Il Napoli passeggia al Manuzzi: 4 a 1 al Cesena

Il minuto di raccoglimento ricorda Pino Daniele prima di Cesena-Napoli.

Cesena e Napoli al fischio d'inizio. Fonte: Thomas Berardi
Cesena e Napoli al fischio d’inizio. Fonte: Thomas Berardi

Gli azzurri con il lutto al braccio onorano il grande artista partenopeo tenendo fisso l’obiettivo della vittoria che gli garantirebbe di acciuffare di nuovo il terzo posto in classifica già occupato momentaneamente in solitaria dalla Lazio di Pioli. Benitez cambia di nuovo in difesa con Henrique al centro e Britos a sinistra; a completare il reparto Maggio ed Albiol. Sull’esterno sinistro d’attacco, ancora una volta De Guzman preferito a Mertens e solo in tribuna il nuovo arrivato Strinic. Il Cesena del neo allenatore Di Carlo si affida, invece, all’esperienza di Franco Brienza alle spalle del centravanti Hugo Almeida. Il Napoli sembra voler subito fare la gara e si porta in avanti con discreta convinzione ma il Cesena non si lascia schiacciare e si affaccia nella metà campo ospite senza, però, generare esiti positivi. Al 14° la prima vera occasione capita sulla testa di Brienza che, servito da un cross al bacio di Mazzotta dalla sinistra, svetta indisturbato in mezzo all’area napoletana ma Rafael riesce a bloccare in due tempi sventando il pericolo. Al 27° ancora pericoloso il Cesena con un cross dalla tre quarti del giovanissimo Valzania che pesca la testa di Hugo Almeida. Il colpo di testa del portoghese è però telefonato e troppo centrale e viene facilmente neutralizzato dall’estremo difensore azzurro. Un minuto dopo, come tutte le grandi squadre, basta un’occasione al Napoli per passare in vantaggio. Azione insistita di Higuain che entra in area e viene impattato dal muro della difesa cesenate; la palla si alza e, dopo una serie di rimbalzi, finisce sul destro caldo di Callejon che da lì difficilmente si lascia pregare. Il Napoli conduce per 1-0 alla prima chance utile e la partita si mette in discesa. AL 36° da segnalare la prima ammonizione della gara a Gargano dopo una mischia in area in cui il Napoli reclamava un rigore per fallo di mani di Giorgi. Al 40° il Napoli raddoppia grazie ad un saggio di tecnica: Hamsik riceve il pallone a metà campo dalle mani di Rafael e si inventa un corridoio straordinario per il Pipita Higuain che, saltato il portiere, infila la porta del Cesena per la seconda volta. Tre passaggi e 2 a 0 Napoli. Il primo tempo si chiude così. La ripresa inizia con il Cesena in attacco e con il gol sfiorato da Franco Brienza che, liberatosi sulla destra, lascia partire un diagonale deviato, però, provvidenzialmente in corner dalla difesa azzurra. La partita si trascina un pò senza troppo entusiasmo fino al 17° quando Benitez spedisce in campo Dries Mertens richiamando un opaco De Guzman. Due minuti più tardi squilla ancora il Napoli. Higuain prende palla al limite dell’area e semina il panico nella difesa bianco-nera prima di servire Hamsik solo sulla destra; lo slovacco incrocia di destro superando Leali ma l’ultimo tocco che spedisce il pallone in porta è di Capelli. Terzo gol per il Napoli e buio totale per Di Carlo e i suoi. Al 21° entra anche Jorginho per un ottimo Gargano a dimostrare che il Napoli non vuole fermarsi. E infatti non si ferma siglando il 4 a 0 cinque minuti più tardi. Al 26° Mertens serve Higuain che con un movimento da bomber purissimo si porta il pallone sul destro ed incrocia ingannando Leali per il poker del Napoli al Cesena.  Tre minuti dopo il talento di Franco Brienza rende meno amara la sconfitta: la punizione nelle prossimità del corner sinistro trova il suo sinistro al volo incrociato che lascia immobile Rafael ed accorcia le distanze portando il risultato sul 4 a 1.  Al 38° Benitez concede un pò di spazio anche al giovane Radosevic richiamando Callejon in panchina. La partita si spegne qui arrivando senza più note di rilievo al novantesimo e consegnando al Napoli il terzo posto ed una vittoria importante per il morale. Il Cesena, nemmeno con il cambio di allenatore, riesce ad ingranare la marcia in una stagione che è iniziata male e sembra continuare peggio. Il lavoro di Di Carlo sarà lungo e faticoso per provare una disperata corsa salvezza. Il Napoli di Benitez, forse galvanizzato dalla vittoria della Supercoppa italiana, sembra svolgere la pratica Cesena con estrema facilità riuscendo ad arginare bene i padroni di casa ed a colpire sempre con precisione e cattiveria sotto porta. Domenica, però, a Napoli arriva la Juventus e il S.Paolo è pronto a vestirsi di “mill colur”, come direbbe Pino. La mente viaggia veloce all’arrivo dei campioni d’Italia sognando un’altra vittoria, magari con una dedica speciale.

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