Samp non pervenuta travolta dal Pescara (1-3): le pagelle dei blucerchiati

Grande vittoria del Pescara di Zeman che dopo vent’anni torna in Serie A.

Bastano tre gol per espugnare Marassi e guadagnare la promozione matematica contro la Sampdoria; aprono le danze Caprari e Immobile, grazie ad un errore fatale di Romero, e di nuovo il giovane scuola Roma, per poi assistere al gol della bandiera blucerchiato firmato Juan Antonio. In tribuna Eder, il quale non è stato rischiato in vista dei playoff già nelle tasche sampdoriane a causa della sconfitta esterna del Padova sul campo della Nocerina. Ecco le pagelle blucerchiate:

 

Romero 5: Non è in giornata, complice la difesa sulla doppietta di Caprari; regala il gol ad Immobile sbagliando il controllo del pallone e rinviando sulle gambe del giocatore. Si fa perdonare respingendo il colpo di testa di Insigne e un gran destro da distanza ravvicinata di Sansovini.

Rispoli 5,5: Sulla fascia si vede poco, fa salire la squadra solo nei minuti finali quando, a risultato incassato, il Pescara si copre. Poco reattivo sulle azioni rapide di Verratti e Caprari.

Gastaldello 6: Per fortuna in difesa c’è; il capitano dimostra che può essere definito tale grazie agli interventi tempestivi su Immobile, bloccato nel momento della conclusione, e su Verratti.

Costa 5: Non sembra esserci cn la testa, forse ha pensato troppo ai playoff matematici.

Rossini 6: E’ un  giovane che deve migliorare, ma le ingenuità sono tollerabili. Non male la sua partita.

Munari 6: Discreta la sua prova, grande possesso palla e dote di dribbling in fase di copertura, non manca mai negli scontri dove serve il fisico. In Serie B fa la differenza.

Obiang 6,5: Uno dei maggiori talenti di quest’anno; ottimo dribbling nel disimpegno, grande tocco di palla e ordine nel centrocampo, non perde mai la posizione e l’uomo da marcare.

Foggia 6: Cerca di spingere sulla fascia e di servire palloni invitanti a Pozzi e Icardi, ma spesso intercettati perchè prevedibili o troppo corti. Non smette però di far divertire grazie ai suoi “numeri”. Al suo posto entra Juan Antonio che dona virtù alla squadra e sigla il gol della bandiera: 6,5.

Renan 6: Corre instancabilmente, ma è poco efficace con i suoi cross, che tanto gli vengono bene; non offre palloni interessanti al reparto offensivo e si disinteressa della difesa quando c’è da fermare un contropiede avversario.

Pozzi 5: Sbaglia il rigore che potrebbe riaprire la partita e davanti è poco incisivo. Di sicuro non è la sua giornata, e tra le altre cose sbaglia diversi assist per i compagni quando non se la sente di calciare.

Icardi 5: La mossa sbagliata di Iachini è metterlo titolare, anche se è per provarlo con i playoff già raggiunti; non tocca molti palloni e quelli che ha tra i piedi li perde, non come un giocatore del Barcellona.

Iachini 7: Si dimostra coraggioso e grintoso; sa di avere i playoff nelle sue mani e schiera Icardi dal primo minuto, segno di grande fermezza. Inoltre manda in tribuna Eder per evitare un possibile infortunio in vista dei playoff,  nonostante lo avesse convocato.

Tifosi 10: Sono loro l’anima della Sampdoria. Incitano dal primo all’ultimo minuto, subiscono tre reti e continuano a cantare sotto il diluvio di Marassi, facendo vedere ai tifosi ospiti di cosa sono capaci; danno una lezione a tutta Italia e dimostrano il loro vero amore per i colori blucerchiati. Applaudono non ironicamente Pozzi quando sbaglia il rigore, non fischiano un deludente Icardi durante la sostituzione e donano bei cori e parole nel momento in cui i giocatori, amareggiati per la brutta sconfitta, salutano e ringraziano sotto la Sud. un modello da seguire.