Napoli di rigore: gli azzurri in Svezia battono l’Aik 1-2 e passano il turno. Decisivo Cavani dal dischetto

Napoli di rigore. La squadra di Mazzarri conquista la qualificazione grazie ad un rigore di Cavani allo scadere. Gli azzurri sconfiggono l’Aik Solna per 1-2. Prima rete azzurra firmata da Dzemali, mentre per i gialloneri in goal Danielsson.

Fonte: Danilo Rossetti

Solito turnover di coppa per il Napoli. Mazzarri in attacco si affida ad Edinson Cavani supportato da Edu Vargas. Sulle fasce agiscono Mesto e Dossena. In mediana Behrami, riposato dopo la squalifica di campionato, affiancato da Donadel e Dzemaili, con quest’ultimo a fare da collante con l’attacco. Tra i pali confermato il secondo portiere Rosati, coaudiuvato dal trio difensivo Gamberini-Aronica-Britos. Gli svedesi rispondono con un compatto 4-4-2, in cui l’attaccante della Sierra Leone Bangura ne è il faro. L’allenatore Alm consegna le chiavi del centrocampo al talentuoso Borges, contando  sulla vivacità di Danielsson e Lundberg.

Napoli subito pimpante in avvio, determinato ad imporre il proprio gioco. Gli azzurri prendono campo e dopo 20 minuti, alla prima vera occasione, colpiscono. Grande azione personale di Edinson Cavani sulla sinistra. Il Matador entra in area e mette al centro, il portiere svedese respinge, ma il pallone finisce sui piedi di Dzemaili che non sbaglia: Volèe vincente di sinistro e Napoli in vantaggio. I partenopei giocano bene, ed anche Vargas risulta più presente del solito nella manovra operata dagli uomini di Mazzarri. I padroni di casa si scuotono con Bangoura che si beve Aronica, crossa in mezzo, Dossena sventa.  Qualche minuto più tardi è ancora  Bangoura a sorprendere Aronica, il suo tiro però termina fuori. Il Napoli cala di attenzione e al 35′ l’Aik trova il pareggio. Brutto pallone perso dagli azzurri. Lundberg fa partire un traversone dalla destra su cui Danielson di testa pesca il jolly, beffando Rosati con una traiettoria singolare. Il portiere napoletano, come spesso gli succede ultimamente, si dimostra essere poco reattivo.

La difesa partenopea sbanda visibilmente agli attacchi avversari. La squadra di casa è una compagine affiatata, molto ordinata tatticamente. Gli ospiti invece, fanno forza sulla maggiore qualità dei propri uomini offensivi. Al 49′ svarione difensivo svedese, Cavani tenta di approfittarne da posizione defilata, senza fortuna. Gli scandinavi rispondono col tentativo di Lundberg dalla distanza, Rosati stavolta c’è. Nei dieci minuti successivi, il Napoli è arrembante. Mazzarri ci crede ed inserisce nell’ordine Inler, Zuniga ed Hamsik, al posto dei vari Donadel, Mesto e Dzemaili. La formazione di Mazzarri sfiora ripetutamente il vantaggio. Prima con un tiro-cross del neo entrato Inler su cui Cavani non trova la zampata vincente per un soffio. Poco dopo colossale occasione azzurra. Cross di Cavani, il portiere scandinavo Turina non trattiene e la palla, dopo un tocco di Dzemaili, finisce sui piedi di Vargas: il cileno calcia, Turina tocca, ma la sfera carica d’effetto rimbalza minacciosa verso la porta; solo un colpo di reni dell’estremo difensore svedese salva il risultato.

In seguito il Matador ci prova ancora di sinistro al volo su traversone di Zuniga, la difesa avversaria respinge. Al 70′ Bangura, il migliore dei suoi, reclama un calcio di rigore, l’arbitro giustamente lascia correre. Il finale è thrilling. Ci provano sia Bangura che Cavani, entrambi però concludono fuori misura. Durante il minuto 84 accade l’inaspettato. Aronica dopo aver lisciato il pallone, atterra lo scatenato Bangura diretto a rete e l’arbitro gli sventola in faccia il rosso. L’Aik Solna, in superiorità numerica, si getta in avanti alla ricerca del goal che riaprirebbe il discorso qualificazione. La punizione di Borges al minuto 86, provoca più di un brivido ai numerosi tifosi azzurri presenti in Svezia. I padroni di casa si sbilanciano e si fanno cogliere di sorpresa. Cavani si invola verso l’area di rigore avversaria, Karlsson gli rifila un calcione. Il direttore di gara non ha dubbi e assegna la massima punizione: dal dischetto il Matador è infallibile. Palla da una parte, portiere dall’altra e il Napoli agguanta la qualificazione.

Gli azzurri espugnano il Rasunda stadion con il risultato di 1-2, regalando l’ultima emozione calcistica ad un impianto che ha fatto la storia di questo sport. La struttura infatti, luogo in cui Pelè alzò la coppa del Mondo nel 1958, verrà demolito dopo il match. La banda Mazzarri coglie la qualificazione con un turno di anticipo, classificandosi definitivamente in seconda posizione, dopo la vittoria del Dnipro ai danni del Psv in terra olandese. Gli ucraini vincono matematicamente il girone, sovvertendo i pronostici di inizio Settembre.

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