Feliziani e Bigon in coro: “Roma e Napoli vogliono rispettare il calendario”

Non è ancora iniziata la sosta per le nazionali, eppure la prossima sfida dell’Olimpico tra Roma e Napoli fa già discutere.

Fonte: Kian Andrea Saggiadi
Fonte: Kian Andrea Saggiadi

La partita del 19 ottobre prossimo non ha ancora una casa e una data precisa. Il prefetto vorrebbe il rinvio del match vista la concomitante manifestazione No Tav che obbligherà le forze dell’ordine ad un grande dispiegamento di forze. Entrambe le squadre, invece, vorrebbero il rispetto del calendario con, al massimo, l’inversione del campo (non più all’Olimpico quindi, ma al San Paolo). Su questo argomento è intervenuto anche Carlo Feliziani, responsabile della biglietteria dell’A.S. Roma, ai microfoni dell’emittente radiofonica ReteSport. Queste le sue parole:

Ci sono novità per Roma-Napoli?
Novità non ce ne sono, la posizione della Roma la sapete già, pensiamo di giocare la partita il 19 di ottobre. Al momento non ci sono indicazioni, aspettiamo la decisione del prefetto ma vorremmo giocare nella data indicata dal calendario.

C’è una data per la decisione del prefetto?
Non ci sono date fissate in anticipo, diciamo che il prefetto ovviamente deve valutare la decisione in funzione delle informative che riceve. Stiamo alla sue dichiarazioni di qualche settimane fa, nulla è cambiato da allora. Se intervengono fatti diversi, la Lega sentirà i club e si faranno altre ipotesi. La nostra posizione è giocare per quella data. Come organizzazione siamo pronti, non ci sono problematiche particolari. Per noi la partita si gioca.

C’era chi ipotizzava una Roma favorevole all’inversione con un risultato positivo a Milano…
No, assolutamente, siamo stati convinti dalla prima ora. Rimiamo sulla nostra posizione. Vogliamo giocare nella data fissata, e penso lo voglia anche il Napoli. Non ci saranno sorprese in tal senso. Non compete a noi fare illazioni e proposte.

La vendita dei biglietti partirà o si aspetterà la decisione del prefetto?
La vendita è già iniziata, anche per Roma-Napoli si possono acquistrare, con le limitazioni del caso essendo una partita considerata a rischio. E abbiamo già venduto parecchie centinaia di biglietti, per noi non cambia nulla.

Si potrebbe parlare di campionato falsato con una possibile inversione di campo?
Non mi occupo di queste questioni, sono un tecnico. Per la gestione dell’evento siamo pronti e siamo in grado di gestirlo. Ci sono attività che vanno oltre noi, con un’ordinanza del prefetto non si può dire nulla. Lascio a voi ogni commento sulla regolarità del campionato.

I 5000 a San Siro e l’Away Card…
E’ un percorso nato con l’Osservatorio, nato per non buttare a mare quanto fatto in passato con i nostri tifosi e salvare questo progetto, clonato anche da altri club. Sulla sua bontà non c’è nulla da dire, per un centinaio di persone non potevamo penalizzare il 99% dei tifosi. Speriamo che questa positività della gestione venga conservata anche in futuro. Ci siamo messi a disposizione. Ora seguire la Roma in trasferta è un evento importante, un’opportunità per seguire la squadra in questo campionato.

La Roma invia i propri steward in trasferta, perché lo fa solo la Roma?
Era una richiesta dell’Osservatorio per aiutare il rilancio di questa tessera. Penso che già dalla prossima trasferta tutto andrà modificato. Tutti i delegati alla sicurezza delle altre squadre hanno risorse sufficienti per gestire il settore ospiti, il nostro era un supporto per la fase iniziale di questo rilancio, ma in futuro non sarà gestito nella stessa maniera. Per far sì che le cose funzionino serve anche collaborazione, da parte delle società e dei tifosi stessi, per far sì che si possa continuare ad andare in trasferta in tranquillità. Ieri parliamo di cifre che si avvicinano ai 5000, un risultato che è merito anche dei tifosi che hanno avuto un comportamento esemplare.

Come procede la campagna abbonamenti?
Abbiamo riaperto campagna su sollecitazioni dei nostri tifosi, perchè comunque la squadra andava bene e c’era necessità di risparmio economico da parte loro. Abbiamo deciso di riaprirla, pensavamo già di farlo, ma se avevamo qualche dubbio ce lo siamo tolti con le richieste dei tifosi. Abbiamo raggiunto 22.000 tessere, abbiamo ancora 2 settimane di vendita prima della partita con il Napoli. Credo che i nostri tifosi, ancora una volta, ci saranno vicini per il proseguio del campionato.

Sulla stessa posizione, anche il ds del Napoli, Riccardo Bigon, che nel prepartita di Napoli-Livorno ai microfoni di Sky ha ammesso: «Noi, come i giallorossi, vorremmo rispettare il calendario. Purtroppo, però, esistono problemi di ordine pubblico e quindi non sta ai club decidere: aspettiamo e vedremo»

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