Il personaggio della settimana: Andrea Stra(mou)ccioni

“Moratti con me ha fatto una follia…”.

Queste dichiarazioni la dicono lunga sul nuovo tecnico nerazzurro, capace di riportare, dopo quasi 3 mesi, l’Inter alla vittoria interna. Umiltà, lavoro duro, rispetto; questi i massimi principi sui quali si fonda l’etica di Andrea Stramaccioni, il nostro personaggio della settimana. La sua carriera è breve, vista la sua giovane età (ha un anno in meno di Capitan Zanetti!!), eppure intensissima. Da giocatore veste prima la casacca della Romulea, squadra della sua città natale, la Capitale, per poi passare al Bologna, nel 1990, dove resta fino al suo infortunio al ginocchio, che lo costringe al ritiro. Da allenatore lo vediamo con i giovanissimi proprio alla Romulea e alla Roma, fino al 2010, quando, svincolato, Ernesto Paolillo lo candida come successore di Pea sulla panchina della Primavera. Da qui è una veloce ascesa che, il 25 marzo 2012, lo porta alla conquista della Next Gen Series, o Coppa dei Campioni primavera. A Londra, sede della finale vinta dai baby nerazzurri, il presidente Moratti si innamora del carisma di questo giovane allenatore, tanto da affidargli il giorno successivo (!!) la panchina che era di Claudio Ranieri. Dopo cinque giorni arriva la vittoria contro il Genoa, che fa sognare i tifosi nerazzurri. Riuscirà Stramaccioni a conquistare il terzo posto? Intanto ad Appiano sperano di aver trovato il “nuovo Guardiola”, che dalla cantera del Barca, riuscì a condurre i blaugrana al tetto del mondo. Per ora il tecnico romano si accontenta del terzo posto, che sarebbe, come direbbe lui, “tanta roba”! Poi, liberi di sognare…