Milan, Montella in conferenza: “Società presente, so dove intervenire”

Vincenzo Montella ha parlato in occasione della conferenza di vigilia.

Montella
Fonte: calciocatania (flickr.com)

Insieme a Leonardo Bonucci, i due hanno risposto alle domande dei giornalisti nel pre Milan-Rijeka, gara valevole per la seconda giornata del girone di Europa League.

L’allenatore rossonero è finito al centro della critica. Non solo per la brutta prestazione contro la Sampdoria che, a detta di qualcuno, sarebbe potuta costare un incredibile esonero dopo 6 giornate. Altro evento è la decisione della separazione dal preparatore atletico Emanuele Marra, suo storico collaboratore. Una scelta personale, come sarà quella del sostituto che lo stesso allenatore avrebbe già individuato in una figura precisa. “Non era Marra il problema, ci sta che ci possano essere delle divergenze. Lui era un fratello per me, ho fatto questa scelta per salvare anche gli altri miei fratelli. Sa che gli voglio bene, non è un capro espiatorio, non c’era più sintonia sulla strada da intraprendere”.  Montella ha voluto precisare questo, come la presenza di una società forte che lo rende autonomo nelle scelte.

Non solo, tanti gli altri discorsi affrontati in conferenza, come riportati da Milanews.it. Le critiche, prima di tutto. Fanno parte del gioco. Il tifoso rossonero ha dimostrato grande fiducia, in questo momento può esserci un po’ delusione. Vogliamo cambiare un trend, la mentalità si cambia nel tempo. Siamo in zona Champions League, siamo pienamente in corsa, ci sono cose da migliorare ma erano tutte preventivabili”.

Qualcosa deve cambiare e in fretta, come lo stesso allenatore ha sottolineato: “Mi sento preparato sulla preparazione atletica, ne ho studiata più di una. Qualcosa deve cambiare se c’è fretta di ottenere dei risultati. E’ una decisione faticosa, ma bisogna anche mentalmente voltare pagina. Penso di essere molto equilibrato nelle cose, mi avete stimolato ulteriormente in maniera positiva. Il percorso è quello giusto. Non mi sento in difficoltà perché sono motivato e combattivo, due incidenti di percorso in questo nuovo progetto ci possono stare. Ho dato la mia interpretazione, si va avanti. Mi sento orgoglioso di essere equilibrato nelle scelte”.

Discorso importante è stato quello sul valore della squadra: quando scelgo chi dovrà scendere in campo non penso a quanto è costato. La squadra è forte e migliorerà tantissimo nei prossimi cinque anni, anche senza di me. Io non urlo? Non devo recitare, non si dimostra il carattere con l’urlo.  Vedo grande predisposizione, dobbiamo crescere nell’abitudine, se noi cancellassimo l’ultima partita e la sostituissimo con uno 0-0 probabilmente non parleremmo di questa difficoltà. So che è difficile amalgamare, il compito è arduo ma ho voglia di correre e di arrivarci il prima possibile. Non credo che si debba buttare tutto a mare, un accenno di identità credo si sia visto e ci sia già”.

La sfida con il Rijeka e non solo. Il prossimo tour de force dirà molto di più di cos’è questo nuovo Milan. “Sono partite impegnative, sono reali scontri diretti. Ma anche gli avversari non penso siano tranquilli. Ci saranno ulteriori motivazioni, è bene che arrivino. Ho percepito una profonda stima da parte della società, professionale e umana. Il destino di un allenatore è rapportato ai risultati ma non sempre così. Fa parte del mio lavoro saper gestire anche momenti in cui posso essere messo in discussione”.

 

 

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy