Bodo-Roma 2-1, pagelle giallorosse: Rui Patricio condanna i capitolini
La Roma torna in Norvegia e torna nuovamente sconfitta con il Bodo che diventa la vera bestia nera della stagione giallorossa: Rui Patricio ci mette del suo, ma i ragazzi di Mourinho escono solo dopo il 2-1. Il risultato non pregiudica nulla, ma servirà una bella prestazione all’Olimpico.
ROMA, PAGELLE GIALLOROSSE: RUI PATRICIO MALE, VINA SFORTUNATO
Rui Patricio 4: il suo errore sull’1-1 è enorme e permete al Bodo di ritornare in partita. Una leggerezza dovuta dalla poca reattività del portiere giallorosso. Peccato dopo le ottime prestazioni passate.
Kumbulla 6: dimentica il 6-1 dell’andata e sfodera una prestazione solida e convincente. La sua maturazione è evidente ed è una delle poche note positive della serata per Mourinho. La Roma trova un centrale affidabile, proprio ora che Mancini si è infortunato.
Mancini 6: una partita buona e con pochissimi errori nonostante i norvegesi ripartano molto veloci e con schemi rodati. La freschezza degli avversari lo mette in difficoltà, ma risponde con ottime chiusure. Viene sostituito per un forte colpo ricevuto nel primo tempo. (dal 69′ Smalling 6: entra e mette subito un po’ di ordine. Incolpevole sul gol del 2-1).
Ibanez 5.5: un primo tempo ordinato dove commette pochi errori e si fa trovare pronto nel corpo a corpo. Nella ripresa entra in sofferenza perdendo nettamente le distanze dal suo avversario.
Karsdorp 6: prova a spingere sulla sua fascia ma viene spesso raddoppiato dalla retroguardia avversaria. L’olandese prova qualche spunto, ma non ha vita facile sulla destra. In difesa sbaglia poco e da una mano quando è necessario.
Cristante 5: anche lui vive una serata pessima e tutta la Roma ne risente. Poca precisione dell’impostazione e una lentezza di pensiero che non ha permesso alla squadra di giocare in velocità. Spaesato, crolla con tutti i suoi compagni.
Pereira 5: troppo macchinoso e lento: la sua abilità nel recuperare palloni viene completamente annullata dalla sua poca velocità. Le geometrie ci sono, la voglia anche ma manca quel passo necessario per entrare in armonia con la manovra della squadra. Troppo fuori posizione.
Pellegrini 7: l’unico barlume per la Roma è il capitano Pellegrini che segna e prova a trascinare tutto il gruppo. La rete è una bellissima realizzazione e il raddoppio è stato negato da un bel tuffo di Haikin. Lotta, sgomita, ha grinta: l’impresa all’Olimpico è possibile.
Zalewski 5.5: il primo tempo è buono con ottime incursioni e decisi ripiegamenti. Nella ripresa cala subito di intensità, come se fosse rimasto già senza fiato. Soffre la fisicità degli avversari e Mourinho decide di sostituirlo. (dal 65′ Vina 4.5: una sua sfortunata deviazione permette al Bodo di passare in vantaggio. Nel finale ha la possibilità di pareggiare i conti ma spedisce la palla in curva).
Mkhitaryan 6: poco ma comunque qualcosa: l’armeno non brilla in Norvegia ma senza di lui la Roma perde geometrie e consistenza offensiva. Corre a vuoto e viene servito male, ma nonostante tutto riesce a dare personalità alla sua squadra. Mourinho decide di toglierlo troppo presto. (dal 65′ Shorumodov 5: deve dare il cambio di passo, combattere al centrocampo e far valere in fisico. La sua entrata in campo non viene notata).
Abraham 5: l’attaccante della Roma si perde tra i ghiacci norvegesi non riuscendo ad abbattere il muro nemico. Poche idee e pochi movimenti: il colpo ricevuto nel primo tempo ha condizionato la sua prestazione.
Mourinho 5: il Bodo passa ancora e questa volta in rimonta. Non basta la Roma dei titolari per riuscire a sfatare la maledizione: come nell’andata del girone, i giallorossi soffrono di personalità e vengono controllati dagli avversari. Il risultato è anche bugiardo ma ci vuole più Roma per accedere in semifinale.