Esclusiva-Giuseppe Cruciani: “Tifo italiano insopportabile. Mazzarri bravo ma antipatico. Per Roma-Lazio dico…”

All’International Journalism Festival 2013, di casa a Perugia, la redazione di Soccermagazine con il suo inviato Gennaro Arpaia ha intervistato Giuseppe Cruciani, giornalista e conduttore radiofonico, che insieme a noi ha fatto il punto sull’attuale momento del calcio italiano e le possibilità di crescita future.

 

Giuseppe Cruciani
Giuseppe Cruciani

Ci sono motivi per cui l’Italia del calcio oggi può sorridere?
“Io mi sono allontanato molto dal calcio, a colpa anche delle situazioni poco simpatiche che porta a creare.
Il calcio ha quell’elemento del tifo che per me è diventato insopportabile: ho avuto tantissimi screzi con i tifosi di molte squadre anche quando guardo il calcio con simpatia.
Ad esempio ho avuto problemi con i tifosi del Npaoli pur riconoscendo che la squadra è una squadra fortissima che ha avuto una crescita importante negli ultimi anni.
Il problema adesso è questa situazione di Cavani: speriamo che la nuova fidanzata lo aiuti a restare in Italia.”

 

Restando a Napoli, il Napoli può fare a meno di Mazzarri?
“Il Napoli può fare a meno di chiunque. Certo Mazzarri ha dato una impronta importante, cosa che fa in ogni squadra che allena.
È antipatico, diciamolo, perchè si lamenta, non ammette mai i propri errori, ha sempre da ridire della direzione arbitrale, i falli o le rimesse, e a me non piace molto da quel punto di vista, ma ammetto che è un grande allenatore.”

 

In chiave mercato, come vedresti Hernanes a Napoli?
“Io non so quanto il Napoli abbia bisogno di rinforzarsi a centrocampo. Hernanes è un grande giocatore che farebbe certamente comodo a chiunque, ma secondo me il Napoli avrebbe bisogno di un gran colpo soprattutto in difesa. Io un gran difensore da venti milioni di euro lo comprerei“.

 

Come ti spieghi il momento negativo della Lazio?
“Il problema della Lazio è sempre a Gennaio, quando quell’uomo li non vuole mai spendere e fa il braccino corto.
C’è stato un momento a Gennaio in cui la Lazio era a tre punti dalla Juve prima e allora si usa questa scusa per evitare investimenti che invece sarebbero importanti.
Se poi ci aggiungi un po’ di calo di forma e qualche infortunio importante ti spieghi il perchè del momento no dei biancocelesti.
Alla fine l’obiettivo della Lazio anche il prossimo anno sarà quello di stabilizzarsi tra la quarta o quinta posizione, puntare ad andare quanto più avanti possibile in Europa e tenere l’impegno anche della Coppa Italia. Tenendo sempre d’occhio il bilancio societario.”

 

Allargando il tiro, come può il calcio italiano risollevarsi?
“Ci sono tante cose da fare: dagli stadi, al problema violenza, il merchandising. Guardate in Germania, e guardate cosa significa andare in uno stadio li da loro: pochissimi episodi incresciosi, grande correttezza, si beve birra a fiumi eppure non succede nulla. In Italia invece è difficile andare ovunque, a Firenze, a Napoli, ma vale per tutte: è un inferno e devi avere paura di sederti o girare per le città perchè ti insultano e ti mandano a quel paese sin dal primo minuto senza motivo.”

 

Quanto influisce oggi la componente tifo sulle politiche societarie?
“Un po’ si, sicuramente. Ma non si tratta tanto di ricatti come in passato perchè un po’ i legami sono stati sciolti, però ancora conta la pressione della piazza: a Pescara, una squadra che è in A quasi per miracolo dopo la grande stagione di Zeman, hanno messo su una contestazione per la retrocessione, che è una cosa incredibile e che fuori dall’Italia non accadrebbe mai.”

 

Come la vedi la prossima finale di Coppa Italia?
“Sinceramente non la vedo, perchè le partite importanti della Lazio ho sempre difficoltà a vederle per la troppa pressione emotiva.
Certo io sono una persona molto attenta alla scaramanzia e la Roma ha nove coppe in questo momento, quindi inseguirà la doppia cifra.
L’unica cosa che mi mette di buon umore al momento è che la partita si giocherà tra un mese e visto il trend molto positivo della Roma ultimamente magari la Lazio potrà rimettersi in sesto.
È comunque una partita secca, quindi molto difficile da prevedere; dipenderà anche dal momento di forma in cui arriveranno.”

 

Sia Lazio che Roma dovranno però anche giocarsi un posto in Europa in campionato.
“Sai, io non so quanto alle squadre italiane interessi giocare l’Europa League, al giovedi e con le trasferte lunghe, poco tempo per recuperare.
Lo stesso Napoli quest’anno è stato l’esempio di come una squadra si chiama fuori dalla competizione, perchè per la rosa che aveva il Napoli poteva benissimo giocarsela fino alla fine anche contro il Chelsea, eppure è uscito senza nemmeno giocare contro il Plzen.”

 

Come si può arrivare in Italia agli stadi di proprietà?
“In Italia, oltre la Juve che l’ha già fatto, aspettano tutti gli aiuti di stato, gli sponsor, anche per tutto quel che riguarda le questioni burocratiche.
Di certo, la questione degli stadi in Italia fotografa molto bene la situazione generale del Paese.”

 

 

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