Non c’è storia al S.Paolo: Napoli Roma 3-0

La notte del S. Paolo non ha nulla da invidiare alle grandi serate di Champions.

Fonte: Danilo Rossetti  (foto-calcio-napoli.it)
Fonte: Danilo Rossetti
(foto-calcio-napoli.it)

Lo stadio è gremito, i nervi tesi in campo e fuori in attesa di una grande sfida del nostro calcio. Napoli e Roma si affrontano dopo appena una settimana da quello spettacolare 3-2 dell’Olimpico che vide prevalere i ragazzi di Garcia proprio allo scadere del tempo. Benitez ha preparato la sua partita schierando i titolarissimi e non risparmiando nessuno; in gioco c’è una grossa fetta della stagione del Napoli. Garcia lascia fuori Totti e Maicon non al meglio affidandosi a Bastos e Destro. Pronti via la Roma, seppur in trasferta, si dimostra padrona del campo riuscendo a bloccare ogni inziativa partenopea e rendendo il gioco degli azzurri poco fluido ed impreciso. Gervinho è un flagello di Dio ma è proprio la mossa tattica di Destro a fornire al gioco degli ospiti la variante interessante del lancio lungo rispetto al solito ma efficacissimo palleggio. Ed è proprio l’attaccante ad andare vicinissimo al gol dopo una travolgente azione dalla destra condotta proprio da Gervinho. Solo un miracoloso intevento di Reina nega la gioia del gol al centravanti ex-Siena bloccando il risultato sullo zero a zero. Ma la Roma non demorde e continua ad attaccare creando occasioni con Ljaic e Strootman, oltre che con il solito Gervinho. Alla mezz’ora, però, tutto cambia improvvisamente. Maggio riesce a sfruttare un’incertezza difensiva di Bastos e mette in mezzo, in un caso quasi unico che raro rispetto ai suoi standard, un cross perfetto per la testa di Callejon che non si lascia pregare e trafigge l’ex De Sanctis. Il Napoli è in vantaggio e cambia marcia improvvisamente. Gli azzurri, galvanizzati dal gol, sembrano aver preso coraggio e pressano furiosamente una Roma ancora frastornata dalla rete dello spagnolo. E’ Hamsik, poco dopo, a sfiorare il raddoppio provando un complicatissimo pallonetto da fuori area che si spegne però oltre la traversa. Il primo tempo si chiude, però, sull’1 a 0. All’inizio della seconda frazione il pubblico è rumoroso e distratto dalla tribuna più che dal campo. Sulle gradinate, praticamente avvolto nella sua security, arriva niente poco di meno che Diego Armando Maradona, che si accomoda al fianco del presidente De Laurentiis. E se Diego fa effetto al S.Paolo, il S. Paolo fa effetto al Napoli che al 3° minuto della ripresa, sugli esiti di un calcio d’angolo raddoppia. Corner di Ghoulam, Fernandez spizza sul secondo palo dove Higuain è un falco in agguato e deposita nel sette il secondo gol. E’ il tripudio. Garcia corre ai ripari inserendo Maicon per Torosidis.  Ma i ragazzi di Benitez dimostrano di avere una marcia in più questa sera e tre minuti più tardi, sull’ennesima azione avviata da Ghoulam sulla sinistra, Mertens supera due uomini e serve Jorginho solo davanti a De Sanctis; elegantissimo colpo sotto ed il Napoli chiude il cerchio: 3 a 0. Il Napoli regala venti minuti di puro spettacolo e una Roma attonita e demoralizzata non può che tentare il tutto per tutto. Garcia, forse con un pizzico di ritardo, inserisce il capitano Francesco Totti cercando di dare nuova verve ai suoi atleti. Ma il napoli ormai è padrone del campo e non sbaglia più nulla. Solo per le statistiche, si menziona l’espulsione di Strootman al 79° che applaudendo Rocchi dopo la concessione di una giusta punizione, guadagna prematuramente gli spogliatoi. Il Napoli di stasera fa davvero paura e molti potrebbero essere gli interrogativi sul perchè queste prestazioni scarseggino in Campionato, sopratutto con le piccole squadre. Ma il Napoli ed il S. Paolo stasera fanno festa e non vogliono parlare d’altro. Si vola in finale con la Fiorentina ed il 3 maggio, allo stadio Olimpico, il Napoli proverà ad alzare il primo trofeo dell’era Benitez.

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