Fiore: “Il clima derby? Difficile spiegarlo a parole”

Ospite ai microfoni di ElleRadio 88.100 Fm, Stefano Fiore, ex di Udinese, Lazio e Valencia, si racconta agli “Insoliti Italiani”, parlando della sua nuova avventura di Ds della Nuova Cosenza Calcio e introduce il derby della Capitale.

Stefano Fiore fonte foto: Wikipedia – Fotoguru.it Iaconianni family

Direttore, lei è prima cresciuto calcisticamente a Cosenza,  poi è tornato a fine carriera ed ora ne è il  direttore sportivo. Può spiegare quanta differenza c’è tra un  giocatore e un dirigente?

“La differenza è sostanziale. Da calciatore si pensa solo a giocare e dedicarsi del tutto allo sport. Da dirigente è tutta un’altra prospettiva, ci sono molti più aspetti da curare, oltre al fatto che ormai il direttore sportivo non cura solo l’aspetto della ricerca dell’atleta ma ci sono altre responsabilità da curare, ormai è una figura chiave e di raccordo in una squadra. Io cerco di applicarmi al massimo per la mia città e per i miei colori, per uscire da una situazione critica.”

Questo inizio di stagione non è stato facile per lei e  per la squadra. Come si è trovato a dover rispondere di persona alla critiche e alle richieste dei tifosi, non più sul campo ma in conferenza stampa?

“Fa parte del ruolo, ci sono responsabilità che si devono riuscire a prendere e a sopportare. In queste settimane mi sono dovuto confrontare con proteste e critiche all’indomani di una sconfitta nonostante fossimo nelle primissime posizioni del campionato, come se fosse scontato che si dovesse solo vincere. In Italia c’è questo mal costume per il quale conta solo il risultato e non il percorso che si compie per creare un progetto tecnico come quello che stiamo perseguendo. Purtroppo in Italia arrivare secondi rappresenta comunque una sconfitta!”

Direttore, spostandoci in clima Derby, quanto è unica la stracittadina di Roma per lei che l’ha giocata?

“Con le parole è difficile da spiegare. Bisognerebbe poter vestire la maglia da calciatore, percorrere quelle scale e ritrovarsi in campo con tutto quel pubblico ad attenderti, solo allora si riescono a comprendere i reali contenuti che il derby di Roma può offrirti. Ritengo che la grande difficoltà è tutta a livello emozionale, perchè ha un valore proprio determinante per le sorti di una stagione, oltre il livello tecnico di due squadre che da anni hanno dimostrato di essere realtà ambiziose.”

Fiore, le due romane arrivano con risultati diversi a questo derby. Dal  punto di vista della scaramanzia si dice che chi viene da una sconfitta è avvantaggiata ma anche chi è sotto in classifica ha i favori del pronostico. Lei come le ha viste le due squadre?

“Sapete che nel calcio la scaramanzia ha un ruolo fondamentale, anche quando giocavo io si diceva che chi arriva peggio al derby ha più chance di vincerlo! Magari è anche vero statisticamente, ma io ritengo che quest’anno è molto aperto il risultato. Molto dipende anche dalla Roma che quest’anno può fare e disfare tutto anche nel giro di un solo tempo, figuriamoci nell’arco di una partita intera. Credo che si deciderà tutto sugli episodi, ma sarà sicuramente uno spettacolo viste le caratteristiche dei due allenatori”.

Sulle panchine due allenatori diversi: Zeman che il nostro campionato lo conosce bene e Petković che invece è al debutto nel derby. Cosa si aspetta da loro?

“Zeman ha un piccolo vantaggio che è l’esperienza in Italia e conosce le tensioni della partita. Ma ho visto che anche Petković è un allenatore che ha saputo adattarsi presto al nostro calcio, sapendo fare scelte giuste che lo stanno ripagando. Ritengo che Petković sia arrivato preparato a questo appuntamento, sia per la sua capacità di analisi, sia perchè l’ambiente ti porta a dedicarti con attenzione a questo appuntamento. Il resto dipende dai calciatori che scenderanno in campo.”

Direttore, da quali calciatori si aspetta qualcosa in più da questa partita? Si parla del confronto Osvaldo-Klose, lei è cosa ne pensa di questi due bomber?

“Sono due attaccanti con caratteristiche diverse, ma sono due veri bomber con alle spalle hanno due squadre importanti e votate all’attacco. Fondamentali, secondo me, saranno le difese e credo che la Lazio sia avvantaggiata perchè sa difendersi meglio ed ha una fase difensiva più organizzata della Roma”.

Domenica anche voi siete attesi da un incontro importante, come arriva la sua squadra a questo scontro al vertice?

“Affrontiamo la squadra seconda in classifica, sarà una partita determinante ma abbiamo bisogno del supporto dei tifosi. Stiamo facendo molto bene, siamo una squadra nuova e ambiziosa ma in caso di vittoria potremmo compiere un passo in avanti importante”.

 

 

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Raffaele Zanfardino

Direttore responsabile della testata.

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