Calciomercato, ecco come cambiano le regole…

Rivoluzione nel mondo del calciomercato. Dopo le molte lamentale ricevute nell’ultima sessione invernale, il Consiglio Federale ha deciso di apporre delle modifiche che si attiveranno, con molta probabilità, già da questa finestra estiva: una serie di innovazioni che avranno sostanzialmente il fine di rendere più scorrevole ogni sessione futura e di agevolare nel complesso transazioni e comunicazioni varie, migliorando anche gli aspetti logistici relativi alle operazioni.

Fonte immagine: Tommaso Naccari
Fonte immagine: Tommaso Naccari
La novità che salta per prima agli occhi è sicuramente la chiusura della parte estiva, che non sarà più fissata per il 31 agosto alle ore 19, bensì per il 2 settembre alle ore 23, dunque un’ora prima della chiusura del calciomercato internazionale; la speranza è che il rischio di ridursi all’ultimo, tanto caro a parecchi club e procuratori, venga sensibilmente diminuito per non creare gli stessi problemi e le medesime polemiche che hanno implicato proprio questi cambiamenti.
Potranno, inoltre, partecipare al calciomercato tutte le società (salvo sanzioni e provvedimenti specifici, ndr), nonostante il proprio fatturato risulti inferiore ad una ricapitalizzazione pari a quattro volte i debiti del medesimo club. Cambierà anche il metodo di frazionamento dei pagamenti per i cartellini dei giocatori: si passerà infatti dalle tre rate attuali ad un frazionamento di cinque rateizzazioni massime, il che aiuterà non poco dirigenti e presidenti a gestire più situazioni e a far quadrare meglio i conti.
Dulcis in fundo, varierà anche il calciomercato dei parametri zero: sarà prolungato nella sessione estiva fino a dicembre, mentre in quella invernale fino a febbraio; un cambiamento che si presta ad essere forse la novità più importante, in quanto, di fatto, saranno ben pochi i periodi dell’anno in cui non sarà possibile effettuare un nuovo ingaggio.
A confermare tante innovazioni è anche Sky, che ha comunicato peròche non sia passata la mozione del terzo extracomunitario. Insomma: la crescita del calcio italiano può passare ancora più facilmente attraverso l’Atahotel Executive e non solo…

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