Roma-Salernitana 2-2, pagelle giallorosse: Rui fermo, Matic la luce

La Roma frena all’Olimpico contro una Salernitana salva e con nulla da giocarsi: nel giorno della penalizzazione alla Juventus che riapre la corsa Champions, i giallorossi si inceppano con tanto turnover e giocatori appena recuperati. La testa della squadra è concentrata su Budapest per la finale di Europa League che si terrà nella prossima settimana.

ROMA, PAGELLE GIALLOROSSE: MATIC ILLUMINA, EL SHAARAWY TORNA AL GOL

Rui Patricio 5: ritorna l’incerto portiere che si è visto contro l’Atalanta. Non ci sono papere ma qualche attimo di esitazione su entrambi i gol che avrebbero potuto, almeno, creare qualche problema in più all’attaccante avversario. La Roma, il prossimo anno, dovrà cercare un estremo difensore di maggiore affidabilità.

Bove 6: chiamato agli staordinari in difesa, si inventa centrale in una retroguardia a 3. Prova a mettere pezze ovunque può con la solita corsa e la tanta grinta. Cala con il passare dei minuti e sotto i colpi continui di Dia. Regge e passa a pieni voti l’esame: la sua duttilità potrebbe essere preziosa come quella di Cristante.

Smalling 6: un po’ macchinoso nelle muovenze, ma l’inglese torna leader della difesa dopo l’infortunio e comanda la Roma a suon di anticipi e chiusure. Ha bisogno di trovare la giusta forma in vista della finale e questi sono i primi 90 minuti che gli fanno prendere confidenza con il campo. Sfortunato nel rimpallo con Dia.

Ibanez 5: non una giornata felice per un ragazzo che non riesce a trovare la giusta continuità in campo. Errore pesante sull’1-0 di Candreva che viene sanato dal momentaneo 1-1 sullo scadere di primo tempo. Purtroppo per lui, Belotti tocca la palla di mano e il pareggio gli viene annullato. Ha bisogno di ritrovarsi in vista del match di Europa League. (dal 46′ Llorente 6: Mourinho decide di buttarlo nella mischia per capire a che punto è il suo recupero. Lo spagnolo non si fa prepare e mette in mostra una buonissima prestazione. Prova a spingere i compagni in fase offensiva e chiude in quella difensiva: un doppio lavoro che gli vale la sufficienza).

Zalewski 6: ancora poco lucido e un po’ in ombra. Nella prima frazione di gioco spinge ma senza forzare troppo e questo lo porta a non essere mai incisivo. Nella ripresa cala drasticamente dopo le fatiche contro il Leverkusen.

Tahirovic 5: dopo Bologna, il Tahirovic-bis non arriva. Contro la Salernitana, il centrocampista della Roma sembra frenato e intimorito. Manca il coraggio messo contro i rossoblu, quel coraggio che gli aveva permesso di disputare quasi tutta la partita. Il tecnico ha bisogno di più spinta e dopo 45 minuti lo lascia in panchina. (dal 46′ Matic 7: altro passo, altro ritmo, altra storia. Il serbo entra e mette ordine e, i giallorossi, trovano subito il pari. Poi un piccolo errore permette a Dia a siglare il nuovo vantaggio: nessun problema per l’ex Chelsea che si fa perdonare con il 2-2. Un colosso del quale la Roma non può fare a meno).

Camara 5: fumoso, forse troppo anche se nella confusione, ogni tanto manda in tilt gli avversari. Camara ci prova in tutti i modi a dare una mano alla causa giallorossa, ma non ha i piedi di Matic ne il temperamento di Bove. Esce dal campo per infortunio e non consente un pieno riposo a Cristante. (dal 75′ Cristante 6: entra, lotta e si divora il gol del 3-2).

El Shaarawy roma- Fonte immagine: Haider Alhuraifi, Wikipedia
El Shaarawy – Fonte immagine: Haider Alhuraifi, Wikipedia

El Shaarawy 7: dopo le lacrime post infortunio, torna in campo con il sangue agli occhi per recuperare tutto il tempo perso. Il faraone non si risparmia, corre avanti e indietro sulla sua fascia, dando tutto se stesso per la causa Roma. Sigla il momentaneo pareggio e mette minuti nelle gambe, prenotando una finale sulla quale vuole lasciare la firma.

Wijnaldum 5.5: ci prova in tutti i modi a dare una mano ai compagni, ma il ritmo è ancora troppo basso. Quando sale di giri, non è ancora al meglio e si vede con tanti errori sopratutto nella posizione. Altri minuti nelle gambe per un giocatore che non è mai stato apprezzato realmente a causa dei continui stop. (dal 67′ Abraham 5.5: un paio di sponde e poco più. Il gol è lontano anni luce dall’inglese).

Solbakken 5: dopo Bologna, come Tahirovic, regala una prestazione sottotono nonostante sia uno tra i più riposati. Tanta corsa e poca ragione con un gioco fumoso e confusionario. Il norvegese non sta dando la mano sperata a Mourinho che lo lascia in panchina dopo appena 45 minuti. (dal 46′ Pellegrini 6.5: un cross perfetto per Belotti che non viene finalizzato, una manovra più fluida e un sostegno in più in difesa. Il capitano della Roma porta ordine e grinta, sottolineando cosa vuol dire indossare certi colori soprattutto a chi è stato sostituito dopo solo una frazione di gioco).

Belotti 4: zero gol in campionato per un attaccante abituato a mostrare la sua cresta a tutti. I movimenti non lo aiutano: combatte e lotta ma quando c’è da buttarla dentro si inceppa inspiegabilmente. Non sfrutta un assist al bacio di Pellegrini e il suo colpo di mano vanifica il momentaneo pareggio di Ibanez. Sempre più lontano dalla capitale: adesso ci si aspetta da lui un miracolo in finale di Europa League.

Mourinho 6: la sua testa è già a Budapest e per questo preserva i più forti e lascia campo alle seconde linee. Recupera Smalling, El Shaarawy e Llorente e gli fa mettere minuti delle gambe. Porta Bove in difesa per permettere a Mancini di rifiatare. Camara, Solbakken e Tahirovic non danno il giusto apporto contro una formazione già salva e senza ambizioni come la Salernitana. Nella ripresa entrano i pezzi da novanta, ma anche la loro concentrazione è alla finale, nonostante i giallorossi trovino il pareggio con le loro giocate.

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