Esclusiva-Zoff: “Scudetto? La sfida sembrava più tra Inter e Juventus”

Dino Zoff, ex campione d’Europa e del mondo, nonché ct della Nazionale azzurra per 2 anni, continua come sempre ad osservare il calcio italiano occhio critico. Zoff ha rilasciato un’intervista in esclusiva a Soccermagazine commentando alcuni temi del campionato attuale e non solo.

Zoff - Fonte immagine: Canale25, Youtube
Zoff – Fonte immagine: Canale25, Youtube

Ormai siamo a metà campionato e la classifica si sta delineando. Milan e Inter sembrano più avanti rispetto alla Juventus, ma secondo Lei chi vincerà lo scudetto?

Adesso come adesso credo che la Juventus possa recuperare perché la rosa è notevole. Certo, l’Inter è fornita bene, però prima di fare dei pronostici io aspetterei ancora qualche partita. Il Milan sta andando, però la sfida sembrava più tra Inter e Juventus. Vediamo un po’.

Alla fine il CONI ha stabilito che Juventus-Napoli, che non si è disputata a inizio ottobre, si dovrà giocare. Da doppio ex Lei ha gradito questa decisione o crede sia una contraddizione rispetto ai protocolli anti-COVID?

Lì sono tutti cervelloni che decidono, quindi io non conosco a fondo la situazione. Decidono una volta in un modo e una volta nell’altro, non voglio metter bocca.

Oggi uno dei migliori esponenti del calcio italiano è Ciro Immobile, che con la Lazio ha vinto la Scarpa d’oro, ma in Nazionale fatica sempre enormemente. Può essere solo una questione di modulo?

Credo che anche in Nazionale abbia fatto la sua parte. Certamente, giocando ogni domenica od ogni 3 giorni con la propria squadra qualche possibilità in più di segnare ce l’ha, però credo che anche in Nazionale potrà dire la sua.

Qualche settimana fa un altro talento italiano, Mario Balotelli, ha trovato finalmente squadra sposando la causa del Monza, in Serie B. Lei sperava di vederlo ancora in Serie A e in Nazionale o è meglio che il ragazzo riparta dal basso?

Non so se debba ripartire o meno, dipende da lui. È inutile fare tante congetture.

Di recente Lei ha ricordato Diego Armando Maradona definendolo “un’artista”. Dato che in Nazionale ha avuto la fortuna di allenare i maggiori talenti italiani come Baggio, Totti e Del Piero, c’è mai stato uno di loro che Le abbia almeno ricordato l’estro di Maradona?

Beh, no. Tanti ricordano solo l’estro, però Maradona era Maradona.

Ancora oggi alcuni suoi ex compagni del Mondiale ’82 La ricordano come una guida rara. Ciccio Graziani ha dichiarato che Lei era come un fratello maggiore, Marco Tardelli ha rivelato che era solito confidarsi solo con Lei e Scirea. Secondo Lei nel calcio di oggi si è persa questa signorilità nello spogliatoio?

La signorilità non è nello spogliatoio. La signorilità è nello spogliatoio, nel mettersi in campo soprattutto, nella vita. Non ci sono differenziazioni. Lo sport tira fuori il meglio e il peggio dagli uomini.

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