Il Napoli non fallisce, buona la prima: 3-1 al Cesena!

È finita l’attesa, anche Cesena e Napoli possono tagliare il nastro di partenza per la stagione 2011/2012. Tutto esaurito allo Stadio Manuzzi, record di abbonati per il Cesena, sono più di 18mila le tessere, il Napoli come sempre non è mai solo, più di ottomila i tifosi partenopei giunti in terra emiliana. Tante le novità tra le quali il nuovissimo campo di gioco tutto in erbetta sintetica. Arbitra Bergonzi in un clima tipicamente estivo.

Fonte: fabiofor

Giampaolo sfida Mazzarri. Velocissimo focus sulle formazioni ed i moduli: la squadra di casa scende in campo con il 4-3-3 con Ravagli tra i pali al posto dell’infortunato ed espertissimo Antonioli, in attacco il tridente Candreva-Eder-Mutu. Gli azzurri rispondono con il solito 3-4-2-1, novità a centrocampo con l’esordio assoluto di Inler e Dzemaili, in attacco Hamsik lascia il posto a Mario Santana che va cosi a comporre il tridente con Lavezzi e Cavani.

PRIMO TEMPO

Le squadre iniziano ad altissimo livello, il Cesena sfiora il primo gol dell’anno dagli sviluppi di un calcio d’angolo, battuto da Mutu che non trova però l’opportuna deviazione. Bastano invece 3 minuti al Napoli per sbloccare il risultato, così come nella passata stagione con il gol nei preliminari di Europa League, è il Pocho Lavezzi a mettere a segno la prima rete stagionale. Direttamente da una lunga rimessa laterale battuta da Campagnaro, l’attaccante napoletano si ritrova solo in area di rigore, controllo e tiro sul primo palo e l’incolpevole Ravagli è battuto. 0-1.

Trascorrono circa venti minuti ed il Napoli va vicinissimo al gol del raddoppio. Inler, autore di una gara strepitosa, riceve palla a centrocampo in posizione di mediano difensivo, con un sinistro preciso pesca Dossena sulla fascia sinistra che dopo aver controllato splendidamente avanza e lascia partire un cross sul secondo palo dove arriva Cristian Maggio che però di piatto destro a volo sfiora il secondo palo, spedendo la palla sul fondo. Bella ed entusiasmante partita al Manuzzi, il Cesena non sta a guardare ed al 24′ trova il gol del pareggio. Su azione di contropiede Mutu percorre in posizione centrale circa 30 metri palla al piede, alza la testa e verticalizza in profondita su Eder che, posizionato sulla destra, dal lato corto dell’area di rigore riesce a servire al centro Guana che con la punta del piede riesce ad anticipare Cannavaro e beffa De Sanctis. 1-1. Meritato.
Nel finale di tempo, la squadra di casa sfiora in un paio d’occasioni il gol del vantaggio, protagonista in negativo il capitano del Napoli che prima lascia in gioco Candreva che frettolosamente spara sul portiere avversario e poi perde Mutu che però non riesce a concretizzare. Risultato giusto alla fine della prima frazione di gioco.

SECONDO TEMPO

Il match riprende con lo stesso ritmo del primo tempo, le squadre si affrontano a viso aperto. Nessun cambio in vista, anche se durante l’intervallo si sono riscaldati Martinez per il Cesena ed Hamsik per il Napoli.
Al 55′ episodio che determina il match, Benalouane espulso! Ingenuità del difensore del Cesena che – già ammonito – interviene con il braccio sul passaggio di Campagnaro in direzione di Cavani. Nessun dubbio per Bergonzi: Cesena in dieci per i prossimi e ultimi 35 minuti.
La partita diventa abbastanza nervosa e fioccano i cartellini: ammoniti Cannavaro, Lavezzi e Lauro. Nel frattempo entra Marek Hamsik che rileva Santana, autore di una discreta prestazione. Si ricompone il tridente azzurro.

 

Fonte: Danilo Rossetti

Al 65′ il Napoli spinge sull’acceleratore, Candreva salva il risultato su incornata di Cannavaro. È la prova generale per il gol del vantaggio, che si sente, è nell’aria. Mazzarri manda in campo anche Pandev che sostituisce Aronica, il Napoli cosi si trasforma in una macchina da guerra a trazione offensiva. Detto-fatto. Al 22′ del secondo tempo il Napoli mette la freccia e sorpassa il Milan e la Lazio in classifica, Hugo Campagnaro su assist di Hamsik si trova a due passi dalla linea di porta, coefficiente di difficoltà pari a zero ed il difensore argentino non sbaglia. 1-2!
Gianpaolo consepevole di dover rimontare il risultato, seppur in 10 uomini, getta nella mischia Bogdani che sostiutisce Eder.  Però ad insistere è sempre il club di De Laurentiis che prima sfiora il gol con Hamsik che impegna l’estremo difensore romagnolo, e poi con Cavani in un paio di occasioni.

A 10′ dalla fine il Napoli si schiera con un 4-2-3-1 ed effettua una grande ed efficacie circolazione di palla, nel frattempo nelle file del Cesena esce Parolo ed esordisce Martinez che cerca il rilancio dopo il flop con la Juve nella passata stagione. Mazzarri risponde inserendo Federico Fernandez che rileva Ezequiel Lavezzi in vista della trasferta di mercoledì a Manchester.
All’84’ c’è dell’incredibile, Inler pesca Maggio che s’infila in velocità bucando la retroguardia avversaria, l’esterno destro della nazionale italiana trova Goran Pandev, solissimo al centro dell’area di rigore, che a porta vuota colpisce la traversa.
La regola del calcio però questa volta non si concretizza, gol mangiato gol subito? No, perchè il Napoli, al 44′ con Marek Hamsik trova il gol che archivia definitivamente il match. 1-3.
Da qui alla fine non accade più nulla, il Napoli ha vinto per 1-3 contro un buonissimo Cesena. È finita così com’è iniziata, con i tifosi azzurri a far festa.

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