Milan-Pisa 2-2, le pagelle rossonere: Gimenez fantasma, Modric sempre positivo

Il Milan inciampa ancora in casa contro una neopromossa, il Pisa, così come successo con la Cremonese alla prima giornata. A questo giro arriva un pareggio invece di una sconfitta, ma comunque dal retrogusto amaro considerati i valori delle squadre in campo. Partita comunque sottotono quella dei rossoneri, che pur andando subito in vantaggio con Leao, non hanno saputo gestire bene la gara e ha rischiato seriamente di perderla. Di seguito le pagelle degli uomini di Allegri:

La Curva del Milan
(Curva Sud Milan – foto: Salvatore Suriano)

Maignan 6: prende due gol negli unici palloni scagliati dagli avversari verso la sua porta. Cuadrado lo spiazza dagli undici metri, Nzola gli fa passare la palla sotto le gambe nell’uno contro uno.

De Winter 5,5: alla prima da titolare non sfrutta bene la chance. Nzola gravita spesso dalle sue parti avendolo individuato come l’anello più debole della difesa rossonera. Più o meno sfortunato in occasione del rigore con la palla che gli sbatte un po’ casualmente sul braccio, che però poteva tenere più aderente al corpo.

Gabbia 6: Meister gli fa il solletico, Nzola sceglie altre zone di campo e quindi non va quasi mai in sofferenza. Sfiora il gol di testa che avrebbe potuto subito invertire la rotta dopo il pari pisano.

Pavlovic 6,5: inizia a prendere sempre più confidenza con il ruolo di braccetto e soprattutto con le sortite offensive tant’è che in un paio di occasioni sembra essere lui il grimaldello per scardinare la difesa nerazzurra. E’ decisivo a fermare il contropiede finale di Tourè con i suoi tutti in avanti alla ricerca del gol vittoria.

Saelemaekers 6: corre sempre incessantemente e oggi è uno dei pochi che prova a saltare l’uomo. Va un po’ in difficoltà quando entra Cuadrado. All’ultimo secondo si crea la palla per vincere la partita, ma calcia a lato.

Fofana 6: dei tre in mezzo è quello deputato a spingersi più in avanti, anche se le cose migliori le fa in fase di non possesso. L’highlight della sua partita è il colpo di tacco a smarcare Leao che centra la traversa, ma altri palloni poteva gestirli meglio.

Modric 6,5: pronti, via, sbaglia sorprendentemente i primi due palloni. Da lì in avanti cambia registro e gioca un’altra partita positiva sia in fase di interdizione che in quella di costruzione.

Ricci 5: si alterna con Modric per far partire l’azione, ma si limita a giocate banali che non portano a nulla di interessante. Ha la scusante di non essere una vera mezzala, ma ogni tanto dovrebbe anche buttarsi dentro per provare a sparigliare le carte, però non lo fa mai.

Bartesaghi 6,5: continua da dove aveva lasciato con la Fiorentina. Non fa cose strabilianti, ma le fa bene e mette un paio di cross interessanti collaborando bene con i suoi compagni di catena (dal 76′ Athekame 6: il voto è la media frutto del grave errore sul gol di Nzola che gli passa davanti con lui inerme e del gran destro che scocca un po’ dal nulla per siglare il pari finale).

R. Leao 6,5: segna ancora con un bel destro da fuori, ma convince soprattutto la prestazione globale perché rimane sempre vivo all’interno della partita. Avrebbe sui piedi anche il pallone del nuovo vantaggio, ma spara sulla traversa.

Gimenez 5: arrivava a questo match con grandi aspettative dopo l’ingresso decisivo di domenica, ma le delude pesantemente. Va bene il lavoro per la squadra, ma in 75 minuti contro il Pisa è inaccettabile che non combini nulla di pericoloso o quanto meno interessante (dal 76′ Nkunku 5,5: Leao gli apparecchia bene la tavola, ma lui non è abbastanza famelico per approfittarne e si fa rimontare da una grande chiusura di Canestrelli. Per il resto fa vedere ben poco, se non il fatto di essere ancora lontano da una condizione accettabile).

Allegri 5,5: non ha grandi alternative fra cui optare, ma quello che lascia amareggiati stasera è l’approccio della sua squadra e la pessima gestione del risultato. Dopo averla sbloccata subito sembrava ci fosse più la volontà di portare a casa il risultato con il minimo sforzo invece che cercare il raddoppio. E così finisce che per poco non arriva un’altra sconfitta con una neopromossa. In ogni caso sono più due punti persi che uno guadagnato.

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