Avv. Stagliano: “Indagini finite. La Lazio rischia minimo 6 punti”

Parla Stagliano avvocato ed ex vice capo della Procura Indagini della FIGC.

Fonte immagine: Lessio da Flickr

L’intervista viene effettuata dai microfoni de “La città nel pallone” dove si parla proprio di quest’ultimo scandalo che vede di nuovo nel mirino il calcio italiano, sempre più anomalo e corrotto. Ecco cosa risponde alle numerose domande:

 

1. Le parole dell’avvocato della Lazio, non lasciano pensare ad una presa di distanze della società?

Sarei portato ad escluderlo. E’ evidente che in questo momento non esistono prove certe, non esistono deferimenti o convocazioni davanti alla commissione disciplinare. Bisogna fare quadrato ed è necessario remare tutti dalla stessa parte. Poi è chiaro che quando scatteranno i deferimenti, e io sono convinto che scatteranno, perché gli altri della Procura di Cremona sono arrivati, quindi un inizio di prova c’è, i deferimenti quindi ci saranno e quando scatteranno ed emergeranno le prove sulle quali e la Procura di Cremona e quella di Federale stanno portando avanti le indagini, probabilmente assisteremo ad una manovra di tipo diverso. Qual’ora ci fossero queste prove che in qualche modo possono inchiodare i tesserati per le loro responsabilità“.

 

2. Giudizio sulla responsabilità oggettiva?

Premesso che forse il Novara qualcosa centra, la responsabilità oggettiva è un capo saldo della giustizia sportiva che senza essa chiude e andremmo ad appendere il responso della giustizia ordinaria. Non si puo neanche porre in discussione la responsabilita oggettiva, che è l’unico sistema per il calcio di difendersi da chi lo offendere nella sua esistenza. Truccare il risultato di una partita vuol dire prendere in giro tanta gente. La società cosa centra? Ha un dovere di controllo“.

 

3. La Lazio quanto rischia?

La cella telefonica costituisce un riscontro, siccome parliamo di due partite vinte, io credo che il minimo che rischia sono 6 punti di penalizzazione. Se ci saranno colpe più gravi la pena sarà più pesante“.

 

4. Quindi si va incontro a tempi lunghi?

Per le notizie che ho io, oggi è finita la fase delle indagini da parte della Procura Federale, che ha lavorato sulle carte arrivate da quella di Cremona, mentre quella di Bari non ha mandato niente. Nei prossimi giorni provvederà a redigere l’atto di deferimento, che poi sarà notificato ai tesserati“.

 

5. Idea su questo scandalo?

Non è il primo, abbiamo assistito a tanti scandali. Il mondo del calcio, in particolare i presidenti di Serie a, non ha fatto nulla per arginare questo fenomeno. Ci si è preoccupati dei diritti televisivi da dividere, delle nomine a consigliere federale. La prima che ci siamo occupati di cose di questo genere, in epoca recente, è stato con Atalanta-Pistoiese  nel 2000, poi nel 2004, nel 2005, ora c’è questo che inizialmente sembrava marginale e via via ha riguardato sempre di piu i giocatori. Le società non hanno fatto nulla e non intendono fare nulla, nessuna ha chiesto a Tommasi di mettere norme che puniscano questi comportamenti dei giocatori. Se andiamo a rileggere le prime frasi dello scandalo del 1980, è un giudizio morale terrificante che la commissione disciplinare ha ripreso in tutti gli scandali successivi. È vecchia di 30 anni e il calcio in 30 anni niente ha fatto“.

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