Inter, ascolta Zenga: “Sbagliato criticare Mazzarri”

Walter Zenga, ex portiere neroazzurro, intervistato da Tuttosport ha parlato del momento dell’Inter.

Zenga
Walter Zenga – Fonte: calciocatania (Flickr)

Zenga commenta così il momento della Serie A: “Juve e Roma oggi non hanno rivali. La Roma ha acquisito quella mentalità che ti permette di ottenere risultati attraverso l’assunzione di responsabilità e il volersi sempre migliorare vedendo ogni partita come una sfida continua. Stesso discorso vale per la Juventus. Inter e Milan invece arrancano? 
Beh, non dimentichiamo che tra il 2010 e il 2011 l’Inter ha vinto tutto. Non parliamo certo di quindici anni fa, però trovo una differenza sostanziale con Juve e Roma. Là i vari Buffon, Marchisio, Totti, De Rossi e Florenzi sono la base su cui la società ha costruito qualcosa di importante, mentre all’Inter questo un po’ manca”. 

Addentrandosi nel tema Inter, l’ex portiere si sofferma su Mazzarri e il pessimo feeling tra il tecnico e i tifosi: “È difficile da capire perché l’anno scorso l’Inter il suo l’ha fatto arrivando quinta dopo un nono posto. Quest’anno, lo scudetto per Mazzarri sarà tornare in Champions e quindi arrivare terzo. Da ex giocatore dell’Inter, non mi permetterei, come fanno altri, di criticarlo e credo che l’incidente di percorso col Cagliari sarà presto ammortizzato. Però credo che in un club, per tornare a vincere, debba esserci sinergia e compattezza tra le cinque componenti fondamentali: società, squadra, allenatore, stampa e tifosi, ecco questo all’Inter non lo vedo ancora. Mazzarri va aiutato? 
Sì, va aiutato. Perché è proprio quando le cose non funzionano che deve esserci sinergia tra quelle famose cinque componenti. Se appena giochi male, iniziano i fischi, beh è difficile andare lontano. Fa rendere meno l’allenatore? 
Sì: quando entri nel tuo stadio e senti diffidenza da quelli che dovrebbero sostenerti, di certo un po’ nervoso lo sei. Personalmente, in quei casi preferisco giocare in trasferta a mille chilometri da casa con ottantamila persone che mi fischiano nelle orecchie: quello invece mi carica”. 

Zenga conferma poi che l’interesse per la panchina dell’Inter non è andato perso: “Assolutamente sì: io all’Inter ho dato ventidue anni della mia vita e l’Inter mi ha dato la gloria. Poi è giusto fare la propria strada. Non trovo giusto che, una volta smesso, si pretenda che ti diano un posto di lavoro per quanto hai fatto da giocatore. Io tornerei all’Inter soltanto se ci fosse un presidente che mi ritenesse un allenatore in grado di gestire una grande squadra, non perché mi chiamo Walter Zenga“. 

Intanto però è difficile trovare posto in Italia per l’ex portiere: “Ho deciso di mettere al primo posto la famiglia, poi la qualità della vita e infine la carriera. Dopo l’esperienza a Palermo ho avuto tanti pour parler con squadre italiane ma ho deciso di andare all’estero dove ci sono sfide altrettanto stimolanti: per quattro anni ho fatto la Champions asiatica e ora, sono pronto a rimettermi in gioco con un club qui a Dubai”. 

L’intervista termina poi con un pronostico sul possibile arrivo dell’Inter in Champions League: “Assolutamente sì. E lo dice l’interista che c’è in me”.  Ancora una volta Walter Zenga non sembra avere dubbi. 

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