Fiorentina-Cagliari 1-0, pagelle viola: Dragowski e Vlahovic decisivi

Dragowski para, Martinez Quarta recupera, Callejon inventa, Vlahovic segna: la Fiorentina torna a vincere in casa battendo il Cagliari in una partita combattutissima e conquista tre punti importanti.

Dragowski alla Fiorentina - Fonte: Federico Berni
Dragowski alla Fiorentina – Fonte: Federico Berni

PAGELLE FIORENTINA

DRAGOWSKI 7,5: para il rigore a Joao Pedro e cambia la partita della squadra viola. Para anche in altre occasioni abbastanza pericolose e soprattutto para d’istinto, con un piede, al 34′ del secondo tempo, un gran tiro di Marin e, forse, è questo l’intervento che chiude la partita. Una nota di colore: ha urlato come un pazzo forsennato per tutta la partita, specie nella ripresa.

MILENKOVIC 6,5: non ha sbagliato nulla, ha giocato una partita veramente buona. Lascia qualche spazio di troppo ma senza conseguenze.

PEZZELLA 6: gioca solo 38 minuti nei quali guida bene la difesa viola, correndo tuttavia sempre qualche rischio di troppo. Affonda anche il colpo, ma senza fortuna, in un paio di occasioni di attacco dopo calcio piazzato  (dal 38′ p.t. MARTINEZ QUARTA 6,5: ha giocato senza paura e con grinta, affrontando l’avversario sia in corsa che da fermo e spezzando l’azione dei sardi più volte. Pulito il suo intervento su Marin per la partenza dell’azione che porta al gol decisivo di Vlahovic)

IGOR 5,5: è un difensore con molti limiti, il primo dei quali è la non lucidità in certe piccole situazioni, in area, che possono diventare determinati per la gara della squadra. E in occasione del rigore concesso al Cagliari è stato proprio così: interviene sprovvedutamente su Joao Pedro e la frittata sarebbe fatta se non ci fosse Dragowski che salva baracca e burattini. La sua gara restante non è stata granchè svolgendo un compitino preciso e più accorto.

CACERES 5,5: oggi non era in grande giornata. Non ha fatto un solo cross a modo. Ha contrastato abbastanza bene riuscendo meglio in fase di chiusura che di ripartenza  (dal 29′ s.t. VENUTI 5,5: non è cambiata la sostanza delle cose con il suo ingresso in campo. Si è difeso alla meglio e ha stentato in attacco)

AMRABAT 6,5: non è un regista, quindi se ci si aspetta da lui la giocata illuminante e la geometria di gioco, si aspetta invano. Però è un grande incontrista, lento ma molto bravo. E così è stato in questa partita.

PULGAR 5,5: inizia con la solita superficialità e la solita estraneità dal gioco viola. Prosegue nel secondo tempo con una maggiore applicazione, e più corsa, con maggior contrasto dell’avversario e qualche lancio in profondità in più. Niente più.

BONAVENTURA 5: è un giocatore ormai in dismissione. Lento e prevedibile, quando ha sui piedi la palla della ripartenza pericolosa ci pensa e rallenta talmente l’azione da che tutto si esaurisce ancora prima di cominciare. Però corre e rincorre.

BIRAGHI 5: una partita senza lasciare traccia. Corre molto e rincorre, ma spesso si trova nettamente indietro rispetto all’azione di ripartenza ma anche rispetto a quella offensiva avversaria. Tenta di fare qualche cross, specie nel secondo tempo, ma sbaglia sempre. Ha una grande occasione all’inizio del secondo tempo ma il suo tiro è a casaccio e alle stelle

CALLEJON 6,5: sarebbe stato insufficiente se non avesse estratto dal proprio bagaglio quel passaggio filtrante, a girare, sul quale Vlahovic si è gettato mettendo la palla nel sacco. La sua partita è stata in due fasi: un pessimo primo tempo nel quale non aveva una posizione definita ma brancolava a fare la seconda punta qua e là nella trequarti avversaria; e un buon secondo tempo, nel quale giocando sulla zona destra dell’attacco viola, stessa posizione di quando era al Napoli, ha fatto cose migliori  (dal 37’s.t. BORJA VALERO 6,5: il suo ingresso è stato importante e ha dato respiro e idee alla Fiorentina. Ma si è messo a servizio totale della squadra e soprattutto è stata una sorpresa la sua posizione in campo, perchè ha giocato da fantasista e talvolta da seconda punta, con ottimi spunti)

VLAHOVIC 7,5: decide la partita con quel tocco in scivolata che manda la palla al sette della porta di Cragno: ci ha creduto. Ha giocato da solo in una zona dove due punte sarebbe state perfette. Non ha demeritato ma ha lavorato e lottato veramente tanto. Nel primo tempo arriva vicinissimo al gol con un tiro sul fondo, a tu per tu con Cragno in uscita   (dal 37′ s.t. KOUAME’ 4,5: un giocatore inutile e dannoso. Non fa nulla se non creare al Cagliari, con un fallo evitabile al limite dell’area, l’occasione in extremis per pareggiare)

Allenatore PRANDELLI 6,5: sul suo volto si legge la preoccupazione, la passione e la difficoltà di dover affrontare una strada così in salita con una serie di giocatori a disposizione, non all’altezza della “missione”. E’ difficile creare una mentalità, è difficile creare un gioco degno di questo nome e finalizzare, cioè concretizzarlo. Queste vittorie lo aiutano a guardare al futuro con meno angoscia.

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