Roma-Torino 1-0, pagelle giallorosse: Abraham è ancora decisivo

La Roma, all’Olimpico, batte anche il Torino dopo aver travolto lo Zorya in Conference League: settimana perfetta per i ragazzi di Mourinho che ritrovano certezze e punti pesanti. Abraham è ancora decisivo, grazie all’assist di Mkhitaryan e alla fantasia di Zaniolo. L’Atalanta non scappa, mentre restano a netta distanza Juventus e Fiorentina.

ABRAHAM TRASCINA LA ROMA: QUINTO POSSO CONSOLIDATO

Rui Patricio 6: quasi mai impegnato dall’ovvensiva avversaria: Belotti non inquadra mai la porta, mentre Brekalo e Praet vengono spinti sulle fasce. Un paio di interventi di ordinaria amministrazione, per il resto è attento e mai sotto pressione.

Mancini 6.5: Belotti non è il migliore dei clienti a livello fisico, ma il centrale si fa sempre valere ed è insuperabile nell’uno contro uno. Anticipi perfetti e ottimo posizionamento: accanto ad un veterano come Smalling trova ancora più fiducia.

Smalling 6.5: grazie a lui è possibile schierare un’ottima difesa a tre che resta ordinata e rischia veramente poco. Terzo clean sheet consecutivo della Roma, secondo con lui in campo: Ibanez e Mancini sono più sicuri e lui si limita ad arginare le incursioni centrali, sbagliando pochissimo negli interventi aerei.

Ibanez 6.5: prende sempre un’ammozione per la troppa foga, ma è veramente eccezionale la sua devozione alle indicazioni di Mourinho. Parte da centrale nella difesa a tre per poi trasformarsi in terzino con il 4-4-2 dopo l’uscita di Pellegrini. Soffre poco e cerca di farsi vedere in avanti: spesso le sue incursioni strappano la gara.

Karsdorp 6.5: in questo periodo è più utile in fase di interdizione che in quella offensiva. L’olandese ha tanto fiato e tanta gamba, peccato che sbagli sempre il cross finale. Qualche errore di leggerezza anche in difesa, ma la sua grinta gli permette sempre di rimediare. Con un po’ di qualità in più darebbe quella spinta finale alla Roma, che resta poco cinica sotto porta.

Diawara 6: torna titolare dopo tantissimo tempo e regala una prestazione buona, positiva in fase di recupero, ma senza nessun grande acuto. È ordinato e svolge il compitino: cerca sempre il raddoppiod dando una mano alla fase difensiva.

Pellegrini Sv: solo un quarto d’ora, poi l’infortunio che lo costringe ad uscire immediatamente. (dal 15′ C. Perez 6.5: grande voglia di fare in un ruolo che non è propriamente suo. Il ragazzo cerca di dare una mano come può e mette sul piatto qualche giocata interessante. Con lui si fraseggia facilmente e questo aiuta il possesso della Roma. (dal 93′ Kumbulla Sv.)).

Mkhitaryan 7: un’altra gara di spessore che dimostra il ritorno del vero Mkhitaryan. L’armeno si era un po’ perso dopo un inizio veramente straripante: un assist importante che parte da un suo guizzo e che consente ad Abraham di sbloccare il match: con la difesa a 3 gioca meglio, rimandendo più alto, dopo il cambio di modulo si abbassa troppo limitando le sue incursioni.

El Shaarawy 6.5: un’altra partita di grande sacrificio che non gli permettono di essere lucido davanti alla porta. Una buona occasione divorata, quando sarebbe bastato un passaggio invece che il tiro forzato. Mourinho lo ha veramente trasformato e sta ricordando quello che riuscì a fare con Eto’o nell’anno del triplete. Essenziale come terzino aggiunto, da un apporto incredibile in fase di ripiegamento. (dall’88’ Vina Sv.)

Zaniolo 6.5: tanta voglia di spaccare il mondo, peccato che ogni tanto si intestardisca con la palla tra i piedi, evitando di passarla ad un compagno più libero. Le sue incursioni sono imprendibili, con uno strapotere fisico che è a dimostrazione del superato infortunio al ginocchio. Sul gol, inventa un “velo” che permette ad Abraham di ritrovarsi davanti al portiere per poter segnare: in piena fiducia e Mourinho se lo coccola.

Abraham 7.5: si muove, si inserisce, prova a dialogare con Zaniolo e, alla fine, gonfia la rete. Abraham sembra essersi sbloccato con il nuovo modulo e con l’atteggiamento più offensivo della Roma. Avere Zaniolo vicino gli permette un movimento più libero: il pallone per l’1-o è un’azione perfetta che non poteva non concludersi con il gol. Senza palla si muove tanto e pressa costantemente, recuperando moltissimi palloni.

Mourinho 7: si mantiene sul modulo con la difesa a 3 e la Roma inizia a creare di più in fase offensiva. L’uscita di Pellegrini dopo 15 minuti non stravolge i suoi piani anche se passa ad un più coperto 4-2-2 con El Shaarawy pronto a tornare in difesa per fare il quinto difensore. Zaniolo vuole impressionare, Abraham si conferma in fiducia mentre Mkhitaryan è in netta ripresa. Il quinto posto viene consolidato, con Juventus e Fiorentina che, per ora, fanno fatica a tenere il passo.

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