Palermo, Gattuso pre Bari: “Io sotto esame? Non mi pesa”

Vigilia di match in casa Palermo, che si appresta ad affrontare il turno infrasettimanale che lo vedrà opposto al Bari, e ad intervenire in sala stampa è stato il tecnico rosanero Gennaro Gattuso.

 

Fonte:Pasquale Ponente photographer
Fonte:Pasquale Ponente photographer

L’allenatore di Corigliano Calabro ha parlato a tutto campo sulla situazione attuale: “E´ normale che io continui a sentirmi sotto esame, perché è una squadra costruita per andare in Serie A – spiega il mister calabrese -.  Però, preciso, e non vi prendo in giro: la cosa non mi pesa. Sono lucido, preparo la partita con molta tranquillità. Ho fatto l´errore di affrontare il discorso del presidente in conferenza. Io non posso dare alibi ai giocatori, perché così ogni volta che c´è un qualcosa tra allenatore e presidente ho la sensazione che si creino alibi ai giocatori. Con la squadra mi sono molto arrabbiato, pensavano andassi lì a fare i complimenti per la partita invece questo campionato si vince col coltello tra i denti e noi a tratti non lo facciamo – spiega Gattuso – Lo facciamo solo quando prendiamo gol, appena passiamo in svantaggio cambiamo completamente atteggiamento. La cosa da migliorare è questa, senza la cattiveria non si va da nessuna parte, sono convinto di questo“.
Il mister rosanero ha fatto anche un passo indietro parlando della prestazione di La Spezia: “Se contro lo Spezia avessimo messo in campo la stessa prestazione, per voglia, cattiveria agonistica, lo stare sul pezzo che si è visto a Padova avremmo portato a casa la vittoria. Se si vede bene la partita contro lo Spezia dopo il gol c´è stata una reazione che per palle gol è emblematica – evidenzia Gattuso  –. Gli avversari giocano col sangue agli occhi, con Ebagua che coi crampi arrivava prima di quattro dei nostri, con Lisuzzo che rinviava qualunque cosa gli passasse accanto. Si parla tanto di gioco, ma la verità è che bisogna metterci più anima, più cuore se si vuol vincere in questo campionato“.
E guardando al match che attende i rosanero domani il mister calabro ha evidenziato: “Il Bari è una squadra che pedala, bisogna fare molta attenzione. Hanno entusiasmo e tecnica, giocano sempre la palla, si difendono bene e ribaltano l´azione con grande velocità“. Gattuso ha anche parlato del modulo e dei possibili interpreti della partita di domani: “Vedo più fluidità col 4-2-3-1? Ci sto pensando. Vedremo. Non è stato più titolare, ma ha sempre giocato – parlando di Lores Varela –  Quasi non lo conoscevano i magazzinieri, invece ci sta dando una grande mano. Quanto fatto da Dybala è ancora poco. Ha grandi giocate ma deve essere più continuo. Deve fare assist, non può essere senza gol alla quinta giornata. Deve fare di più e lo dico perché lo conosco, non perché sono pazzo. So che può farlo, lo dimostrano gli ultimi venti minuti con Cesena e Spezia, perché giocare bene solo gli ultimi minuti? Forse è anche colpa mia che non riesco a farlo rendere al meglio“.
Il tecnico, infine, ha parlato di motivazioni,all’interno dello spogliatoio: “Non credo sia un problema di carenze motivazionali, perché sono un martello pneumatico, rompo le scatole 24 ore su 24. Io sono motivato pure quando vado in bagno, – ha detto Gattuso – figuriamoci se mancano motivazioni ai miei giocatori. Se fosse così andrei dai miei giocatori adesso e sfonderei lo spogliatoio. Il problema è che ognuno di noi si deve mettere in testa che singolarmente bisogna pedalare. Magari se qualcuno di noi non sa che cos´è l´occhio della tigre a telecamere spente ve lo faccio vedere“.

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