Entella, con l’addio di Catellani viene meno una pedina di qualità e esperienza

La notizia ha scosso tutti come un fulmine a ciel sereno: Andrea Catellani non giocherà più a pallone.
Una rara forma di aritmia riscontrata nel corso delle visite mediche di rito, che in ogni squadra si è soliti effettuare prima dell’inizio della stagione, ha stroncato a 29 anni la carriera dell’ex Sassuolo e Catania.
Un problema riscontrato un paio di settimane fa, poi approfondito e certificato anche con controlli tenutisi a Roma.
La sua interessante carriera da calciatore si ferma quindi qui, con gli ultimi sei mesi disputati in quel di Chiavari.
Rimarrà comunque nel mondo della società biancoceleste, ricoprendo la mansione di scout.

Nato nel 1988 e cresciuto nel vivaio della Reggiana, squadra della città natale, Catellani aveva messo in mostra il suo talento anche con Modena e Sassuolo nella cadetteria, prima di passare in A al Catania nel 2012.
Da lì Spezia, Carpi ed infine Entella, tutte piazze in cui aveva messo in mostra le sue più che discrete qualità.
La sua carriera aveva subito una svolta negli ultimi anni, in cui era spesso stato avvicinato alla porta in sistemi di gioco prevedenti l’uso di una doppia punta, soprattutto agendo da spalla all’attaccante di riferimento.
I numeri in termini di realizzazioni, se escludiamo i 19 gol del 2015 con lo Spezia, non erano sempre stati grandiosi. Eppure Andrea era sempre o quasi titolare, con giocate di qualità e talento che aiutavano ad impreziosire la sua posizione nelle varie squadre.
Stimato da tanti addetti ai lavori, non era riuscito ad amalgamarsi al meglio all’ambiente di Carpi nella scorsa stagione, finendo per essere ceduto all’Entella a gennaio, con cui ha fatto buonissime figure (nonostante il bottino realizzativo non clamoroso).

– Come cambiano i biancocelesti Con il ritiro improvviso dell’ex numero 10 dei liguri si presenta un grosso problema dal punto di vista della gestione dell’esperienza per mister Castorina. Catellani era uomo ormai abituato e temprato alle interperie della serie cadetta, pronto a dare una mano a un gruppo con diversi giovani in rosa.
L’ex tecnico della Primavera dell’Entella sta provando il 4-3-1-2 in questi primi giorni di ritiro, con Catellani che presumibilmente avrebbe agito nel tandem offensivo come seconda punta.
Il suo ruolo, probabilmente, non sarebbe stato di titolare, visto che l’arrivo di Giuseppe De Luca avrebbe potuto suggerire l’uso dal 1′ dell’ex barese, che pure viene da un’annata non fortunatissima.
Da capire in avanti se rimarrà Caputo e se arriverà, come pare, un’altra punta. Ma questa è un’altra storia…

– La nuova vita di Catellani L’ormai ex esterno emiliano si apprestava ad avere un ruolo importantissimo nelle dinamiche offensive dei Diavoli Neri, che invece si dovranno accontentare del suo apporto in società.
Gozzi e i suoi dirigenti, probabilmente, avrebbero volentieri fatto a meno di “aggiungere un posto a tavola” ai quadri dirigenziali. O almeno nel breve periodo…

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