Milan-Roma 3-3, pagelle giallorosse: Karsdorp insufficiente, Kumbulla determinante

La Roma strappa un punto importante a San Siro contro un Milan che resta imbattuto e primo in campionato: i giallorossi avvicinano la zona Europa con la prossima sfida che li vedrà impegnati contro la Fiorentina. Fonseca ha da sistemare la difesa, ma il carattere e il gioco si stanno formando gara dopo gara.

ROMA, LE PAGELLE GIALLOROSSE: MIRANTE SUPER, KUMBULLA BOMBER

Mirante 7: sicuramente uno tra i migliori in campo, sempre pronto e determinante. Viene punito dopo appena un minuto da Ibrahimovic, ma durante la partita salva più volte il risultato. Eccezionale l’intervento su Kessie che permette alla Roma di restare a galla. Pau Lopez può pensare serenamente alle gare di Europa League.

Ibanez 6: Ibrahimovic e Leao non sono i migliori clienti che si possa volere, ma il ragazzo, con qualche difficoltà, si fa valere, combattendo su ogni pallone. Perde contrasti e scontri, ma risponde colpo su colpo uscendo con una sufficienza piena. Deve crescere ancora ma la strada intrapresa è quella giusta.

Kumbulla 6.5: realizza il gol del pareggio, sempre su corner, come contro lo Young Boys ma non si può dimenticare l’errore di misura che permette, allo svedese del Milan, di sbloccare il match dopo appena un minuto. Unico e pesante errore di una serata gestita con determinazione e autorità. Nel finale si fa perdonare con la rete del 3-3 dimostrando di avere un fiuto per la rete veramente anomalo per un difensore.

Mancini 5.5: forse il membro difensivo a soffrire di più le incursioni degli attaccanti avversari. Mancini lotta e combatte, si fa trovare pronto, ma sbaglia sempre qualcosina di troppo. Il rigore fischiato contro è dubbio e quasi inesistente, ma il suo intervento scomposto porta il direttore di gara a vedere qualcosa che non c’è.

Karsdorp 5: il peggiore, senza dubbio, di tutta la Roma ospitata a San Siro. L’olandese si fa trovare impreparato sull’1-0 e sul 2-1 del Milan con Leao che lo sbeffeggia con due accelerazioni brucianti. Per il resto non si comporta male, ripiega e attacca con frequenza, ma due leggerezze puniscono eccessivamente una buona prestazione dei giallorossi. (dal 66′ B. Peres 6: entra e prova a dare maggiore spinta e ordine sulla fascia. Soffre anche lui in fase difensiva, ma è più propositivo in avanti. Entra bene a partita in corso rispettando le richieste impartite da Fonseca).

Veretout 6.5: il solito lavoro sporco che lo fa scomparire dai radar per quasi tutta la partita. A centrocampo ricopre tantissimi ruoli: raddoppia le marcature, blocca le avanzate centrali e fa ripartire l’azione. Dal dischetto si dimostra infallibile, superando con freddezza e decisione Tatarusanu. (dall’86’ Villar Sv.)

Pellegrini 6: un buon primo tempo con tanta qualità dimostrata. Recupera palloni e serve con lucidità i suoi compagni per contropiedi brucianti e pericolosi. Cala con il passare dei minuti e con il pressing sempre più alto Milan. Ha bisogno di più ritmo per essere realmente determinante. (dal 76′ Cristante Sv.)

Spinazzola 6: le accelerazioni ci sono, ma non così pericolose come nelle scorse partite. Il ragazzo arriva sul fondo ma viene tempestivamente raddoppiato per evitare cross o incursioni in area. Tenta il solito dribbling, sempre fermato da un attento Kjear. Non brillante come in passato, ma un po’ di flessione dovevamo aspettarcela.

Mkhitaryan 6.5: è sicuramente il giocatore più brillante e attivo della Roma, ma pecca spesso di poco altruismo. Si libera ma tiene troppo palla, vanificando le ottime idee create. Tente un dribbling di troppo in tante occasioni, ma da un suo inserimento nasce il rigore, inesistente, del momentaneo 2-2.

Pedro 5.5: meno brullante del solito con una classe e una qualità che sono sempre al di sopra della media. Questa volta manca la concretezza che ha caratterizzato tutte le sue sfide. Con il passare dei minuti cala insieme anche all’ossigeno a disposizione. Ha bisogno di un po’ di riposo per ritrovarsi al pieno della sua forma.

Dzeko 6.5: il bosniaco tiene testa ad Ibrahimovic e risponde immediatamente alla sua realizzazione. Ottimo lo stacco di testa che va a punire l’inesperienza di Romagnoli: l’1-1 porta la sua firma grazie, anche, all’intervento a vuoto di Tatarusanu. Per i restanti minuti cerca di far salire la squadra facendo da torre a centrocampo e ripiegando anche in difesa per dare una mano con la sua altezza. Dialoga il più possibile con Mkhitaryan e Pedro e sfira la doppietta personale sparando alto da buona posizione.

Fonseca, Roma
Fonte immagine: Богдан Заяц, Football.ua da Wikipedia

Fonseca 6: il gioco e la grinta della Roma si vedono e anche la consapevolezza di non essere inferiore a nessun avversario. C’è da lavorare ancora in fase difensiva, sia sui movimenti che sull’attenzione, troppo bassa sopratutto ad inizio primo e secondo tempo. Il centrocampo perde le posizioni per quasi 20 minuti mentre l’attacco gioca a memoria grazie al talento dei suoi singoli. Karsdorp non è ancora all’altezza, ma serviva preservare qualcuno come Santon per la sfida di giovedì di Europa League.

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