Cairo compra La7: ora il Torino può fare la voce grossa?

Dopo un lungo tira e molla, Urbano Cairo è riuscito a trovare l’accordo per l’acquisizione di La7, ormai ex televisione di Telecom Italia, un servizio in netta perdita e che è stato acquistato dal famoso editore ad un prezzo quasi irrisorio vicino al milione di euro.
Immediata la reazione in borsa dei diversi titoli coinvolti, sottoposti al continuo altalenare del loro valore.

Al di la delle ripercussioni economiche, sicuramente importanti per il servizio televisivo e per le società di Cairo, l’acquisizione di La7 può essere un passo importante anche per la situazione calcistica del Torino, società acquisita qualche anno fa da Cairo più o meno nelle stesse modalità lette per l’ultimo affare.
Ai prossimi Consigli di Lega, infatti, Cairo si presenterà con spalle forti, coperte da un servizio televisivo che potrà dire la sua e fare la voce grossa.
Le Tv nel calcio di oggi sono il presupposto base e, anche in vista delle prossime scadenze degli accordi relativi alle trasmissioni del Campionato italiano fissate nel 2015, Cairo potrà farsi con autorevolezza spazio all’interno dell’Assemblea.
Ripercorrendo un po’ il percorso che fu del primo Berlusconi, del Milan degli anni ’80 che aveva le spalle coperte e le basi forti per poter costruire quel che hanno poi costruito.

Certo, la situazione di La7 è al momento una “patata bollente” come lo stesso Cairo ha dichiarato, ma le qualità del presidente del Torino fanno pensare che nulla è stato lasciato al caso.
Che ben venga, allora, per risollevare un servizio che tanto può dare al paese e una squadra tra le più gloriose della storia del calcio italiano.