Prandelli: “Modric più forte di Pirlo? Cominciasse a vincere. Ho un dubbio di formazione”

Conferenza stampa di Cesare Prandelli alla vigilia della sfida contro la Croazia. Si è parlato di Pirlo, Cassano e della formazione. Ecco quanto è stato riportato da corrieredellosport.it:

 

Cesare Prandelli fonte foto: Roberto Vicario

Pensa a dei cambi rispetto alla Spagna?
«Abbiamo fatto delle riflessioni, aspetto fino all’ultimo, voglio sentire il clima giusto e non dare nessun tipo di vantaggio, però sto pensando a qualcosa».

E’ orgoglioso della prestazione contro la Spagna
«Ci sentiamo orgogliosi quando riusciamo a giocare a calcio, a confrontarsi a viso aperto, alla pari».

Quali sono i cambi a cui stai pensando. Sono solo giocatori o anche modulo?
«Abbiamo provato quelle due situazioni, vorrei provare un’altra volta (con la difesa a tre, ndr), De Rossi è un valore aggiunto a un’idea di gioco. Ora sarebbe poco serio dire giochiamo in un certo modo e poi lo cambiamo dopo 10 minuti»

Bilic ha appena detto che Modric è più forte di Pirlo
«Per dire che è più forte di Andrea bisogna che cominci a portare a casa qualcosa di importante, alla fine di una carriera si contano anche le vittorie, comunque è un bel giocatore».

Quanti dubbi ha?
«Uno solo»

In attacco?
«Altra domanda».

La Croazia che squadra è?
«Una squadra organizzata, ha una caratteristica: vuole sempre trovare profondità e ampiezza, può cambiare modulo tattico, giocare col rombo, in linea, con tre centrocampisti dietro una punta. Per chi non la conosce può essere una sorpresa, riesce a cambiare con disinvoltura, vuol dire che ha lavorato bene. Ha un’intensità di gioco straordinaria, difficile da superare fisicamente».

Cosa ha pensato dopo le dichiarazioni di Cassano sui gay?
«Non ci facciamo mancare nulla… meglio stemperare con un sorriso e rispondere a domande di calcio. Non vorremmo sembrare maleducati, siamo sempre stati disponibili e lo saremo ancora, magari in giornate diversa da questa che è una vigilia».

Lei ha detto di aver fatto un riposino prima della Spagna e aveva meno da perdere rispetto alla gara con la Croazia. Ora sente più tensione?
«Non sono d’accordo sul fatto che ci fosse meno da perdere. Troveremo più difficoltà per questo loro modo di stare in campo, sanno dare ritmo alla gara, hanno intensità di gioco, sono capaci di leggere ogni situazione di gioco».

Come ci arriva l’Italia sul piano psicologico?
«L’abbiamo preparata con la serietà che il gruppo trasmette. L’aspetto psicologico va di pari passi con la serietà».

Per l’Italia forse è più facile giocare contro la Spagna che contro la Croazia. E’ d’accordo?
«Contro la Croazia dobbiamo cercare di vincere, mentre contro la Spagna tutte le squadre cercano prima di contenere e poi di attaccare».

Le basta il Cassano di Danzica?
«Ha dato tutto, il 100 per cento, mi basta questo, ha dato una palla-gol, tirato in porta, quello che ho chiesto l’ha fatto e se continua così va bene. Dare il settanta per cento per tutta la partita è tanta roba».

Cosa dirà alla squadra prima della gara?
«Dovrà cercare di mantenere concentrazione e attenzione per 90′, perché sarà molto equilibrata, dovremo essere capaci di leggere ogni frangente».

Se giochiamo come con la Spagna, non pensa che possiamo fare bene senza pensare ai croati?
«La Croazia merita rispetto come tutte le altre finaliste».

Perché cambiare la squadra del primo tempo di Danzica?
«Ho detto che ho un solo dubbio».

Come ha visto Balotelli in questi giorni?
«Concentrato, forse più del solito, e questa è una bella cosa».

Farà sempre tre cambi?
«Ne abbiamo parlato nello spogliatoio: ogni partita faremo sempre tre cambi. Complimenti a Di Natale perché è entrato e ha fatto bene»

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Raffaele Zanfardino

Direttore responsabile della testata.

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