Gran rimonta Juve, Cagliari battuto 3 a 1 all’ultimo respiro

Partita da cardiopalma quella vinta dai bianconeri, che nel finale riescono a superare i sardi grazie alla doppietta di Matri e a Vucinic.

fonte immagine: Emanuela Tardocchi
fonte immagine: Emanuela Tardocchi

Antonio Conte la temeva, la gara prima della sosta, con tutte le incognite che potrebbe portarsi dietro per una squadra che vola in testa alla classifica. Niente di più giusto, perchè l’avvio dei bianconeri è molle,  la partita resta senza spunti degni di nota sino al 16′, quando un contatto Sau-Vidal induce l’arbitro a fischiare il rigore per i sardi, tra le proteste, con Pinilla che trasforma dagli 11 metri. La reazione della Juve sembra buona, nemmeno un minuto dopo lo svantaggio Asamoah crossa dalla sinistra ma nè Quagliarella nè Lichtsteiner trovano il pallone. Col passare dei minuti i rossoblù sembrano trovare le giuste misure agli attacchi bianconeri, alla mezz’ora Quagliarella prova a calciare di prima intenzione su un lancio di Bonucci, ma il tiro non impesierisce Agazzi. Ben più pericolose potrebbero essere le conseguenze del contatto tra Astori e Quagliarella pochi minuti dopo, con il difensore sardo che affossa il numero 27 bianconero, ma per Damato non ci sono le estremità per il rigore. Nei secondi 45′ i bianconeri scendono in campo con ben altra ferocia, costringendo Agazzi alla parata già dopo pochi minuti su tiro di Marchisio. I campioni d’Italia crescono col passare dei minuti, con i padroni di casa, in realtà sul neutro di Parma, che arretrano pericolosamente il proprio raggio d’azione realizzzando troppi falli, Pulga capisce l’antifona e quando il giovane Murru, già ammonito, ferma irregolarmente Vidal, lo sostituisce con Perico. Al quarto d’ora di gioco Conte si gioca la carta Matri, grande ex, che rileva Quagliarella, mossa che sarà poi decisiva, subito dopo tocca a Padoin prendere il posto di Caceres. Al 19′, come se ce ne fosse bisogno, la gara si surriscalda ancor di più: Bonucci prende il palo di testa su calcio d’angolo, Asamoah, che parte in fuorigioco non rilevato, viene trattenuto da Naingollan spedendo da due passi incredibilmente fuori la palla a porta vuota, per Damato ancora una volta non ci sono le stremità per il tiro dal dischetto. Un minuto dopo è invece al Cagliari a protestare, quando il già ammonito Astori viene espulso per fallo su Giovinco, e tra le proteste viene espulso anche l’allenatore sardo Pulga. Nel Cagliari dentro un’altro giovane difensore, Del Fabro al posto di Sau, che poco prima si era reso pericoloso con un tiro a giro parato da Buffon, il difensore subito dopo esser entrato in campo atterra Giovinco in area e Damato questa volta fischia fallo. Vidal dagli undici metri però sbaglia, calciando incredibilmente alto, rendendo ancor più stregata la partita per i bianconeri, che già poco prima avevano sfiorato il pari con Padoin. Conte si gioca il tutto per tutto e manda in campo anche l’acciaccato Vucinic, e proprio il montenegrino, dopo due tiri alti, propizia il pari costringendo alla respinta Agazzi su un tiro da fuori, Matri si avventa sulla palla: 1 a 1. Trovato il pari e con un quarto d’ora a disposizione i bianconeri spingono al massimo, con un Cagliari tutto nella propria metà campo e in 10, l’assedio bianconero trova il momento di maggior pericolosità proprio all’89’, quando ancora Matri si districa bene in area servendo Asamoah, il colpo di testa del ghanese viene salvato dal miracoloso intervento di Agazzi che respinge la palla prima sul palo e poi col piede, infine Vucinic si divora una clamorosa palla gol sparando a lato. Sembra una gara incredibile, tra sbavature arbitrali di qua e di là, occasioni e gol sbagliati, ma a scacciare via i fantasmi ci pensa ancora Alessandro Matri, che su un’azione convulsa in area riesce a portarsi la palla sul destro e a battere Agazzi firmando il 2 a 1 al secondo dei sei minuti di recupero. A metter la ciliegina sulla gara ci pensa, pochi secondi dopo, Mirko Vucinic, che spinge in rete un tiro di Giovinco firmando il 3 a 1 che porta i bianconeri a 44 punti, coronando al meglio l’incredibile anno dei bianconeri, quello dello scudetto. La squadra di Conte, inoltre, supera il record di punti di un’altra grande Juve, quella di Capello, realizzando 94 punti nell’anno solare, chiudendo alla grande prima della sosta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy