Trieste celebra Nereo Rocco
Nereo Rocco, cavaliere della Repubblica per meriti sportivi, sarà il protagonista di una festa per i 100 anni dalla sua nascita che dal 15 maggio al
31 luglio coinvolgerà Aquileia, Cividale, Grado, Lignano e la sua la città natale, Trieste. Mai dimenticato dal calcio italiano, Rocco fu uno degli inventori del”catenaccio” e di lui si ricordano i suoi modi burberi e l’ insoddisfazione nei confronti dei suoi giocatori, oltre che le diatribe dialettica con “il mago” Helenio Herrera. Venne quasi subito soprannominato “el paròn“, “il padrone”, soprannome che lo ha accompagnato per sempre. La manifestazione per ricordare uno dei personaggi sportivi più celebri del capoluogo triestino comprenderà visite alla scoperta di Trieste, gastronomia del Carso, enogastronomia del Friuli, week-end a Grado e Lignano. Gigi Garzini ha pubblicato nel 2009 il libro “Nereo Rocco. La leggenda del Paron”, al quale verrà ispirata una mostra, curata dallo stesso giornalista, con cui la città celebra il tecnico che guido’ Milan, Fiorentina, Padova, Torino e Triestina. Era un personaggio controverso, ma adorato dalla stampa. Celebre è il suo dialogo con un giornalista che dopo l’intervista affermò: “Che vinca il migliore…” e Rocco senza esitare gli rispose:” Speriamo di no!”. Insomma non si può non ricordare un personaggio della caratura del “paròn” patrimonio del calcio italiano di ieri, di oggi e di domani.
“ciò mona te ghè zocà anca ti?” ‘sta frase l’ha regalata a un certo baresi, tale franco, allora diciottenne, alla fine della sua partita d’esordio.