadra vince grazie ad un erroraccio del portiere della Samp, in campo si sono visti notevoli progressi.

 

Flop11 (formazione): 433
Romero: una papera clamorosa regala la prima gioia, alla prima da allenatore in Serie A, a Eugenio Corini. Ad un portiere della sua esperienza (nonostante la giovane età, ricordiamo le 31 presenze con la maglia della nazionale argentina) non si possono perdonare certi errori.
Nagatomo: in un derby un errore può condizionare non solo la partita, ma un intero campionato. L’ingenuità del giapponese sarebbe potuta costare cara all’Inter; un cartellino rosso da dilettante.
De Ceglie: sulla sua fascia il Siena crea le azioni più pericolose ed Angelo, quando lo punta, riesce sempre a creare qualcosa di pericoloso. Nell’azione del gol si fa saltare con estrema facilità e Carrera decide di lasciarlo negli spogliatoi nella ripresa.
Benalouane: se il primo giallo per gioco pericoloso è forse un po’ eccessivo, il secondo cartellino per la sberla rifilata a Gomez è sacrosanto. 2 ammonizioni in 8 minuti sono veramente inaccettabili.

Gustavo German Denis fonte foto: Wikipedia – Steindy (talk) 23:18, 25 July 2009 (UTC)

Natali: l’insufficienza meno grave del pacchetto arretrato della nostra Flop11. Il difensore, sostituito nella ripresa da Sorensen, è spesso sovrastato da Toni e non riesce a contenere uno straripante Jovetic.
Rosina: le occasioni per far male alla Juventus ci sono, ma il fantasista le sbaglia praticamente tutte. Nonostante non sia un bomber di razza, l’errore di testa a tu per tu con Buffon è imperdonabile. Un po’ più di freddezza in più e il Siena avrebbe potuto portare a casa un punto d’oro contro i primi della classe.
Boateng: probabilmente il peggiore del Milan. Il Boa non riesce ad incidere in questo avvio di campionato e, in uno dei match più importanti della stagione, stecca malamente.
Blasi: parliamo chiaramente… Quasi tutta la Flop11 potrebbe essere schierata con giocatori del Pescara! Ne scegliamo soltanto uno per rappresentare il tutto. La squadra di Stroppa è disastrosa in difesa e il centrocampo non aiuta assolutamente il reparto arretrato. Un collettivo costruito con tanti giovani talenti deve poter contare anche su alcuni giocatori d’esperienza; uno di questi  dovrebbe essere proprio Blasi, che invece viene sostituito ad inizio ripresa dopo una prestazione da dimenticare.

Di Natale: C’è poco da dire… Totò quando si trova davanti alla squadra della sua città si trasforma. Ennesima partita anonima del capitano dell’Udinese contro il Napoli.

Denis: l’Atalanta parte forte e mette in seria difficoltà la Roma, ma El Tanque pecca per poca precisione ed egoismo. In 20 minuti i bergamaschi potrebbero passare in vantaggio in più di un’occasione, ma l’attaccante argentino spreca ogni pallone. Colossale l’errore a tu per tu con Stekelenburg con M.Moralez solo in mezzo all’area, pronto ad insaccare a porta vuota.
Milito: se l’errore di Denis è grave, quello del Principe è ancora peggio. Abbiati gli regala il pallone per chiudere il derby e lui sbaglia due volte: la prima aspettando un’eternità per tirare e facendosi rimontare dai difensori milanisti, la seconda (su ribattuta dall’azione precedente) non servendo Cassano e provando un colpo di testa che finisce debole fra le mani dell’estremo difensore rossonero.
All. Donadoni: il Parma vuole sempre fare la partita e portare palla e questo è sicuramente ammirevole, ma il vero problemi dei Ducali è il numero di gol segnato del reparto offensivo. Donadoni farà bene ad inventarsi qualcosa se intende portare in alto questo Parma.

 

Siete d’accordo con le nostre scelte? Appuntamento alla prossima giornata con Top & Flop di Soccermagazine!

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