Il Campionato secondo SoccerMagazine: Nord, Centro e Sud al comando, è il campionato d’Italia

Il lunedi del dopo campionato, quello che ci apre le porte al fine settimana che sarà delle nazionali in vista delle prime qualificazioni a Brasile 2014, ha un forte odore d’Italia.

L’odore frizzantino di un Barbera piemontese che accompagna la Juve alla seconda e convincente vittoria in campionato, ai danni di una sventurata Udinese risucchiata in una settimana da incubo, che le permette in un colpo solo di dissipare dubbi, semmai ce ne fossero stati, attorno alla possibilità di ripetersi, e di riprendersi la vetta della classifica.
In Friuli un fiore, già cresciuto, è finalmente sbocciato, rispondendo al nome di Sebastian Giovinco, figliol prodigo che torna a casa quando il padre (putativo) ormai non c’è più ben deciso a prenderne le redini.

L’odore che s’accompagna al vino è invece quello, un pò bruciato, di carciofi alla giudia, che al meglio rappresentano la capitale a tavola e tra la gente; quella stessa gente che potrà esultare per una Lazio al top della forma, vincente quattro volte su quattro quando la partita valeva qualcosa, che s’è affidata ad un uomo dell’est che non fa rumore (come invece fa quello che siede sull’altra panchina della città) ma che crede nel lavoro, nella volontà, nella passione.
Basta Klose, l’uomo venuto dal freddo, a sciogliere i cuori biancocelesti, con una doppietta dal sapore deciso, puntuale, che tutti si aspettano anche se i punti di domanda all’inizio di ogni stagione sono veramente tanti.

A chiudere il tutto, un profumo del Sud, non profondo ma ben chiaro; al comando di questa ben corta classifica c’è anche il Napoli, che in tavola serve babà freschi per questa fine d’estate, e in campo – per quanto penoso possa essere, ce lo consenta De Laurentiis – serve due gol, con Hamsik prima e Dzemaili poi, tenendo per le corna quel toro indiavolato di Jovetic scalpitante quando ormai i giochi son belli che fatti. Tre tiri e due gol, come le grandi squadre, come quelle che non vincevano le due gare d’esordio del torneo dall’anno in cui s’è finito coi festeggiamenti.

Tutta l’Italia quindi, in lungo e in largo, ha qualcosa da festeggiare, in questo lunedi.
E poco importa se le milanesi continuano a vincere fuori mentre in casa loro si fanno scippare via i punti – con tanti complimenti alla Roma e alla Samp ancora vincente – , o se i tifosi di casa non possono ancora sedersi nel loro stadio perchè ancora non l’hanno ultimato; si tornerà a vincere tra le mura amiche e i lavori saranno completati regalando al campionato un’altra struttura (finalmente) moderna.

Godiamoci Penelope e questa sua ventata di freschezza, e apriamoci a Prandelli e ai suoi nuovi e giovani eroi che ci rappresenteranno – si spera – tra due anni.
In bocca a lupo a coloro che ci riporteranno ancora una volta a tifare tutti uniti per la stessa maglia, per la stessa causa.
Solo una settimana però, perchè poi si ricomincia, perchè poi viene il bello; ognuno tirerà l’acqua al proprio mulino, per otto mesi e tutta d’un fiato.