Guidolin: “In Olanda per giocarcela, partita fondamentale per la qualificazione”

Dopo il 3-0 di Salonicco, domani sera l’Udinese di Francesco Guidolin è chiamata a superare l’ostacolo Az Alkmaar. L’ obiettivo sono i quarti di finale di Europa League.

Fonte: Wikipedia-Roberto Vicario

«Siamo qui, agli ottavi di finale, con orgoglio” ha detto il mister bianconero nella conferenza stampa della vigilia, tenuta in Olanda, subito dopo l’arrivo del club con un volo per Amsterdam. “Ci teniamo a fare bene. Le difficoltà in trasferta? Non siamo il Barcellona, ma l’Udinese. Abbiamo i nostri pregi e le nostre difficoltà. Non sono d’accordo con il discorso che le italiane soffrono le squadre di una certa nazionalità. È una questione più generale». «Non conosco il calcio olandese, ho studiato bene solo l’AZ. È una buona squadra, è prima in classifica ma non so se soffriremo il calcio sulle fasce delle squadre olandesi, come ha accennato Moisander ieri (difensore dell’AZ, ndr). Dovremo stare attenti soprattutto alla loro velocità e alla loro organizzazione in campo quasi perfetta. Dobbiamo fare bene domani, la partita sarà fondamentale per la qualificazione”. Infine, una battuta sulla presenza di Totò Di Natale, spesso in dubbio in Europa. «È una mia scelta perchè ha bisogno di recuperare. Fisicamente non regge tre partite a settimana. Può anche entrare a gara in corso e cambiarla, è questa la forza dei campioni come lui». Proprio il capitano dei friulani era al fianco dell’allenatore per l’incontro con i giornalisti. «Domani affrontiamo una grandissima squadra, c’è bisogno di concentrazione” ha affermato l’attaccante napoletano. “Non conosco nessun giocatore dell’ Az in particolare ma abbiamo studiato il loro collettivo e se sono primi in classifica un motivo c’è” Parlando della sua condizione fisica, continua dicendo: “Ora sto meglio ma so che devo convivere con il dolore. Ho provato a giocare a Bologna ed è andata bene. Sono d’accordo con il mister, tre partite a settimana sono tante a 34 anni. C’è bisogno di tutti. Non so se giocherò o entrerò, spero di non entrare, perchè vorrà dire che tutto starà andando bene per noi. L’unica cosa che conta è continuare ad andare avanti». Poi, in chiusura di conferenza stampa, ha manifestato ancora una volta la sua volontà di rimanere a Udine. «È una scelta di vita. È da 20 anni che la società, con la famiglia Pozzo, ottiene grandissimi risultati e porta in alto l’Udinese. Con questa maglia ho giocato due volte la Champions, 3-4 la coppa Uefa. Per quanto riguarda la nazionale giocare l’europeo sarebbe un sogno, ma adesso non ci penso. Mancano attaccanti come Cassano o Rossi, ma ce ne sono tanti altri fortissimi».

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