Champions League, Barcellona-Man City 2-1: catalani ai quarti, citizens fuori

E’ il Barcellona di Gerardo Martino ad approdare ai quarti di finale di Champions League dopo aver battuto anche nel ritorno degli ottavi il Manchester City di Pellegrini per 2-1 grazie alle reti di Messi e Daniel Alves, intervallate dal momentaneo pareggio di Kompany.

Flicr.com-Globovision
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LA PARTITA – Si comincia questo ottavo di ritorno di Champions League con il Barcellona che gestisce il gioco con la solita fitta rete di passaggi in mezzo al campo ed il Manchester City che prova con alcuni strappi a spaccare la gara. Nella prima parte del match è però la terna arbitrale la protagonista principale: all’8°, infatti, il direttore di gara Stephane Lannoy non concede un netto rigore per fallo di Lescott su Messi, mentre al 19° viene annullato un goal regolare ai catalani per off-side inesistente. Il Barcellona nonostante ciò non si scompone e continua a fare la partita, gestendo il possesso palla, con il City lento e poco propositivo. Nel finale di primo tempo, però, la sfida ha un’improvvisa fiammata con Silva che al 36° calcia alto da buona posizione a conclusione di un’azione ragionata. Il Barcellona risponde immediatamente sfiorando due volte la rete al 38°: prima è Neymar ad impegnare Hart sul primo palo, mentre sul susseguente corner Xavi (ben imbeccato da Messi) costringe il portiere inglese ad una parata di istinto. I citizens non ci stanno e provano subito la replica con un tiro di Nasri (servito da un tacco volante di Silva) bloccato a terra da Valdes, ma l’ultima occasione della prima frazione è catalana, con un destro di Neymar respinto sulla linea da Fernandinho dopo una bella percussione centrale di Messi. Al riposo le squadre tornano negli spogliatoi sullo 0-0.
La ripresa si apre subito con una novità: nel Manchester City dentro Edin Dzeko per uno spento Sergio Aguero (sospetto nuovo infortunio per lui). E proprio il bosniaco crea la prima occasione del secondo tempo calciando debolmente fra le braccia di Valdes. Il Barcellona non ci sta ed al 50° risponde subito con una giocata di Lionel Messi (propiziata da un errore di un distratto Lescott) che dopo una percussione in area colpisce il palo calciando di piatto sinistro. La partita è viva poco dopo dall’altra parte gli ospiti creano due brividi ai catalani: prima è ancora Dzeko ad impegnare di testa Valdes (costretto a concedere il corner), poi è Zabaleta a calciare a lato di sinistro da ottima posizione. Passato lo spavento il Barcellona cerca di addormentare la gara, tornando a gestire il pallone con fraseggi prolungati per rifiatare ed al 66° trova l’episodio che chiude definitivamente la gara ed il discorso qualificazione: errore del solito Lescott al limite dell’area sul quale il più lesto ad arrivare sul pallone è Lionel Messi che fredda Hart ed il City con un morbido tocco sotto per l’1-0. Il vantaggio catalano taglia completamente le gambe agli inglesi, che rischiano di capitolare nuovamente pochi minuti più tardi su un destro di Xavi deviato in corner da Hart. Gli skyblues, però, al 77° recriminano per l’ennesimo errore arbitrale della serata, con Piqué che atterra Dzeko in area, ma Lannoy lascia proseguire non concedendo un giusto penalty. Proteste vibranti dei citizens, con Zabaleta che finisce anzitempo sotto la doccia per doppio giallo. Nel finale il Manchester City prova almeno a salvare l’onore e trova a due minuti dalla fine il goal del momentaneo pareggio con capitan Kompany (viziato, però, da off-side attivo di Lescott) sugli sviluppi di un corner, ma al 91° il Barcellona segna la rete del definitivo 2-1 con Daniel Alves che bissa la marcatura dell’andata regalando l’ennesimo successo ai catalani.

Il Barcellona esce così vittorioso dal doppio confronto e supera gli ottavi di finale di Champions League per il settimo anno consecutivo. Per il Manchester City tanto rammarico per aver rinunciato di fatto a giocare il match d’andata, con alcune scelte tattiche di Pellegrini che hanno lasciato davvero perplessi.

Francesco Tusi

Francesco Tusi

Amante del calcio, metafora più vera della vita in tutte le sue innumerevoli sfaccettature. Amante del mare, della sua vastità e della sua sconfinata bellezza.

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