Independiente, 110 anni di storia e leggenda

Il 4 agosto in Argentina dalle parti dell’Avellaneda è una data molto importante in quanto si celebra l’anniversario della nascita del Club Atletico Independiente.

Fonte: Diablo del Oeste (Wikipedia)
Fonte: Diablo del Oeste (Wikipedia)

Fondato nel 1904 il club bonaerense compie quest’oggi ben 110 anni di gloriosissima storia; riviviamo le imprese di una delle squadre più blasonate del mondo.

Nel barrio Monserrat di Avellaneda, città tra le più importanti della provincia di Buenos Aires, i primi di gennaio del 1904 un gruppo di impiegati fondò la squadra Maipù Banfield nel negozio Ciudad de Londres, uno dei più conosciuti nella città di allora. Questo club però non permetteva ai giovani ragazzi di poter partecipare all’attività calcistica e fu per questo motivo che un gruppo di ragazzi riunitosi di nascosto fondò una nuova squadra indipendente chiamata appunto Independiente Football Club il giorno 4 agosto 1904.

Il nuovo club venne riconosciuto solamente nel marzo del 1905 quando venne eletto il primo presidente, Aristide Langone. La squadra si comportò bene nel campionato amatoriale eccezion fatta per un disastroso 21-1 (si dice a causa di un portiere improvvisato) rimediato nella partita contro l’Atlanta. Più tardi l’Independiente vinse anche il primo clasico contro il Racing, squadra destinata a diventare protagonista di una rivalità senza fine.

Nel 1907 venne indossata per la prima volta la mitica maglia rossa che diventerà simbolo del club: dopo aver visto una partita del Nottingham Forest infatti il presidente del Diablo decise di adottare il rosso come colore sociale e disse che i giocatori vestiti così in campo sembravano diablos rojos, ossia diavoli rossi, che diventerà presto il soprannome del club.

Dopo vari successi nei campionati amatoriali il nuovo Club Atletico Independiente, così denominato dal 1908, si iscrisse al primo campionato professionistico argentino che vincerà per la prima volta nel 1938 bissando il successo l’anno dopo grazie ad una rosa di altissimo livello in cui spiccava come bomber il famosissimo Arsenio Erico, detto el saltarìn, uno dei giocatori più importanti della storia del calcio paraguayano.

Altri titoli arrivarono nel 1948 e nel 1963 ma il grande successo della squadra fu nel biennio ’64-‘65 quando diventò la prima squadra argentina a vincere una Copa Libertadores e la prima squadra in assoluto a vincerne due consecutivamente. Da quel momento in poi il club comincia ad assumere caratteri leggendari e si inaspriscono i rapporti con i cugini del Racing che nel frattempo alzano altrettanti trofei. L’apice della rivalità viene raggiunto nel 1967 quando fu l’Academia a vincere la Libertadores e anche la Coppa Intercontinentale scatenando l’indignazione dei tifosi di fede Independiente. Proprio i tifosi del diablo durante il successo mondiale del Racing si insediarono all’interno del Cilindro, stadio dell’Academia, seppellendo sette gatti neri morti in segno di maledizione verso la squadra odiata che da lì in poi non vincerà praticamente più nulla in campo internazionale.

Mentre i cugini del Racing non vincevano più nulla, in casa Independiente continuavano ad arrivare trofei su trofei e la squadra degli anni ’70 era praticamente imbattibile: al Libertadores de America, nuovo stadio dell’Independiente che dista appena 400 metri dal Cilindro, arrivano ben 12 titoli tra cui spiccano 4 Libertadores consecutive ed una Coppa Intercontinentale in appena 9 anni. I simboli di quella squadra erano i mitici “Bocha” Bochini e Daniel Ricardo, detto “Petete”, Bertoni, che trascinarono la squadra in ogni occasione a suon di gol e grandi giocate. La più grande impresa fu quella di rimontare e vincere una finale scudetto contro il Talleres de Cordoba nel 1978 in 8 contro 11 con di Bochini su assist di Bertoni.

Independiente nel 1972 Fonte: Caio Brandao Costa (Wikipedia.org)
Independiente nel 1972
Fonte: Caio Brandao Costa (Wikipedia.org)

Negli anni ottanta si chiude la striscia interminabile di successi targati Independiente con la Copa Libertadores del 1984, ultimo trionfo nel prestigioso torneo internazionale per il diablo, vinta in finale contro i brasiliani del Gremio grazie all’1-0 dell’andata e allo 0-0 del ritorno. Di lì in poi si ridimensiona la storia del club che alza sempre meno trofei e si risolleva solamente nella metà degli anni ’90 quando vince un campionato e tre supercoppe raggiungendo quota 15 trofei internazionali che tutt’ora li rendono il quarto club più titolato al mondo.

Nel 2002 arriva l’ultimo titolo nazionale, il Clausura 2002 dove la squadra guidata dal Tolo Américo Gallego vince grazie alle prodezze del Pocho Insua e del Rolfi Montenegro, giocatori tornati nell’ultima stagione per riportare la squadra nella divisione che merita. Quella squadra rimane l’ultimo grande Independiente dei tempi recenti: da lì in poi la società è caduta in una crisi profonda che ha portato fino alla prima storica retrocessione in Primera B Nacional del 2013. Dall’anno scorso solamente il Boca Juniors tra le squadre argentine non è mai sceso in seconda divisione.

Nell’ultimo campionato l’Independiente guidato Omar De Felippe ha conquistato immediatamente la promozione in Primera Division vincendo lo spareggio contro l’Huracan per 2-0. Adesso il diablo si prepara per ricominciare ad essere grande nella massima categoria e, pur non avendo un grosso budget da investire sul mercato, può essere una rivelazione di questo complicatissimo Torneo di Transicion che comincerà da sabato prossimo.

Stadio Independiente Fonte: AlexRojo93 (Wikipedia)
Stadio Independiente
Fonte: AlexRojo93 (Wikipedia)

Agli ordini di Jorge Almiron, allenatore che ha fatto molto bene nell’ultimo semestre col Godoy Cruz,sono già arrivati Maxi Herrera del Chacarita, Ivan Perez del San Martin del San Juan e Patricio Vidal dell’Union Española. Ultimo arrivo del mercato e acquisto di maggior prestigio è Mario Yepes, tornato in Sudamerica dopo un ottimo trascorso in Italia con le maglie di Chievo, Milan ed infine Atalanta. Tra i papabili acquisti serve certamente un attaccante ed il nome più caldo degli ultimi giorni è Stracqualursi, unica alternativa a Cerutti dell’Olimpo.

Oggi si festeggia il centodecennale di questa squadra leggendaria, capace di vincere qualsiasi tipo di competizione, sospinta da un tifo al livello delle migliori hinchadas argentine; un club unico che tutto il mondo del calcio spera di rivedere al più presto ai massimi livello… Auguri Independiente!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy