Il calcio a fianco di “Operazione Fame”, la campagna di Actionaid per combattere la fame nel mondo

Tutto il mondo del calcio aderirà in questo week-end all’iniziativa di solidarietà a favore di Operazione Fame, la campagna di informazione e raccolta fondi di ActionAid. Su tutti i 10 campi di Serie A gli arbitri e i 22 calciatori di ogni match scenderanno in campo con le magliette di Operazione Fame; tutti gli allenatori porteranno la spilla che invita a donare; gli speaker degli stadi inviteranno i tifosi a mandare un sms e in ogni campo i tre bambini che accompagnano i capitani entreranno con uno striscione di 9 metri con il logo della campagna.

Stadio Azteca Fonte: flickr.com Autore: Juan_Chanclas
Stadio Azteca
Fonte: flickr.com Autore: Juan_Chanclas

Anche la Serie B darà il suo aiuto contro la fame: in tutti i campi gli arbitri scenderanno in campo a inizio partita indossando la maglietta della Campagna.

E’ il Presidente Maurizio Beretta della Lega Calcio Serie A che racconta la scelta di sostenere Operazione Fame: “I Club della Lega Serie A hanno deciso di dare il proprio contributo nella nona giornata di campionato per una causa sociale fondamentale: la lotta alla fame, una piaga che vediamo crescere anche in Italia. E’ importante che il calcio, un momento di festa e di agonismo sportivo che interessa milioni di italiani, porti negli stadi e nelle case un messaggio di speranza e solidarietà. In tanti possiamo fare la differenza e aiutare Operazione Fame”.

Aderiamo sempre con piacere a iniziative di sensibilizzazione che mirano a costruire un percorso di convivenza civile”, così spiega la scelta dell’AIA il Presidente Marcello Nicchi, che continua “quella di ActionAid lo è per definizione perché affronta un tema che è alla base della vita, direi della sopravvivenza umana nel mondo. Gli arbitri di calcio italiani fanno da sempre la loro parte nelle campagne di comunicazione sociale.

“Domenica e sabato tutti gli allenatori di Serie A scenderanno in campo per dare il loro concreto aiuto a Operazione Fame. Basterà un gesto piccolo da parte di tutti gli amanti del calcio per dare una speranza a chi soffre la fame nel mondo”,  sono le parole di sostegno di Renzo Ulivieri, Presidente dell’AIAC.
Anche dal Presidente dell’AIC Damiano Tommasi arriva un supporto: “Gli stadi non sono i luoghi in cui normalmente si sente parla di problemi così seri e terribili come la fame e la malnutrizione. L’occasione di sensibilizzare i tifosi è l’iniziativa di ActionAid, sposata da tutti i calciatori di Serie A per lanciare un messaggio forte: è possibile combattere la fame di 842 milioni di persone al mondo e sostenere la raccolta fondi con un semplice sms”.
Tre quarti delle persone che soffrono la fame – 652 milioni – infatti, vivono laddove il cibo si produce. Cambiare radicalmente questo modello fallimentare di produzione e distribuzione del cibo è l’obiettivo di Operazione Fame, la campagna di informazione e raccolta fondi di ActionAid a cui da oggi è possibile dare un contributo concreto con un sms solidale del valore di 2 euro al 45508 fino al 31 ottobre.
Un cucchiaio bucato è il simbolo della Campagna perché “La fame si combatte con gli strumenti giusti”. Un paradosso che serve a ribadire che il cibo c’è per tutti ma è necessario dare gli strumenti per accedere ad un’alimentazione sana e sufficiente a prezzi sostenibili. ActionAid in Brasile nella regione semi arida di Bahia, nell’ultimo anno messa in ginocchio da una eccezionale siccità, promuove un modello alimentare alternativo con l’obiettivo di dare a quasi 10.000 persone l’accesso al cibo, alla terra e alle risorse naturali necessarie per coltivare e poter uscire dalla povertà.
Per contribuire alla campagna Operazione Fame, dal 21 ottobre al 31 ottobre è possibile inviare un sms da 2 euro al 45508 da cellulari TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce e Nòverca o da rete fissa TWT; oppure di 2 o 5 euro da rete fissa Telecom Italia, Infostrada e Fastweb, dando un aiuto concreto al progetto di ActionAid in Brasile.

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Andrea Antoniacomi

Mi chiamo Antoniacomi Andrea, sono di Cortina d'Ampezzo ma sono nato a Pieve di Cadore il 23 febbraio del 1990. Diplomato presso l'istituto "Leonardo da Vinci" di Belluno con il voto di 80/100, dal 2011 studio a Milano presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, nel corso di scienze della comunicazione politica e sociale. Il mio sogno è di diventare un giornalista, prima pubblicista e poi professionista.

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