Aniello Cutolo & il sinistro magico

Ci sono giocatori che l’estro, la classe, la genialità sembra che ce l’abbiano nascoste da qualche parte prima di decidersi a tirarla fuori.
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Sì, perchè tanti giocatori nella loro carriera, vivono dietro le quinte per tanto tempo, quasi come se fossero meteore, per poi come d’incanto, decidere il momento di dimostrare quanto veramente si vale.

Altri invece, vanno a corrente alternata, decidendo quando è il momento di essere dei geni e quando invece oziare fino a nuovo ordine.

Tanti i nomi che si identificano dietro a questo mix di genio e sregolatezza…

Da Recoba a D’Alessandro, da Denilson a Dalmat, passando per tutti quei giocatori che nella massima serie non ci sono mai arrivati, ma che non avrebbero avuto fatica a farlo se solo fossero stati un po’ più “regolari”.

Succede infatti che a 28 anni, tutto ad un tratto, si scopre di avere in Serie B un piccolo fenomeno nostrano che risponde al nome di Aniello Cutolo.

L’attaccante di origini napoletane, sta dando spettacolo nel Padova di Dal Canto suggellando con reti di pregevole fattura, delle bellissime prestazioni in ogni partita.

L’ultima perla è la doppietta rifilata venerdi scorso al Brescia.

Due gol di assoluta qualità, il primo con un precisissimo sinistro a girare sul secondo palo da 25 metri, il secondo che raccoglie classe, qualità, tecnica e talento che un giocatore “qualunque” farebbe fatica anche a pensarlo.

La rete del 2-1 infatti è cliccatissima sul web dagli amanti del bel calcio, perchè mettere a sedere tre difensori e saltarne altri due,prima di piazzare la palla in fondo alla rete, è tanta roba.

Così come tanta roba è la prodezza di qualche settimana prima, realizzata su un campo molto caldo come quello di Verona, con un pallonetto da 30 metri degno di un genio del pallone.

Gol quest’ultimo, pieno di significato (Cutolo era un ex) e polemiche, tra campanilismi e diatribe di vecchia memoria.

Ma tutto fa brodo quando a far parlare è la classe cristallina di un giocatore.

In questo caso di un attaccante dal piede sinistro magico, cresciuto nelle giovanili del Napoli e del Benevento per poi cercar gloria sui campi di Giuliano, Cisco Roma, Arezzo, Verona, Taranto, Perugia e Crotone prima di approdare nella bellissima realtà di Padova.

Proprio un anno fa in Calabria, Cutolo ha fatto vedere a tutti di cosa fosse capace, ed ora che una squadra dal grande blasone che punta seriamente alla serie A ha creduto in lui, il suo estro è esploso definitivamente.

Riganò insegna che non è mai troppo tardi arrivare in Serie A e stupire tutti.

Così Aniello Cutolo da Soccavo prova a rimettere in ordine una carriera fin’ora senza molti acuti, cercandodi regalare a lui e al Padova la serie A a suon di gol…perchè no, anche di pregevole fattura!

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