Palermo, le parole di Gattuso: “Mi rinfacciano il non gioco ma penso siano mancati solo i risultati”

Gennaro Gattuso ha vissuto all’inizio di questa stagione la prima vera esperienza come allenatore con il Palermo, esperienza durata però solo 7 giornate visto che il tecnico calabrese aveva racimolato soltanto 7 punti. E proprio oggi Gattuso ha parlato di questa sua esperienza in rosanero in una lunga intervista rilasciata a La Repubblica.

Fonte: Francesco Agliata
Fonte: Francesco Agliata

Ecco le parole di Ringhio: Certo che guardo il Palermo. Sarei ipocrita se non dicessi che c’è un pizzico di rabbia, ma anche tanta soddisfazione. Questa è una squadra che mi ha dato tanto nella mia sia pur breve esperienza al Palermo. Sono state partite vissute in maniera molto intensa e ricca di emozioni belle e positive. Iachini sta facendo un ottimo lavoro, ma questa squadra la sento anche mia. I ragazzi mi hanno dato delle belle sensazioni e la certezza che in due mesi abbiamo costruito qualcosa di importante. Dal punto di vista tecnico rimpiango di aver perso due partite contro Empoli e Spezia che non meritavamo di perdere. In B ci possono essere alti e bassi. Resta però una grande esperienza a livello umano. Di questo ringrazio la società che mi ha permesso di conoscere gente straordinaria e una città bellissima che prima vedevo un giorno all’anno quando ci venivo a giocare. Se analizzo a mente fredda quello che è capitato sento gli umori della gente che lavorava con me, penso siano mancati solo i risultati. In questi mesi ho rivisto le nostre partite mille volte e alla fine mi sono convinto che ci siano solo quelli. Per sette partite mi sono sentito dire sempre la stessa cosa. Mi rinfacciavano il non gioco, ma in B difficilmente si può giocare un bel calcio. La cosa che ho apprezzato è che più volte il presidente Zamparini ha detto che in B non sempre si può giocare bene. Ho sbagliato quando cercavo qualche leader all’interno della squadra. Iachini? Lui dice la verità quando dice che mi ha cercato, ma Beppe fa questo mestiere e può capire la mia reazione e quanto mi bruciasse la delusione di quei giorni. Ho grandissimo rispetto per Iachini e per il lavoro che sta facendo, ma il mio orgoglio mi ha spinto a chiudermi in me stesso soprattutto perché sin dal primo giorno che sono arrivato a Palermo ho sentito il suo nome aleggiare sulla mia panchina. Detto questo, chapeau per quello che Iachini ha fatto nella sua carriera e per quello che sta facendo al Palermo.  La squadra più attrezzata e che gioca a memoria è l’Empoli, però penso che il Pescara è un’altra potenziale squadra da A. Per tifosi, per la squadra e per la tradizione. Il Trapani sarà in corsa fino alla fine, è una bella realtà. Ho la fortuna di fare il corso di Coverciano con quello che io chiamo Rocco Boscaglia, visto che quello è il suo primo nome e mi piace di più perché è un nome del Sud. Lui a Trapani è tutto: è il presidente, il magazziniere, il medico. Ha una tranquillità incredibile“.

 

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