Inter, Massimo Moratti: “Questi signori mi chiedono di restare, vedremo”

Massimo Moratti, ospite di “Mondo Inter” si racconta districandosi tra passato, presente, amore per la squadra, per i tifosi… strizzando anche l’occhio a Thohir e ai nuovi soci.

Fonte immagine: inter.it
Fonte immagine: inter.it

Record– È il Presidente dei record: “Partiamo da internet perché non potevo non essere il primo perché prima Internet non c’era. – replica sorridendo il Presidente-. Tutto il resto ti capita nella vita con la fortuna di insistere. Divertente il primato sugli stranieri, ma è quello che mi rende più orgoglioso e che fa contento il pubblico. Se è la coppa, se è il triplete, se è la continuità di certi scudetti, anche questi primati sono belli e importanti, ma uno che mi rende orgoglioso da un altro punto di vista è quello di Inter Campus perché è sinceramente una cosa per conto mio che stravolge talmente tanto quella che è l’abitudine delle società che sono un mordi e fuggi.”

Inter– Il numero uno neroazzurro spiega poi la sua particolare visione del calcio e dell’importanza di capire i tifosi: “Vedi il calcio come uno strumento per esprimere le cose più belle che hai dentro di te, in questi casi si possono fare anche degli errori, ma a volte si fanno delle cose belle. Questo credo sia il modo di esprimersi di una squadra di calcio e esprimersi significa capire quello che il tifoso vuole e che molte volte è un segno della Società. Quando sono arrivato io c’era un consigliere che mi disse di non comprare giocatori di colore perché non sarebbero piaciuti alla curva nerazzurra e quindi, non certo per provocare ma forse anche per questo, ma il primo giocatore che ho comprato è stato Ince. La risposta del pubblico è stata fantastica, Ince è stato uno dei giocatori più adorati. La cosa che l’Inter ha fatto di più, nella sua storia, è stato proprio cercare di capire che cosa veramente volesse il tifoso”.

Passato– Inevitabile chiedere un ricordo di quel 18 febbraio 1995, giorno in cui Moratti si insediava come Presidente, giorno storico per questa squadra che ritrovava alla guida la famiglia Moratti: “Nostalgia? Posso dire che ho vissuto quel momento anche con grossa responsabilità, abbiamo avuto anche dei momenti difficili nei quali abbiamo dovuto superare delle grosse montagne. Non credo di avere il diritto di dire: “Beh, allora continuo sempre io”, questo è un diritto che non posso avere, che non ha nessuno perché l’Inter ha la sua storia, gloriosa, e deve continuare ad averla con chi di buona volontà ne avrà la proprietà”. L’idea di trovare nuovi soci, di cambiare è ben radicata in Massimo Moratti che riflette su questa possibilità ormai da alcuni anni: “Quando è nata questa idea di trovare dei soci? Dopo il triplete, in quel momento ho incominciato a pensare che le esperienze le avevo fatte tutte e allora sarebbe stato bene guardarsi in giro anche perché non è leggerissimo sostenere una squadra di calcio personalmente”. Sul suo possibile ruolo di Presidente, Moratti non si sbilancia: “Essendo abituato ad avere un ruolo, non che fosse importante, ma che avesse una certa responsabilità è difficile cambiarlo. Questi signori, con molta cortesia, mi chiedono di restare, ma vedremo”.

Trofei– 16 in tutto i trofei per Massimo Moratti in questi 18 anni di presidenza, ma soprattutto ad uno va l’affetto del Patron: “La Champions che abbiamo vinto a Madrid è stata una partita che tutti abbiamo vinto prima di vincerla. Un’infinita sofferenza la ricordo invece ripensando a Siena oppure alla stessa Coppa Italia. Comunque fare una classifica non è facilissimo. Abbiamo vinto anche dei bei campionati, mica male anche la prima Coppa Italia che abbiamo vinto. Devo dire che la pacificazione con tutti i sentimenti è arrivata con la Champions League perché era la conferma di una sostanziale forza”.

Ercik Thohir– Il rapporto tra i due sembra ottimo, questo il pensiero del Presidente: “Ho sensazioni tutte positive, sensazioni basate sul fatto che l’ho visto sia sul tavolo di lavoro che rapportarsi con la gente. E’ una persona allegra, il fatto che non abbia il musone è una bella cosa. E’ ambizioso e questo è un bene per le conseguenze che può avere sulla Società e poi è un grande lavoratore, si dà da fare dalla mattina alla sera e ha molto il senso dell’amicizia. Non vogliono minimamente essere invadenti, non vogliono fare la figura dei prepotenti. Certo non ha vissuto 50 anni di storia dell’Inter, ma quando si fa il Presidente si fa in fretta a diventare tifosi perché è tale la sofferenza…”.

Presente- Si passa ora all’oggi, al campionato, a Mazzarri: “Diciamo che le ultime tre partite non sono certo state baciate dalla fortuna, ma abbiamo fatto anche degli errori certamente. Mi sembra però che Mazzarri in queste partita si sia fatto un’esperienza fortissima perché lo hanno messo in condizione di approfondire molto sulla squadra stessa, sui giocatori e sui sistemi tattici”. Un plauso va poi ai giocatori storici, quei senatori sempre un po’ sotto esame: “Il pubblico dell’Inter adora coloro che hanno vinto il Triplete, lo noto a San Siro ogni volta che toccano la palla. Quelli che sono rimasti possono ancora dare tanto, non è facile sostituirli”. Impossibile infine tacere sull’imminente impegno di campionato, l’anticipo di sabato sera contro l’Hellas Verona: “L’inizio esaltante penso che abbia stupito tutti. Una squadra che viene dalla B e ha tutto questo successo…non ne ricordo tante. Mandorlini? Ha ragione nel dire che bisogna apprezzare il momento e se pensa che si possa perdere anche contro l’Inter e che non è nulla di grave… (ndr, sorride)”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy