Chiellini: “Da piccolo tifavo Milan, poi…”

“Non ho difficoltà ad ammetterlo, da piccolo tifavo Milan. Poi mi sono innamorato della maglia della Juventus nel corso degli anni. Dopo Calciopoli questo sentimento si è rafforzato sempre più, anche perché vivere certe situazioni non ti lascia indifferente”.

Fonte: flickr.com - Autore: Emanuela Tardocchi
Fonte: flickr.com – Autore: Emanuela Tardocchi

Questo il passaggio più significativo, per certi versi curioso, della videochat con i Premium Member di qualche giorno fa che ha visto protagonista Giorgio Chiellini. Il giocatore ha infatti rivelato di essere stato un tifoso rossonero da bambino. In merito, non gli mancano sicuramente la sincerità e la trasparenza, due qualità sempre apprezzate in un calciatore, ma soprattutto in un uomo. Ecco altri importanti stralci della chiacchierata con i tifosi: “Tra i miei sogni per il futuro al di là del campo c’è una bella famiglia, la seconda laurea che sto portando avanti e il mantenere un ruolo importante nella Juventus, anche a livello societario. L’inaugurazione dello Juventus Stadium fu una serata strana: venivamo da due anni deludenti, ma quel giorno c’era un atmosfera fantastica. Abbiamo visto tutta la storia della Juve, il suo passato e dentro la nostra testa abbiamo iniziato a sognare il futuro. Poi lo abbiamo realizzato, perché quanto abbiamo fatto lo scorso anno, vincendo uno scudetto da imbattuti, è stata un’impresa eccezionale che nessuno potrà ripetere, al limite solo eguagliare. Ricordo la sera della partita contro il Chelsea. Per la prima volta in un anno e mezzo il boato dello stadio si sentiva fin dall’ingresso negli spogliatoi. Il rimpianto è che non ci sia stato lo stesso ambiente nella prima partita del girone contro lo Shakhtar. Fummo condizionati dalla situazione e la differenza tra quelle due partite è evidente. Il pubblico, in certi momenti, specie quando devi svoltare, ti dà una marcia in più. Lo spirito di gruppo serve nei momenti di difficoltà. Il mister in panchina ci è mancato tanto. Nei momenti difficili riesce a darti quel qualcosa in più, così come lo spirito di gruppo che nasce dall’impegno, dalla disponibilità, dalla fiducia e dal rispetto reciproci. Nell’ultimo anno io, Leonardo(Bonucci) e Andrea(Barzagli) siamo riusciti a creare un blocco difensivo unico, ci conosciamo bene, giochiamo a memoria e più giochi con una persona, più ne scopri pregi e difetti. Nel mondo ci sono anche tanti difensori migliori di noi presi singolarmente, ma dubito che messi nella nostra difesa ora come ora potrebbero fare meglio. E poi dietro di noi c’è Gigi(Buffon). Sapere di poter contare sul miglior portiere al mondo ti permette anche di concedere alcuni tiri all’avversario che normalmente non concederesti. Molti suoi interventi sembrano semplici solo perché lui li fa apparire tali. Domenica era una partita importante perché in questo periodo dobbiamo dare continuità alle nostre prestazioni. C’era grande concentrazione perché l’Atalanta esprime un ottimo calcio. Se abbiamo vinto 3-0 è grazie al fatto che siamo consapevoli dell’importanza del momento”.

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