Brocchi e Mauri convocati in Procura. L’avvocato Gentile: “Sono estranei a ogni illecito”
Stamattina i due giocatori della Lazio sono stati convocati in Procura Federaleper la vicenda calcioscommesse.
Al termine dell’audizione di Mauri, il secondo dei due interrogati, dovrebbe parlare per lui l’avvocato Melandri, uno dei legali del centrocampista biancoceleste. Intanto in Procura è arrivato anche l’avvocato della Lazio Gian Michele Gentile, ma la sua presenza è comunque estranea alle audizioni dei due tesserati. Il legale della società biancoceleste sarebbe in Federcalcio per quanto riguarda il trasferimento di Mauro Zàrate alla Lazio, con successivo deferimento del presidente Lotito: “Abbiamo parlato con i due calciatori che ci hanno garantito la loro totale estraneità, anche di semplice conoscenza di quello che di illecito poteva avvenire o cose analoghe. Questa cosa turba l’ambiente, turba la serenità, la stampa dà risalto, li considera come se fossero condannati. La serenità in questo momento è importante, il gruppo è chiamato ad affrontare impegni decisivi e impegnativi – ha spiegato l’avvocato Gentile – Giustizia ? Vorrebbero chiudere questa storia prima dell’estate, l’importante è che sia seria. La Lazio in questa vicenda non c’entra nulla. Brocchi e Mauri dichiarano che non c’entrano nulla, i due ragazzi si sono rivolti ai loro avvocati di fiducia, Mauri da Melandri, Brocchi da una valida collega, dopo l’interrogatorio sentiremo cosa è stato chiesto e come hanno risposto. Credo che non ci siano problemi e preoccupazioni di alcun genere”. Il legale della Lazio poi continua dicendo: “Mauri è sereno e molto carico. Credo che una persona con sensi di colpa non ha quel tipo di rendimento in campo e la tranquillità che sta dimostrando in queste sfide di campionato decisive. Questo atteggiamento è la conferma della verità, sempre detta, al Presidente Lotito. Voglio prima leggere le confessioni di Gervasoni, poi commenterò. Non leggo le traduzioni degli atti giudiziari dei giornalisti, ne mi interessano. Aspetto la pubblicazione degli atti, poi leggerò tutto”. Poi sulla responsabilità oggettiva spiega: “La giustizia sportiva si basa sulla responsabilità oggettiva, ma dubito si possa arrivare a qualcosa. Si possono applicare i criteri della giustizia sportiva. Incredibile pensare che la società, che in questa situazione è una parte offesa, debba rispondere delle azioni di un calciatore che remi contro di essa. Se c’è una colpa, un mancato controllo, una responsabilità colposa della società, si può capire una responsabilità oggettiva, ma se un calciatore fa una rapina alla società, la società ne deve rispondere e non essere risarcita? Con il buonsenso il Coni dovrebbe rivedere la norma“.
Brocchi uomo di merda e di Mauri se ne parla da anni…..