I 3 motivi per cui la Roma non è arrivata in finale di Champions League

La Roma è arrivata ad un passo dalla finale di Champions League.

Nainggolan alla Roma - Fonte immagine: sassuolocalcio.it
Nainggolan – Fonte immagine: sassuolocalcio.it

Questa sera i giallorossi hanno battuto 4-2 il Liverpool, vittoria di cuore e anima per gli uomini di Di Francesco che si sono fermati ad un gol dai supplementari di un match in cui pochi avrebbero sperato. L’impresa compiuta ai danni del Barcellona ha fatto intravedere una squadra piena di forza e di carattere che, nonostante alcuni errori e alcune distrazioni, ha onorato una competizione fino ad un obiettivo insperato ad inizio stagione. Errori, questo è il primo motivo per cui la Roma non è in finale. Arbitrali, sì è vero. Oggi mancano due rigori solari per la Roma. Mano di Arnold su una botta di El Sharaawy e c’è  un fallo non fischiato per presunto fuorigioco di Dzeko sulla stessa azione in cui, poi, si è ritrovato per terra dopo un contatto con Karius. Cosa sarebbe successo con la presenza del Var? Dopo gli episodi di Real Madrid-Bayern, l’ausilio della tecnologia avrebbe potuto far incontrare in finale le due squadre eliminate, paradossalmente.

Oltre agli errori arbitrali, pesano quelli di distrazione e di leggerezza che la Roma ha concesso nel doppio confronto. Ecco il secondo, importantissimo, motivo. All’andata, dopo il dominio Salah che ha portato il parziale sul 2-0, nella ripresa i giallorossi sono stati messi sotto fino a subire altre 3 reti (quasi fotocopia) tra la doppietta di Firmino e la conclusione di Mane. Terzo motivo, la conseguenza: una doppia sfida di questo blasone va giocata per 180′ A metà si rischia (ed è successo), di uscire a testa alta e con tanta amarezza. Un danno ai fini della qualificazione, per quanto visto stasera. Una squadra che, sotto per due volte, si è tirata fuori e ha sfiorato l’impresa. Due passivi temporanei causati da due errori di Dzeko e Nainggolan che hanno letteralmente messo in porta prima Mane e poi Wijnaldum. Il bosniaco e il belga si sono poi rifatti con 3 dei 4 gol messi a segno questa sera, con l’altro (il primo, ndr) firmato dall’autogol di uno sfortunato Milner.

Questa sera si è concluso un percorso più che positivo per i giallorossi. Girone dominato con la presenza di Atletico Madrid e Chelsea. La squadra spagnola, ad oggi, si sta giocando l’accesso alla finale di Europa League. Non l’ultima della serie, insomma. La Roma ha poi eliminato lo Shakhtar e il Barcellona, fino ad essere arrivata ad un gol dai supplementari in un Roma-Liverpool che sarebbe potuto diventare surreale. Sogno infranto quello di Kiev, ma rimane una grande soddisfazione e la consapevolezza di un’ossatura europea per la squadra allenata da Eusebio Di Francesco. Formazione che a gennaio ha affrontato un periodo negativo, dalla possibile cessione di Dzeko e Nainggolan ad un momento di difficoltà in campionato. Campionato che ora diventa più che fondamentale. Le trasferte di Cagliari e Sassuolo con la super sfida casalinga contro la Juventus: la prossima Champions League passa da queste gare, con un occhio alle concorrenti Lazio e Inter.

 

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