Di Canio: “Scandalo scommesse? Dei poveri idioti”
In una ricca intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Paolo di Canio allenatore dello Swindon si confessa sui brutti momenti passati, sui migliori attuali e dice la sua riguardo lo scandalo calcio scommesse.
“Io non ho mai avuto dubbi sulle mie qualità di allenatore. Però nella vita c’è sempre da imparare”. Sul brutto inizio: “La morte di mio padre, ad ottobre, è stata lacerante. Uno dei momenti più tristi della mia vita. La squadra ha percepito il dolore che stavo provando e si è compattata con l’allenatore. I giocatori hanno cominciato a capire che cosa volevo da loro. Io chiedo abnegazione e dedizione alla causa. In allenamento, ci deve essere una concentrazione feroce. Il lavoro settimanale è una simulazione della partita: se non dai il massimo, non puoi sperare di avere un rendimento al top”. Sulla gara col Wigan: “Sono orgoglioso di giocare questa gara. L’arrivo del Wigan ha creato un entusiasmo incredibile. Da dieci anni lo Swindon non affrontava una squadra di Premier. Voglio giocarmela. Preferisco perdere 5-2 e avere cercato di vincere, piuttosto che perdere 1-0 senza aver mai messo il naso fuori dall’area”. Sullo scandalo scommesse: “I fatti mi hanno dato ragione e lo scenario mi sembra persino peggiorato. Sono disgustato da personaggi come Doni, Zamperini e tutti quelli coinvolti in questa schifezza. Li considero poveri idioti, gente che rappresenta un mondo privo di valori. Guardateli, sono tutti uguali: fascetta in testa, occhialoni, aria da superuomini”. E sul suo amico Signori: “Conosco Beppe e mi dispiace. L’ho sempre ritenuto un bravo ragazzo, ma se ha sbagliato, deve pagare. Comedevono pagare tutti. Hanno rovinato il calcio italiano”.
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