Coppa Italia, Juventus-Roma 3-0: le pagelle

La Juventus batte nettamente la Roma negli Ottavi di Finale di Coppa Italia, accedendo così al turno successivo dove attenderà la vincente di Milan-Lazio. Allo Juventus Stadium vanno a segno Giaccherini, Del Piero – ennesimo record per lui, ma ne parleremo dopo – e Kjaer con un’autorete. Analizziamo ora il match attraverso le nostre pagelle.

Fonte immagine: wikipedia/flickr.com - (C) James Adams

JUVENTUS
Storari 6: voto altamente politico questo per il portiere bianconero, praticamente spettatore non pagante dell’incontro

Barzagli 7: rintuzza le folate degli attaccanti avversari con la solita determinazione; ormai Conte non può e non deve fare a meno dell’ex difensore di Palermo e Wolfsburg

Bonucci 5,5: riesce a fare meno peggio del solito, anche se non manca l’ormai consueto errore che potrebbe costar caro

Chiellini 6: lotta e sgomita come un leone e causa l’espulsione per fallo di reazione di Lamela; come difensore centrale fa molto meglio che come terzino sinistro

Lichtsteiner 6,5: spostato più in avanti dal modulo adottato questa sera da Conte (3-5-2), l’esterno svizzero è il solito pendolino sulla fascia destra; uno degli acquisti più azzeccati dell’estate juventina

Marrone 6: per quanto abbia ben figurato contro l’Atalanta, non è Marchisio e si vede: o per lo meno, non lo è ancora: il giovane centrocampista sembra sia comunque sulla buona strada per seguire le orme del compagno di reparto

Pirlo 6: solita regia ispirata, ma in campo si nota come sembra che questa sera si sia come preso un giorno di vacanza: gran lavoro, ma non imperioso come ci ha abituati

Giaccherini 7: Conte è stato chiaro dopo l’infortunio di Marchisio: “Emanuele può sostituire tranquillamente Claudio”; e difatti dopo solo cinque minuti il piccolo ex Cesena s’infila in area “alla Marchisio” e batte Stekelenburg; a parte il goal, Giaccherini è una spina nel fianco continua della difesa romanista

dal 43′ st Krasic sv

Estigarribia 6,5: ogni sia discesa sulla fascia sinistra provoca un brivido ai tifosi romanisti e a Luis Enrique; corre, crossa, sfiora il gol un paio di volte; se Elia continua ad essere un oggetto misterioso, il paraguyano è già una certezza

Borriello 5,5: è ancora presto per vedere il vero Borriello in bianconero, essendo arrivato da poco e dovendosi ancora ambientare nella sua nuova squadra; schierato per la prima volta dall’inizio, e proprio contro la sua ex squadra, la punta partenopea prova a farsi vedere, ma appare ancora macchinoso

dal 18′ st Matri 6: entra e da nuova verve all’attacco bianconero, tenendo costantemente in ansia la retroguardia giallorossa

Del Piero 7,5: è il capitano, l’uomo simbolo, colui che ha demolito ogni record nella storia della Juventus, l’ultimo dei quali è caduto questa sera: segnando allo Juventus Stadium, Del Piero diventa l’unico giocatore nella storia della Juventus ad aver segnato in tutti gli stadi. Basta questo per epiegare il voto dato a questo monumento vivente della storia bianconera

dal 32′ st Quagliarella 6: scende in campo “mascherato” per proteggere lo zigomo operato; nei pochi minuti giocati ha comunque il tempo di rendersi pericoloso, andando anche a colpire una clamorosa traversa

fonte: Danilo Rossetti

ROMA
Stekelenburg 6: il portierone olandese è tra i pochi a non subire l’imbarcata nella notte torinese; praticamente incolpevole su tutte e tre le reti

Taddei 5: è uno degli uomini in più di Luis Enrique, che lo ha reinventato terzino destro; questa sera il brasiliano non era in una delle sue serate migliori ed avere Estigarribia come cliente non l’ha affatto aiutato

Heinze 6: l’unico dei quattro difensori a strappare la sufficienza; riesce a fermare adeguatamente Borriello e soffre meno rispetto ai compagni la velocità di Quagliarella e Matri

Kjaer 4,5: quello visto questa sera, e più in generale a Roma, sembra essere un lontano parente dell’ottimo centrale che abbiamo visto con la maglia del Palermo; soffre le punte avversarie molto più del compagno di reparto e corona una serata quasi da incubo col più classico degli autogol

José Angel 4,5: si trova ad affrontare un Lichtsteiner in forma stratosferica – e al quale la maglia della Roma fa rivenire in mente le serate dei derby – ed esce impietosamente sconfitto dallo scontro

Simplicio 5: il suo dirimpettaio si chiama Giaccherini, ed il trovarsi a rivaleggiare con uno degli uomini più in forma della squadra avversaria non è certo semplice; è lui comunque l’unico che prova a mettere una pezza sull’1-0: difesa assente e lui in ripiegamento, seppur tardivo

dal 22′ st Greco 5: sostituisce Simplicio, ma non fa di certo meglio

Gago 6: il giovane spagnolo è tra le note positive della serata, la sua saggezza tattica, che si è intravista anche questa sera, fa ben sperare per il futuro, dato che, a 26 anni, è appena entrato nell’età della piena maturità calcistica

Pjanic 6,5: il centrocampista bosniaco ex Lione è stato di gran lunga il più pericoloso dei suoi, soprattutto con un bolide su punizione che termina pericolosamente vicino alla porta difesa da Storari, uscendo di pochissimo

Lamela 5: di solito quando calci la palla col tacco, viene considerato un gran gesto tecnico; se però la “palla” in questione è quella di un tuo avversario, Chiellini nella fattispecie, e non quella di gioco, rischi grosso: difatti per l’argentino arriva il rosso; l’espulsione è la conclusione di un pessimo secondo tempo, giocato in maniera nervosa dal talento ex River, che pure ha giocato un buon primo tempo provando ad inventar qualcosa

Totti 5,5: nella serata di gloria dell’amico Del Piero, il capitano giallorosso incappa in una serata storta; la speranza per i tifosi giallorossi è che sia solo un momento di stop dopo un periodo nel quale il Pupone ha ritrovato uan certa regolarità sotto porta

dal 27′ st Perrotta 6: tanto agonismo, come ogni volta che gioca contro la sua ex squadra

Bojan 5: che fine ha fatto il grandissimo talento ammirato al Nou Camp? A Roma ancora se lo chiedono. Anche questa sera per l’attaccante spagnolo di origini serbe una serata da dimenticare

dal 13′ st Borini 5,5: leggermente meglio dello spagnolo, ma ha dalla sua il demerito di calciare alto dopo un bell’assist di Totti

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