Fiorentina, presentazione Ambrosini: “Milan? Avrei voluto maggiore chiarezza”

Massimo Ambrosini parla da giocatore viola.

Fonte immagine: lauren da wikipedia
Fonte immagine: lauren da wikipedia

Nel giorno della sua presentazione, le prime parole non lasciano spazio ad interpretazioni: inevitabile un riferimento al travagliato addio recente dal Milan. Ma prima, ecco i ringraziamenti al club toscano: “Innanzitutto, voglio ringraziare la Fiorentina, il presidente e la dirigenza per la grande occasione che mi hanno dato, i miei compagni, la città e i tifosi perché mi sento ben accolto. Il primo pensiero va a loro. La ritengo una grande opportunità per me. Vincenzo (Guerini) ha detto “chi me l’ha fatto fare”, ma per me è uno stimolo enorme. La Fiorentina ha un progetto legato ai giovani, ma io mi sento apprezzato”. Ritorno al passato: “Se ho sentito qualche dirigente del MilanSì. Poi ogni storia va analizzata singolarmente. L’età è qualcosa che non si può fermare. A una certa età, quello che bisogna pretendere non è la riconoscenza, ma la chiarezza. Con la chiarezza si possono subire anche delle scelte, senza chiarezza è tutto più difficile. Non è che un giocatore debba giocare fino a 40 anni, se la tua società ritiene che non dai più quanto si aspetta è lecito che ti lasci andare, però te lo deve dire con i tempi e i modi giusti. Ormai il Milan fa parte del mio passato. Quello che è stato è stato. Ora sono un giocatore della Fiorentina. La storia degli addii in rossonero è un po’ particolare. Ogni addio è storia a sé, quello di Maldini è stato diverso dal mio, per esempio. Quando ho dato l’addio, ho detto che mi sarei aspettato più attenzione per la gestione della mia situazione, diciamo che potevano essere un po’ più chiari in una decisione che era comunque legittimo che prendesseroNon ho avuto modo di fare chiarezza. Quello che era successo era successo. A Firenze ci sono andato per portare entusiasmo. Sembra strano, perché non sono tanto giovane. Quando ho capito quali erano le intenzioni della mia vecchia società, non ho pensato di smettere. Ho ancora voglia di giocare. Questa squadra è composta da grandissimi giocatori, prenderò tante cose da loro. Voglio aiutare la Fiorentina a crescere ancora. E’ stimolante, ha un progetto intrigante e un allenatore bravissimo. Il mio obiettivo è giocare più possibile ed essere utile alla squadraL’anno scorso è stato un testa a testa intenso, alla fine sappiamo tutti come è andata a finire. Dopo il pari di Firenze sembrava che non ci fosse più nulla da fare per la Fiorentina, il Milan aveva 6 punti di vantaggio, ma poi abbiamo perso un po’ la strada e all’ultima partita sapete come è finita. Se il Milan alla fine è arrivato in Champions, la Fiorentina meritava lo stesso piazzamento. Come gioco è stata superiore a noi. Balotelli ha delle qualità importanti. Gomez lo stesso, le sue qualità non si discutono. Può spostare equilibri, anche se bisogna comunque calcolare il tempo di ambientamento al nostro campionatoForse sceglierò la maglia numero 21, che corrisponde alla data di nascita di mia figlia AngelicaNon ci possiamo nascondere, l’obiettivo è confermare il gioco dell’anno scorso e migliorare la posizione in classifica. Abbiamo un telaio ben definito, ma dobbiamo inserire giocatori importanti, compreso Giuseppe Rossi. Alla Fiorentina va dato il tempo per diventare una squadra veraNel calcio solo i risultati fanno dire chi è più forte. Il Milan, a differenza della Fiorentina, ha sicuramente un’abitudine maggiore a combattere a livelli superioriMancano ancora tanti giocatori, ma tutti quelli che sono qua mi hanno accolto molto beneLjajic è un talento assoluto, è esploso l’anno scorso, è un patrimonio del calcio, ora della Fiorentina, ha un futuro importante e ha preso coscienza della propria forzaJoaquin è altrettanto un grande giocatore, ma Gonzalo Rodriguez lo ritengo di livello internazionaleRossi ha subito due interventi alle ginocchia, io che ho avuto gli stessi infortuni posso dire che bisogna avere un po’ di pazienzaNel mondo del calcio Montella è un allenatore molto stimato, nonostante non abbia una grande esperienza, ha già conquistato molti estimatori. E’ giovane, ha tanto entusiasmo, col suo staff cura molto i dettagli. E i dettagli fanno la differenzaSe continua a fare da allenatore quello che faceva da giocatore, la sua sarà una grande carriera. Era uno dei 3-4 attaccanti più forti della sua epoca”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy